COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Piramide alimentare per neonati (sponsorizzata dalla Mellin?)
#21

sono tornati alla carica anche con la boiata "PIU LATTE" (integratore per incrementare il latte)..ufff

[Immagine: 5Eos.jpg][Immagine: 5Eosp1.png]
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#22

Nonostante il periodo di silenzio su questo argomento, ultimamente ho avuto uno scambio di e-mail con l'esimio Dott. Andrea Vania, che assieme al Dottor Cannella (ora purtroppo deceduto) è dietro all'ideazione della Piramide Alimentare per bambini.

In questo messaggio e nei seguenti riporto integralmente (tranne cose irrilevanti, tipo firme automatiche, ecc.) quanto detto. Per facilitare la lettura ho cercato di rendere il layout il più chiaro possibile. Se non si capisce... beh... ditemi che cerco di migliorarlo...

Vi consiglio di farvi una bella tazza di caffè forte perché c'è parecchio da leggere...

Arkadian all'Università la Sapienza Ha scritto:Salve,

un amico mi ha fatto vedere la nuova piramide alimentare per neonati (sono
un neo papà), ma la domanda che mi sono posto immediatamente è: che contatti
ci sono stati con la Mellin nella preparazione della stessa e ancora di più
nella compilazione dei testi che l'accompagnano? Il fatto che si consigli
l'uso di omo e lio iin un documento della Sapienza, ma chiari riferimenti
alla Mellin mi lascia un po' perplesso.

Le sarei molti grato se potesse chiarirmi questo dubbio.

Rimango in attesa di un suo gentile riscontro.




Andrea Vania, La Sapienza, ad Arkadian Ha scritto:...
grazie per il suo contatto.
la rassicuro subito: la Mellin ha fornito il supporto "non condizionante" (in soldoni, ha dato il sostegno economico ma nessuna interferenza sui contenuti), ma l'intera piramide è frutto esclusivamente del lavoro scientifico mio e del compianto prof. carlo cannella.
il fatto che compaiano liofilizzati ed omogeneizzati non è dunque legato ad un'ingerenza della Mellin, che non avremmo comunque accettato, ma alla convinzione sulle maggiori garanzie offerte dal prodotto industriale in questa delicata fase di vita, e soprattutto nella prima fase.
come avrà infatti notato, nella seconda piramide vengono anche forniti gli equivalenti in grammi di prodotto fresco, in modo da aiutare quelle famiglie che decidessero di utilizzare il prodotto fresco per la preparazione delle pappe.
debbo tuttavia sottolinearle, poiché risponde a incontrovertibile verità non solo scientifica, ma anche giuridica, che nessun alimento fresco, neppure da coltivazione biologica, ha standard di qualità altrettanto elevati di quelli che la legge obbliga a mantenere per i prodotti destinati all'infanzia. anche solo da questo punto di vista, pertanto, il mio personale consiglio è, nel primo anno di vita, di rivolgersi ai prodotti formulati dall'industria, dal momento che i meccanismi di detossificazione del bambino di quest'età, principalmente a livello epatico, non sono ancora perfettamente sviluppati.
un cordiale saluto
andrea vania

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Prof. Andrea Vania - Presidente ECOG - Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica - Policlinico umberto I, Sapienza Università di Roma





Arkadian ad Andrea Vania Ha scritto:Gentile Dottor Vania,

la ringrazio innanzitutto per la sua cordiale e interessante risposta.

Se non le spiace la importuno di nuovo per chiederle un piacere e qualche altro chiarimento.

Se per lei va bene vorrei pubblicare la sua risposta sul nostro forum (dove ci occupiamo, da profani, di svezzamento) dato che la storia della piramide alimentare è stata già affrontata e ci interessa non poco.

Tornando alla sua risposta...

Andrea Vania Ha scritto:...
la Mellin ha fornito il supporto "non condizionante" (in soldoni, ha dato il sostegno economico ma nessuna interferenza sui contenuti), ma l'intera piramide è frutto esclusivamente del lavoro scientifico mio e del compianto prof. carlo cannella.

Ma se c'è stato un aiuto economico (anche se al 100% senza doppi fini), questo non dovrebbe essere dichiarato se non altro per una questione di trasparenza? Dopo tutto la connessione con la Mellin la si trova facilmente su internet in meno di 5 secondi e anche il sito della piramide alimentare riconosce che le due cose sono collegate:

http://www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin1.php

Forse occorre qualche chiarimento ulteriore (non tanto a me come singolo), dato che l'utente finale, ovvero il genitore, potrebbe facilmente sentirsi confuso (un po' come lo sono io): siamo di fronte a un articolo scientifico pubblicato da un autorevole giornale, a un'opinione personale (per cui non sottoposta a alcuno scrutinio, anche se data da un'alta autorità in materia), o a una pubblicità? Inoltre, chi paga per il sito web "piramideitaliana.it" e per la sua gestione?

