(17-06-2011, 08:12 20)rikierikki Ha scritto: (17-06-2011, 08:07 20)arkadian Ha scritto: (17-06-2011, 07:42 19)rikierikki Ha scritto: alla fine sia nei prodotti omeopatici che in alcuni farmaci si usano principi di origine naturale (in altri farmaci invece principi di origine chimica), cambia la posologia e il modo di somministrazione
No, mi dispiace, ma questo è completamente errato. Nei "rimedi" omeopatici il principio attivo è (per definizione di "rimedio" omeopatico) totalmente assente, tant'è che una fialetta di "prodotto" è totalmente indistinguibile dall'acqua del rubinetto.
mi riferivo al fatto che anche la penicillina proviene da una muffa, così come l'apis mellifica proviene dall'ape
Scusa se insisto su questo punto, ma mi sembra importante.
Il "rimedio" omeopatico NON è un medicinale (e non lo dico io, ma loro), ma un qualcosa di completamente diverso che (in teoria) agisse sul corpo in maniera totalmente diversa da un medicinale.
È vero che la penicillina è un derivato della muffa, ma l'apis mellifica NON è un derivato dell'ape (pungiglione, veleno, ape nel suo complesso... la definizione sembra variare a seconda del sito web) dato che l'ape (o quello che è) è TOTALMENTE assente dal "rimedio" che invece è costituito solo ed esclusivamente da acqua di fonte (e anche questo lo dicono loro, non io). Gli omeopati affermano che le proprietà magiche dei "rimedi" omeopatici agiscono sul corpo su un livello diverso... quasi metafisico e non propriamente fisico. Insomma, non si può paragonare un medicinale a un "rimedio" dato che è come paragonare le pere con le mele... sono cose diverse e basta.
Se vuoi un paragone che regga almeno un minimo, allora lo devi fare tra il "rimedio" omeopatico e l'acqua di Lourdes dato che entrambi hanno delle qualità magiche che non si possono registrare o provare oggettivamente, nessuno dei due sono medicinali (o aspirano ad esserlo) e in entrambi i casi c'è chi giura e spergiura che funzionino.
Ripeto, il fatto che il "rimedio" omeopatico non sia un medicinale non lo dico io, ma loro... basta leggere un sito qualunque che parli di omeopatia e il paragone tra (ad esempio) la penicillina e (ad esempio) l'apis mellifica è totalmente sbagliato e fuorviante.
Tanto per essere più chiari, ecco gli ingredienti del succitato
Chamodent:
Caratteristiche:
Composizione: Calcium phosphoricum DH8, Chamomilla DH12, Cuprum metallicum DH12, Cypripedium pubescens DH12, Ferrum phosphoricum DH12,
Eccipiente: saccarosio
Tutti nomi altisonanti, ma di questi l'unico che sia presente in concentrazioni (forse) misurabili è il Calcium Phosphoricum che è riscontrabile nella percentuale di 1 parte in 100.000.000. Gli altri elementi sono trascurabili dato che all'interno di un cm3 se sei fortunato ne trovi 1 (dico UNA) molecola (essendo presenti nella percentuale di 1 parte in 1.000.000.000.000.
Con questa premessa, cosa rimane? Il saccarosio, ovvero uno zuccherino che è stato intinto in acqua alla quale hanno semplicemente mostrato un principio (forse) attivo.
Se nonostante ciò siete contenti all'idea di spendere €8,80 per 20 g di zucchero... i soldi sono vostri.
Se questo sia sufficiente a creare un effetto nel paziente, non lo so.
Comunque se cercate informazioni su "
camilia posologia" o simili rimedi, non vi siete mai chiesti perché
i rimedi omeopatici non hanno il bugiardino e dovete chiedere in rete?