[Linda Eva]

.....ecco, fortunatamente è finita bene, non era così. Ma io l'ho provato sabato pomeriggio, un' angoscia piena di terrore.
5 o 6 minuti, credo, ma mi hanno segnata.
La sera e domenica, ero una persona ancora sotto shock e in un certo senso, forse lo sono ancora.
(l'ho già raccontato, ma voglio condividerlo anche con voi)

In quei lunghissimi minuti mi sono trasformata da ironica, a preoccupata, a spaventata, a terrorizzata e, in fine, disperata....
Non sto esagerando.
Mi era capitato altre volte di perdere momentaneamente di vista un mio figlio.
Una volta la scorsa estate ero arrivata alla fase di passaggio fra la preoccupazione e lo spavento.
Ma stavolta l'ultimo minuto avevo perso completamente le speranze di ritrovarlo......o di trovarlo vivo.
Un minuto circa e poi un grandissimo sollievo.
Ma quel minuto sono stata una madre che ha perso, in qualunque senso si intenda, suo figlio.

Eravamo in una struttura per bambini dove organizzano anche feste, nuovo, spazioso con gonfiabili e area imbottita per giochi liberi. Accanto, tutto a vista, area ristoro dove avevamo pranzato. Eravamo 6 adulti e 6 bambini più i tiitolari e un figlio loro.
Dopo pranzo, dopo un po' di relax, al momento di andarcene abbiamo crcato Tarta che non si trovava.
Sicura si fosse nascosto l'ho cercato in ogni angolo, poi preoccupata ho preteso di entrare in cucina e nel magazzino.
Ovviamente nel frattempo ci eravamo concentrati tutti sulla ricerca: chi setacciava i gonfiabili, i percorsi e i vari nascondigli, chi dragava il fondo della vasca delle palline, chi il giardino esterno (recintato), chi il parcheggio antistante deserto e in aperta campagna.
Non c'era. Ho chiesto che guardassero in mezzo all'erba alta sul confine pensando avesse potuto sentirsi male (e inorridivo al pensiero).
Poi terrorizzata ho ordinato a mio marito di pretendere di guardare nei portabagagli delle uniche due auto non nostre nel parcheggio. Ho iniziato a urlare, alla fine, a squarciagola il suo nome fuori e dentro mentre iniziavo a perdere la ragione.
Alla fine ho ceduto.
Mi sono accasciata a terra con i pensieri più orribili che mi annebbiavano la mente.

Fortunatamente, a quel punto, il nostro amico ha ripercorso il groviglio dei gonfiabili strisciandovi direttamente come un bambino......e l'ha trovato. Perfettamente mimetizzato con lo spigolo interno di un nascondiglio cubico.
Spaventato perché il gioco si era evoluto in tanta agitazione.

Lui voleva restare a giocare con il cugino....e io avrei pure potuto morire.
Mio marito ha smaltito mantenendo un po' di contegno.
Gli zii erano increduli ma col cellulare in mano per chiamare la polizia.

A voi è mai capitato qualcosa di simile?

[raffaella]

Linda, ti abbraccio forte. A me e' capitato al lavoro, ed e' stato il piu grande incubo della mia vita, sei minuti che mi sono sembrati sessant'anni. Dvesse capitarmi con lilla credo che morirei, e prima o poi purtroppo capita a tutti. Un bacione

[madregeisha]

Mamma mia Linda, ho il groppo in gola. Ne parlavo proprio l'altro giorno con il mio compagno, mi sento morire al solo pensiero... Un genitore non dovrebbe mai perdere un figlio, in qualunque senso del termine. Non siamo geneticamente fatti per sopportare una cosa del genere.

[gisella752]

ho la pelle d'oca...
per fortuna non mi è mai capitato e non oso immaginare.
ti abbraccio!

[Alexandra]

Mamma mia che paura! Un fortissimo abbraccio!

[blackbird]

Non mi è mai capitato, se non che uscisse dal mio campo visivo per pochi secondi al supermercato, ed è stato come morire, un terrore indescrivibile. Ma per pochi secondi... per cui il tuo racconto mi ha fatto venire i brividi, non oso immaginare come avrei reagito. Un abbraccio gigante, e vedrai che passerà questa brutta sensazione.

[Maryluisette]

caspita Linda Eva...

io ho vissuto una sensazione del genere con mio marito a causa del teremoto qui in Emilia. Io ed M eravamo al mare ignari ed abbiamo saputo da alcuni vicini di ombrellone che a Modena c'era stata una scossa devastante e per 3 ore non sono riuscita a contattare mio marito che ci lavora ... un incubo, autentica disperazione! non avevamo la macchina e non potevamo muoverci, ero bloccata lontano e lo immaginavo già sotto le macerie...
con il proprio bambino l'angoscia dev'essere esponenziale! diversi conoscenti avevano i bambini nelle scuole ed erano al lavoro impossibilitati a muoversi e trascorrono ore prima di sapere se la struttura in cui si trovava tuo figlio è crollata o no...

[cancy]

ho ancora l'ansia da parte tua!
A me é capitato per 10 secondi in aeroporto,quel disgraziato correva dappertutto e io avevo un terrore folle che uscisse (= sparisse ) dalle porte !

[chiaraC]

Un abbraccio! Non mi é mai capitato, posso solo immaginare il terrore.
Per me la cosa piú brutta é stata un giorno in cui eravamo nel cortile del nostro palazzo ed é andata verso il cancello, chiuso ma apribile con maniglia. Io pensavo non lo sapesse aprire, quindi ho esitato, invece l´ha aperto e ha iniziato a camminare verso la strada (trafficata!). Per fortuna il papá si é lanciato e l´ha presa a 10 cm dalla strada. Sul momento non mi sono nemmeno spaventata (come non avessi realizzato), ma per due giorni ho avuto nella testa continuamente l´immagine di lei che andava verso la strada e il papá non la fermava in tempo. Terribile...

[isottablu]

Eccomi. Ora sono dal tablet e saró breve: perso 2sett fa al porto. 30sec di dubbio poi una certezza mi ha oscurato la mente: è caduto in acqua. Ero talmente occupata a cercare il cadavere in acqua che non ho visto che era seduto sui tavoli nel retro del bar..