Il concetto di Piramide Alimentare per i più piccoli è senz'altro interessante, ma mi sentirei più tranquillo se sapessi cosa c'è sotto. Forse sono troppo malfidato, ma c'è da dire che la piramide pubblicata sul sito della Sapienza (e non solo) ha un aspetto estremamente professionale e accattivante (infatti c'è dietro un importante studio pubblicitario...), ma come sappiamo tutti, l'università non ha certo fondi per potersi permettere certi lussi... quindi non c'è da stupirsi se poi ci saranno genitori (come noi) che si sentiranno investiti da dubbi quando presentati di fronte a un qualcosa di così "patinato".
Ad esempio, includo una pagina con la piramide e la invito a paragonare quello che si vede con

http://www.mellin.it/i-nostri-prodotti/svezzamento/

La scelta di colori, l'aspetto dei vasetti (rigorosamente anonimo), il tipo di font utilizzato ricordano non la Plasmon, né la Heinz, ma proprio la Mellin, rendendo il tutto una sorta di pubblicità subliminale. Non si poteva ottenere lo stessi effetto usando giallo e rosso (così al massimo dicevano che la Piramide Alimentare viene sponsorizzata dalla Roma), un font diverso e se i vasetti ci vogliono per forza, magari potevano essere di colore violetto (credo sia ancora disponibile...)?

Andrea Vania Ha scritto:il fatto che compaiano liofilizzati ed omogeneizzati non è dunque legato ad un'ingerenza della Mellin, che non avremmo comunque accettato, ma alla convinzione sulle maggiori garanzie offerte dal prodotto industriale in questa delicata fase di vita, e soprattutto nella prima fase.
come avrà infatti notato, nella seconda piramide vengono anche forniti gli equivalenti in grammi di prodotto fresco, in modo da aiutare quelle famiglie che decidessero di utilizzare il prodotto fresco per la preparazione delle pappe.
debbo tuttavia sottolinearle, poiché risponde a incontrovertibile verità non solo scientifica, ma anche giuridica, che nessun alimento fresco, neppure da coltivazione biologica, ha standard di qualità altrettanto elevati di quelli che la legge obbliga a mantenere per i prodotti destinati all'infanzia. anche solo da questo punto di vista, pertanto, il mio personale consiglio è, nel primo anno di vita, di rivolgersi ai prodotti formulati dall'industria, dal momento che i meccanismi di detossificazione del bambino di quest'età, principalmente a livello epatico, non sono ancora perfettamente sviluppati.

Enfatizzo questo ultimo passaggio perché quello che mi interessa di più... Non so niente di preciso sul maggior grado di controlli a cui vengono sottoposti gli omogeneizzati e i liofilizzati (è recente la notizia degli omogeneizzati della Mellin (!!!) con i vermi dentro...) e sono sicuro che lei ha ragione su questo punto, ma che senso ha dar da mangiare a un bambino il corrispondente alimentare dell'Ostia Benedetta e dell'Acqua Santa se lei stesso dice che "i meccanismi di detossificazione del bambino di quest'età, principalmente a livello epatico, non sono ancora perfettamente sviluppati"? Non so bene a quale età si riferisce, ma non è forse questo il segnale che il bambino semplicemente non è ancora pronto a ingerire i solidi e che basta rinviare lo svezzamento per qualche settimana/mese? Sarebbe interessante sapere in cosa differisce il manzo del macellaio da quello della Mellin (o Plasmon o chi per loro) e che problemi (realistici e non teorici) potrebbe causare al bambino il mangiare la carne del macellaio.

Il mio problema è che nell'accettare l'idea che bisogna dare solo ed esclusivamente prodotti industriali a un bambino per il semplice motivo che è ... un bambino, equivale a dire che la natura ci ha fatto male e che da soli (ovvero senza l'aiuto dell'industria) non potremmo sopravvivere. Tra l'altro, come ha fatto l'umanità a sopravvivere tutte queste decine di migliaia di anni senza prodotti per l'industria ideati specificatamente per la prima infanzia? Capisco che al giorno d'oggi sia difficile trovare qualcosa che non sia inquinato a causa dell'Industria, ma è questo motivo sufficiente per doversi affidare a prodotti gentilmente messi a disposizione da un altro tipo di industria (ma benevola in questo caso)? Insomma si casca dalla padella nella brace. Per non parlare poi dei problemi intrinsechi presenti nell'uso di omogeneizzati e liofilizzati, ovvero l'impossibilità per il bambino di provare consistenze e sapori diversi dati dal cibo "vero" con conseguente secondo svezzamento, gusti difficili, ecc. ecc. Insomma, il gioco vale la candela? Devo affidarmi rigorosamente a omogeneizzati e liofilizzati e all'acqua necessariamente in bottiglia perché il bambino altrimenti verrà su deforme? Non capisco perché lo svezzamento debba essere visto non come una tappa naturale nello sviluppo del bambino, ma come una malattia da curarsi in una camera sterile Tra l'altro, chi glielo dice al bambino di non mettersi niente in bocca perché non sufficientemente controllato?

Spero che questo messaggio non le sembri necessariamente polemico, dato che le questioni che sollevo, nate da un sincero interesse a capire di più come funzionano certe cose, sono condivise da molti genitori con cui stiamo in contatto.

Riassumendo, ma è proprio vero che per svezzare ci vuole un bilancino di precisione e una tenda sterile??

Rimango in attesa di un suo gentile riscontro e la ringrazio anticipatamente del tempo che ci vorrà concedere.





Andrea Vania ad Arkadian Ha scritto:
Arkadian Ha scritto:Gentile Dottor Vania,

la ringrazio innanzitutto per la sua cordiale e interessante risposta.

Se non le spiace la importuno di nuovo per chiederle un piacere e qualche altro chiarimento.

Se per lei va bene vorrei pubblicare la sua risposta sul nostro forum (dove ci occupiamo, da profani, di svezzamento) dato che la storia della piramide alimentare è stata già affrontata e ci interessa non poco.


nessun problema, pubblichi pure. la invito però, anche ai sensi della legge sulla stampa, a postare l'intera discussione, altrimenti il tutto perde di significato.

Tornando alla sua risposta...

> ...
Arkadian Ha scritto:
Andrea Vania Ha scritto:la Mellin ha fornito il supporto "non condizionante" (in soldoni, ha dato il sostegno economico ma nessuna interferenza sui contenuti), ma l'intera piramide è frutto esclusivamente del lavoro scientifico mio e del compianto prof. carlo cannella.

Ma se c'è stato un aiuto economico (anche se al 100% senza doppi fini), questo non dovrebbe essere dichiarato se non altro per una questione di trasparenza?


questo venne deciso al momento della preparazione delle piramidi, e proprio col fine di evitare qualunque "brandizzazione" (= legame con un'azienda) sia pure indiretta. in tutte le comunicazioni ufficiali, peraltro, come gli articoli e presentazioni a congressi che abbiamo iniziato a fare, il "supporto non condizionante" di Mellin viene dichiarato esplicitamente.
PS: per una questione di trasparenza, lei avrebbe dovuto dirmi qual è il forum nel quale intende postare questa discussione. non lo ha fatto, ma non per questo io non le rispondo :- )

Arkadian Ha scritto:Dopo tutto la connessione con la Mellin la si trova facilmente su internet in meno di 5 secondi e anche il sito della piramide alimentare riconosce che le due cose sono collegate:

http://www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin1.php


il link attuale non riporta più la dizione Mellin, che d'altra parte venne utilizzata dal webmaster solo - credo - per ragioni di riconoscibilità interna. sono d'accordo con lei che la presenza nel link del nome "Mellin" non sia opportuno, tanto più che - come lei può vedere - le piramidi riportate sul sito hanno una grafica congrua con quella della pagina principale, e perdono anche le ultime caratteristiche di avvicinabilità delle piramide ad un marchio specifico.

Arkadian Ha scritto:Forse occorre qualche chiarimento ulteriore (non tanto a me come singolo), dato che l'utente finale, ovvero il genitore, potrebbe facilmente sentirsi confuso (un po' come lo sono io): siamo di fronte a un articolo scientifico pubblicato da un autorevole giornale, a un'opinione personale (per cui non sottoposta a alcuno scrutinio, anche se data da un'alta autorità in materia), o a una pubblicità?


premetto un dato importante: sul divezzamento - che risente comunque di differenze culturali importanti (come è giusto che sia, dal momento che questa tappa deve servire anche ad educare progressivamente a gusti, sapori, stili alimentari ecc. propri della cultura in cui vivrà), dunque il divezzamento in italia non è lo stesso della Germania o della Svezia, men che meno quello dell'Egitto o dell'india - non esistono studi definitivi né universalmente accettati. tant'è vero che i principali documenti "generali" reperibili in merito, ovvero quelli dell'OMS e dell'ESPGHAN, sono tra loro in netto contrasto su vari punti, ad esempio sul periodo più appropriato d'inizio del divezzamento, dopo i 6 mesi secondo l'OMS, tra i 4 e i 5 mesi e 3/4 secondo l'ESPGHAN.
per rispondere comunque più direttamente alla sua domanda, non si tratta né di una pubblicità, né di un articolo scientifico, anche se si fonda su una serie di articoli scientifici. è un opinione di esperti del settore, criterio che rientra in ogni caso nelle pratiche descritte dall'EBM (medicina basata sull'evidenza), su cui tutta la letteratura scientifica attualmente si fonda.
le faccio tuttavia presente un'incongruenza tra questa sua domanda e un'altra, sempre sua, successiva ("è proprio vero che per svezzare ci vuole un bilancino di precisione e una tenda sterile?"). mi pare di capire, ma forse sbaglio, che all'opinione di esperti lei preferirebbe un articolo scientifico del tipo caso-controllo, o trial clinico controllato, o simile. questo tipo di studi si possono fare, certamente, ed in alcuni casi sono stati fatti, ma equivalgono esattamente a quel bilancino di precisione contro il quale lei più avanti - e giustamente - si scaglia.
tuttavia, tra l'essere totalmente naif e l'affidarsi al bilancino di precisione ci sono una grande serie di possibilità intermedie. ad esempio, e ne cito solo una: si stanno accumulando sempre più dati (vd. studio CHOP dell'unione europea) su quanto sia pericoloso l'eccesso proteico che, attualmente, caratterizza il processo del divezzamento, soprattutto in Italia, e su quali conseguenze esso possa avere sul successivo sviluppo di obesità. ogni consiglio o offerta di modalità che tenda dunque a ridurre l'apporto proteico eccessivo, è in linea con le tendenze attuali a contenere l'apporto proteico nei piccoli per contrastare quanto più possibile la deriva verso l'obesità che caratterizza ormai stabilmente e da anni la popolazione infantile italiana, nella quale tale patologia ha raggiunto livelli di 1 bambino su 3!

Arkadian Ha scritto:Inoltre, chi paga per il sito web "piramideitaliana.it" e per la sua gestione?


questa è una domanda cui non le so rispondere con certezza, poiché chi si occupava del sito era il prof. cannella, e dopo la sua scomparsa - per quanto ne so - i suoi collaboratori. credo tuttavia che esso sia pagato dall'istituto di scienza dell'alimentazione della università "sapienza", istituto al quale io non appartengo, di qui la mia incertezza nel risponderle. credo comunque di essere nel giusto dicendole che non si tratta di un sito pagato dalle industrie, anche se le ricordo che l'attuale normativa voluta dagli ultimi governi non solo consentirebbe a pieno titolo una tale possibilità, ma anzi la fomenta!

Arkadian Ha scritto:Il concetto di Piramide Alimentare per i più piccoli è senz'altro interessante, ma mi sentirei più tranquillo se sapessi cosa c'è sotto. Forse sono troppo malfidato, ma c'è da dire che la piramide pubblicata sul sito della Sapienza (e non solo) ha un aspetto estremamente professionale e accattivante (infatti c'è dietro un importante studio pubblicitario...),


mi spiace correggerla, ma la piramide pubblicata sul sito www.piramideitaliana.it non ha alcuna vicinanza grafica con alcun marchio, come già sottolineato poc'anzi; l'unica somiglianza che ha è con la piramide principale italiana.

Arkadian Ha scritto:ma come sappiamo tutti, l'università non ha certo fondi per potersi permettere certi lussi... quindi non c'è da stupirsi se poi ci saranno genitori (come noi) che si sentiranno investiti da dubbi quando presentati di fronte a un qualcosa di così "patinato".



mi perdoni ma a questo ho già risposto, e sin dalla precedente mail: la Mellin, come detto, ha sostenuto le spese economiche di realizzazione del progetto, i cui contenuti e forma sono peraltro sempre stati sotto il diretto ed esclusivo controllo del prof. cannella e mio, senza alcuna ingerenza da parte della ditta.

Arkadian Ha scritto:Ad esempio, includo una pagina con la piramide e la invito a paragonare quello che si vede con

http://www.mellin.it/i-nostri-prodotti/svezzamento/

La scelta di colori, l'aspetto dei vasetti (rigorosamente anonimo), il tipo di font utilizzato ricordano non la Plasmon, né la Heinz,


...Plasmon e Heinz sono la stessa cosa, dal momento che la Heinz è la casa-madre della Plasmon...

Arkadian Ha scritto:ma proprio la Mellin, rendendo il tutto una sorta di pubblicità subliminale. Non si poteva ottenere lo stessi effetto usando giallo e rosso (così al massimo dicevano che la Piramide Alimentare viene sponsorizzata dalla Roma), un font diverso e se i vasetti ci vogliono per forza, magari potevano essere di colore violetto (credo sia ancora disponibile...)?

verissimo, così come potevano essere verde e giallo (brasile?). perché dunque non celesti e blu?
ma al di là della polemica sui colori, mi perdoni una domanda: ma lei, o chiunque altro di noi, davvero compra qualcosa solo perché lo vede pubblicizzato (e a chiare lettere) in TV? in qualunque studio serio sulle pubblicità lei troverà il concetto fondamentale che, dopo un secolo e passa dalla nascita della pubblicità, il consumatore è ormai troppo smaliziato per cedere ai richiami, più o meno evidenti, della pubblicità stessa, e cerca di formarsi una propria opinione in merito ai prodotti. esattamente, mi pare, quel che cercate di fare voi ...altrimenti non saremmo qui a parlare!
Arkadian Ha scritto:
Andrea Vania Ha scritto:il fatto che compaiano liofilizzati ed omogeneizzati non è dunque legato ad un'ingerenza della Mellin, che non avremmo comunque accettato, ma alla convinzione sulle maggiori garanzie offerte dal prodotto industriale in questa delicata fase di vita, e soprattutto nella prima fase.
> come avrà infatti notato, nella seconda piramide vengono anche forniti gli equivalenti in grammi di prodotto fresco, in modo da aiutare quelle famiglie che decidessero di utilizzare il prodotto fresco per la preparazione delle pappe.
> debbo tuttavia sottolinearle, poiché risponde a incontrovertibile verità non solo scientifica, ma anche giuridica, che nessun alimento fresco, neppure da coltivazione biologica, ha standard di qualità altrettanto elevati di quelli che la legge obbliga a mantenere per i prodotti destinati all'infanzia. anche solo da questo punto di vista, pertanto, il mio personale consiglio è, nel primo anno di vita, di rivolgersi ai prodotti formulati dall'industria, dal momento che i meccanismi di detossificazione del bambino di quest'età, principalmente a livello epatico, non sono ancora perfettamente sviluppati.

Enfatizzo questo ultimo passaggio perché quello che mi interessa di più... Non so niente di preciso sul maggior grado di controlli a cui vengono sottoposti gli omogeneizzati e i liofilizzati


la normativa europea, e quella italiana, prevedono un elevato grado di controllo per i prodotti destinati all'infanzia sin dal 1999 ("è necessario stabilire i livelli massimi delle sostanze tossiche, che non devono essere presenti in quantità tali da nuocere alla salute dei lattanti bambini", direttiva 1999/39/CE; successive normative: direttiva 1999/50/CE, regolamento 1139/1998, direttiva 2003/14/CE recepita in Italia dal DM 14/03/2005, regolamento 1425/2003, direttiva 2004/1/CE, regolamento 683/2004, direttiva 2004/43/CE recepita in Italia dal DM 13/12/2005, direttiva 2001/18/CE modificata dal regolamento 1830/2003; si aggiunge il regolamento 178/2002 che ha istituito l'EFSA, agenzia europea per la sicurezza alimentare, più tutta la sfilza di direttive e regolamenti che disciplinano la filiera agroalimentare, la tracciabilità, l'igiene degli alimenti [HACCP]). aggiungo che l'Europa si allinea in genere alle indicazioni dell'NRC americano, corrispondente al nostro CNR, inclusa l'indicazione del cosiddetto "principio di precauzione".
questo è un punto fondamentale, in termini di protezione dai contaminanti, perché stabilisce che "per precauzione" una certa sostanza cui il lattante/bambino può essere esposto debba avere - negli alimenti specifici per quella fascia d'età - una soglia 10 volte più bassa di quella ammessa per gli adulti. grazie ai controlli che lo stato italiano svolge a campione (e l'Italia, in Europa, è il paese che ne fa di più!) e all'attività autonoma delle ditte produttrici, l'ADI (introduzione giornaliera ammissibile) dei bambini italiani, per i contaminanti ambientali, è circa la centesima parte di quella di noi adulti per la maggior parte delle sostanze potenzialmente nocive.
tanto per chiosare sul tema, le ricordo che perfino la normativa per il biologico è molto MENO restrittiva di quella prevista per i prodotti destinati all'infanzia!!
in aggiunta ulteriore, sottolineo anche che le normative vigenti di riferimento (DPR 128/1999) prevedono, sempre per gli alimenti per l'infanzia, la totale assenza di conservanti (al contrario, consideri solo i nitrati aggiunti al prosciutto e agli altri salumi che mangiamo noi adulti, col rischio di formazione di nitriti e poi di nitrosamine, fortemente cancerogene...), e l'addizione al contrario di vitamine e minerali, sempre secondo modalità e limiti previsti dalla legge.

Arkadian Ha scritto:(è recente la notizia degli omogeneizzati della Mellin (!!!) con i vermi dentro...)


poiché non ho trovato in rete i sequel della vicenda (come sempre, titoloni a 4 colonne per il fatto, neppure un trafiletto per chiarire l'evolvere della vicenda...) mi sono informato tramite l'Istituto Superiore di Sanità, che controlla gli Istituti Zooprofilattici provinciali: sia il caso di Palermo che quello, precedente di pochi mesi, di un latte in polvere contenente peli di roditori si sono dimostrati dei falsi allarmi!! in particolare per il caso di Palermo, non c'era traccia di vermi né nel vasetto fornito dalla mamma denunciante, né in quelli dei sequestri preventivi effettuati dai carabinieri dei NAS!

Arkadian Ha scritto:e sono sicuro che lei ha ragione su questo punto, ma che senso ha dar da mangiare a un bambino il corrispondente alimentare dell'Ostia Benedetta e dell'Acqua Santa se lei stesso dice che "i meccanismi di detossificazione del bambino di quest'età, principalmente a livello epatico, non sono ancora perfettamente sviluppati"? Non so bene a quale età si riferisce, ma non è forse questo il segnale che il bambino semplicemente non è ancora pronto a ingerire i solidi e che basta rinviare lo svezzamento per qualche settimana/mese?


vi sono molteplici ragioni per iniziare il divezzamento (a mio parere compiuti almeno i 6 mesi, ma le ricordo che la posizione ESPGHAN, dunque europea, dice invece tra i 4 e i 6 mesi). alcune di queste sono ragioni nutrizionali, in particolare per evitare la carenza di alcuni micronutrienti, soprattutto ferro e zinco, i cui effetti negativi non sono solo quelli di un'anemia o di un rallentamento della crescita in statura ma - ed è ben più importante - sullo sviluppo cerebrale e le capacità cognitive. altre sono ragioni di fisiologia: la maturità intestinale gli consente di digerire alimenti più complessi rispetto al latte, con minore rischio anche di allergie rispetto ai mesi precedenti. altre ancora, per me perfino più importanti, di raggiunta maturità psico-motoria: il bambino è pronto ad esplorare il mondo ed è avido di farlo, e questa esplorazione riguarda un po' tutti i campi, incluso quello alimentare.

Arkadian Ha scritto:Sarebbe interessante sapere in cosa differisce il manzo del macellaio da quello della Mellin (o Plasmon o chi per loro) e che problemi (realistici e non teorici) potrebbe causare al bambino il mangiare la carne del macellaio.

sulle differenze, in termini soprattutto di sostanze estranee, ho già risposto - credo esaustivamente - più sopra. se la sua domanda è volta a sapere se esistono studi incontrovertibili sugli effetti a lungo termine dell'introduzione precoce di elevati livelli di contaminanti ambientali, esistono sì, e mostrano che l'accumulo di contaminanti ha vari effetti deleteri sulla salute, effetti che dipendono anche dalla tipologia di contaminante considerato. tuttavia, e le sottolineo che ho fatto presente questo punto in almeno un paio di relazioni sul tema che sono stato chiamato a trattare, resta da fare ancora molto, per esempio: sviluppare procedure per le prove di tossicità che valutino specificatamente la sensibilità dei neonati e dei bambini; raccogliere dati sui modelli di consumo alimentare di neonati, lattanti e bambini, per gruppi di età ristretti; ecc...

Arkadian Ha scritto:Il mio problema è che nell'accettare l'idea che bisogna dare solo ed esclusivamente prodotti industriali a un bambino per il semplice motivo che è ... un bambino, equivale a dire che la natura ci ha fatto male e che da soli (ovvero senza l'aiuto dell'industria) non potremmo sopravvivere.


come sempre, le medaglie hanno 2 facce... da un lato, i nostri alimenti attuali sono molto più sicuri del passato, soprattutto dal punto di vista microbiologico (batteri, parassiti, funghi) grazie ai maggiori controlli. dall'altro, sono molto più contaminati rispetto a 20-30 anni fa o più, a causa dell'elevata industrializzazione, dell'uso di prodotti chimici comunque di sintesi sia per l'agricoltura che per l'allevamento tradizionali (= non-bio).

Arkadian Ha scritto:Tra l'altro, come ha fatto l'umanità a sopravvivere tutte queste decine di migliaia di anni senza prodotti per l'industria ideati specificatamente per la prima infanzia?


vd. sopra.

Arkadian Ha scritto:Capisco che al giorno d'oggi sia difficile trovare qualcosa che non sia inquinato a causa dell'Industria, ma è questo motivo sufficiente per doversi affidare a prodotti gentilmente messi a disposizione da un altro tipo di industria (ma benevola in questo caso)? Insomma si casca dalla padella nella brace.


problema giustissimo, ma sul quale difficilmente io o lei possiamo intervenire... tocca un po' l'intera società, e poiché né io, né - credo - lei, siamo dei "decisori" in grado di cambiare il nostro intero sistema di vita, ciò che nel nostro piccolo, io ritengo, possiamo fare, è proteggere i nostri bambini al meglio delle possibilità che questo stesso sistema di vita fornisce. è un gatto che si morde la coda? forse sì, ma ...tanto per continuare a morderci la coda... torno all'inizio di questa frase!

Arkadian Ha scritto:Per non parlare poi dei problemi intrinsechi presenti nell'uso di omogeneizzati e liofilizzati, ovvero l'impossibilità per il bambino di provare consistenze e sapori diversi dati dal cibo "vero" con conseguente secondo svezzamento, gusti difficili, ecc. ecc.



nessuno pretende, o almeno non io! che il bambino sia tenuto per tutta l'infanzia lontano dal cibo degli adulti. ciò su cui tutti (OMS in primis!) insistono è la gradualità nell'offerta della tipologia, dei tipi e della consistenza dei cibi, per abituare progressivamente il bambino all'alimentazione dell'adulto.

Arkadian Ha scritto:Insomma, il gioco vale la candela? Devo affidarmi rigorosamente a omogeneizzati e liofilizzati e all'acqua necessariamente in bottiglia perché il bambino altrimenti verrà su deforme?


nessuno le dice di fare questo, tant'è vero che io e cannella abbiamo fornito già a partire dalla seconda teppa dell'alimentazione complementare gli equivalenti in cibo fresco, proprio per consentire ai genitori ed al pediatra di orientarsi come meglio credono.

Arkadian Ha scritto:Non capisco perché lo svezzamento debba essere visto non come una tappa naturale nello sviluppo del bambino, ma come una malattia da curarsi in una camera sterile Tra l'altro, chi glielo dice al bambino di non mettersi niente in bocca perché non sufficientemente controllato?


il passaggio all'alimentazione complementare è una tappa assolutamente naturale, nella quale il bambino va accompagnato e guidato. le cito una frase del prof. cannella, che mi apre particolarmente importante per questo concetto: "Per passare dalla poppata al cibo degli adulti il bimbo necessita di tempo che è scandito da successive e caute esperienze preingestive e gustative che devono portarlo a crescere nel benessere"

Arkadian Ha scritto:Spero che questo messaggio non le sembri necessariamente polemico, dato che le questioni che sollevo, nate da un sincero interesse a capire di più come funzionano certe cose, sono condivise da molti genitori con cui stiamo in contatto.

Riassumendo, ma è proprio vero che per svezzare ci vuole un bilancino di precisione e una tenda sterile??


bilancino di precisione no, ma un aiuto alle famiglie perché sappiano e capiscano che l'eccesso di alimentazione cui molti bambini sono sottoposti fin dalla più tenera età può causare più danni che benefici, secondo me sì. qua di tenda sterile non si è mai parlato, ma - di nuovo - di protezione nelle prime fasi di vita direi proprio di sì.

Rimango in attesa di un suo gentile riscontro e la ringrazio anticipatamente del tempo che ci vorrà concedere

felice di poter dare spiegazioni, se queste servono a chiarire dubbi. anche per me è comunque stimolante. anzi, se lei per caso è di roma, sarei lieto d'incontrarla per parlarne - se crede - anche di persona. il confronto coi genitori è sempre utile, e su di esso mi sono basato nei miei 30 anni di attività nel campo della nutrizione pediatrica.
cordiali saluti
andrea vania


Allegati
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#23

io ho trovato questo: http://www.fimp.org/nutrizione/allegati/...MATORE.pdf (in particolare pag. 7)
Le leggi in materia di sicurezza alimentare e antifrode prevedono che tutti gli ingredienti (compresi nitrati, nitriti, conservanti ,aromi ecc) vengano apposti sull'etichetta dei prodotti alimentari, dunque se vogliamo evitare per esempio conservanti eviteremo tutti quei cibi in cui l'etichetta ce ne segnala la presenza, non mi pare complicato. In sostanza le garanzie sui cibi per bambini ci sono solo riguardo ai livelli tossicologici (e cmq questa copertura da tossicità esiste solo per cibi dai 6 ai 12, quindi all'incirca per 6 mesi su 80 anni di aspettativa di vita), ma i cibi "per adulti"non sono da meno Big Grin: http://www.ambienteterritorio.coldiretti...menti.aspx
Le altre leggi citate in materia di sicurezza alimentare sono le stesse che regolamentano tutti i prodotti alimentari. Oltre ai cibi biologici, esistono i cibi biodinamici i cui parametri sono molto più restrittivi dei cibi biologici, non ammettono la presenza di nessun antiparassitario,nè fitofarmaco, nemmeno a bassi livelli. A me rimane un solo dubbio: per esempio i livelli di antibiotici nelle carni? quelli non mi pare che siano regolamentati in materia specifica per l'infanzia, nè altre 1000 cose!!!
Poi è da specificare una cosa, le aziende alimentari sono responsabili di ciò che mettono in commercio anche in base a ciò che riportano in etichetta, ed è tutto a posto fino a prova contraria. Nel senso che se io dichiaro che il mio è olio extra vergine di oliva lo è fino a quando l'antifrode con varie analisi che non sto qui a specificare, non dimostra il contrario. quindi se dichiaro che faccio cibo per l'infanzia "si presume" che rispetti i parametri ADI fino a quando nessuno dimostra il contrario, ma la certezza assoluta non c'è.
Ovviamente in materia sicurezza alimentare sono abbastanza ferrata sia per motivi di lavoro, sia perchè proprio 2 giorni fa abbiamo avuto in azienda il controllo del Ministero delle Politiche Agricole ecc ecc per l'antifrode che hanno visionato tutte le etichettature e gli ingredienti ecc ecc: ovviamente era tutto ok Smile
ho altre cose da scrivere ma lo faccio non appena Francesco mi permette, anche perchè gli argomenti affrontati sono molti

[Immagine: as1cF58003D0015MDAwOGQ0fDEyOWp8SWwgbWlvI...NvIGhh.gif]
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#24

(09-03-2011, 04:30 16)arkadian Ha scritto:  Nonostante il periodo di silenzio su questo argomento, ultimamente ho avuto uno scambio di e-mail con l'esimio Dott. Andrea Vania, che assieme al Dottor Cannella (ora purtroppo deceduto) è dietro all'ideazione della Piramide Alimentare per bambini.

WOW! Complimenti!

[Immagine: ZSUGp1.png]
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#25

CITO il Dott.Vania che è stato gentilissimo :"nessuno pretende, o almeno non io! che il bambino sia tenuto per tutta l'infanzia lontano dal cibo degli adulti. ciò su cui tutti (OMS in primis!) insistono è la gradualità nell'offerta della tipologia, dei tipi e della consistenza dei cibi, per abituare progressivamente il bambino all'alimentazione dell'adulto."

ma non è quello che diciamo noi di AS?
Qualcuno ci spiega la storia dei micronutrienti e del ferro perchè ne sento di tutti i colori!

10900 Ale 17/07/2010
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#26

Io questo scambio lo trovo davvero molto ma molto interessante.
Per quanto io fatichi a condividerlo, mi piace leggere un punto di visa differente, soprattutto se cosi' ben espresso.
Grazie al dott. Vania e grazie ad Arkadian, sempre alla ricerca Smile

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#27

(10-03-2011, 09:59 09)Ax76 Ha scritto:  Io questo scambio lo trovo davvero molto ma molto interessante.
Per quanto io fatichi a condividerlo, mi piace leggere un punto di visa differente, soprattutto se cosi' ben espresso.
Grazie al dott. Vania e grazie ad Arkadian, sempre alla ricerca Smile

Thumbup

[Immagine: 5Eos.jpg][Immagine: 5Eosp1.png]
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#28

E' stata una discussione molto interessante bravissimo Arkadian per l'impegno e grazie della disponibilità e dei toni del dr.Vania.Se posso in parte condividere la posizione del dr. sugli inquinanti ambientali,mi ritrovo però comunque con due domande.La prima è legata alle garanzie che in questi prodotti ci siano meno inquinanti,la legge dice un sacco di cose buone ma il modo di aggirarla c'è sempre io sono una diffidente per natura non solo nei confronti del cibo per l'infanzia ma anche di tutti vari bio.E poi gli animali e gli ortaggi utilizati dove vivono e crescono su Marte?Io vedo che per far crescere i miei pomodori bio mi ci vogliono dei mesi e non sempre riesco,figuriamoci fare una pruzione di massa,ok le tecnologie sono tutt'altre mah.L'altra domanda riguarda la mellin,mi chiedo perchè una grande impresa finanzi un progetto senza averne alcun beneficio,almeno su questo non prendiamoci in giro


[Immagine: u6a830wp07sx6idz.png]
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#29

(10-03-2011, 01:10 13)begolo giuliana Ha scritto:  .L'altra domanda riguarda la mellin,mi chiedo perchè una grande impresa finanzi un progetto senza averne alcun beneficio,almeno su questo non prendiamoci in giro

ecco me lo chiedo anche io!! Em4000

poi il problema principale è che nei cibi industriali si fa un uso indiscriminato di aromi e i cibi per l'infanzia non sono da meno!!! ora posto che non ci sono dati certi sulle possibili conseguenze dell'utilizzo di aromi (artificiali maggiormente) il problema è che questi "abituano" il palato dei bambini a quei sapori e non a quello reale: l'aroma di frangola è bene diverso dal sapore della fragola. in Francia si sono fatti degli studi molto approfonditi e in moltissime scuole, asili, ecc. hanno bandito i cibi industriali proprio per evitare che i bambini si abituino ai sapori finti.
inoltre nel testo che comunica le direttive sull'alimentazione della comunità europea (il link è pubblicato da aleberto nella sezione letture e approfondimenti) si dice: I cibi di produzione industriale per l’infanzia sono in voga tra i genitori perché sono
rapidi, facili e pratici da usare. Questi vantaggi devono essere bilanciati contro i costi
relativi, che possono essere proibitivi per le famiglie di basso reddito. Inoltre, non
offrono vantaggi nutrizionali sui cibi familiari ben preparati, eccetto quando vi è un
bisogno specifico di fortificazione con micronutrienti. Se si decide di usare alimenti
industriali, è necessario in ogni caso dare al bambino cibi familiari preparati in casa, per
abituarlo ad una più vasta gamma di sapori e consistenze.

Poi altro punto: il dott.Vania nella sua risposta dice che la gente difficilmente si fa condizionare dalla pubblicità....bè mi spiace deluderlo ma se così non fosse aziende come la barilla, ferrero, henkel, fater ecc ecc non spenderebbero centinaia di migliaia di euro in spost e campagne pubblicitarie. diciamo che piuttosto i genitori di questo forum sono delle eccezione, e lo dico con orgoglio!!! Em3600
riguardo al ferro: il LA è addizionato di ferro e il problema dunque fino a quando il bambino beve il latte non sussiste. Nel LM invece le quantità di ferro sono basse, ma non perchè la natura abbia sbagliato ma semplicemente perchè bassi livelli di ferro evitano la prolificazione di certi batteri nell'organismo: questo dà al bambino un'ulteriore protezione contro le infezioni. Inoltre il ferro del latte materno è molto assimilabile. Poi la quantità di ferro nel latte materno diminuisce gradualmente, mica di colpo a 6 mesi non c'è più!!! dunque mano a mano che si introducono cibi solidi il bambino prende il ferro dagli alimenti e meno dal latte materno, si tratta appunto di un processo graduale, l'importante è offrire cibi che contengano ferro, e con una dieta varia di certo lo si fa. Una modalità per assicurare una bella scorta di ferro nell'organismo del bambino è il taglio ritardato del cordone ombelicale: una semplice e banale pratica, ma poco diffusa purtroppo, che offre innumerevoli vantaggi per i nostri figli Wink

[Immagine: as1cF58003D0015MDAwOGQ0fDEyOWp8SWwgbWlvI...NvIGhh.gif]
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#30

Rossanalib, sono d'accordissimo con te e Giuliana sulla questione finanziamento senza riscontro, nonche' sulla questione pubblicita', e sono convinta che quello che affermi sul ferro sia la visione corretta della storia. La natura non sbaglia, non esiste che l'industria faccia meglio di lei!

[Immagine: vDMJp1.png] [Immagine: 6DRT.png]
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