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Ciao a tutti. Ho bisogno di conoscere il vostro punto di vista sull'utilizzo dell'olio in una dieta "sana". Mi spiego. So bene che l'olio (uso extra vergine d'oliva) è meglio consumarlo crudo, da aggiungere sui cibi. A parte tutti i casi in cui si usa l'olio come base per soffriggere aglio, cipolla e vari, in cui continuo a farlo, mi chiedo questo:quando cucino piatti tipo pasta e fagioli, lenticchie e compagnia io lo aggiungo in cottura e cuoce almeno circa 20 minuti prima di calare la pasta. Ora, mia madre mi dice che per la bambina questo modo di cucinare non è salutare, in pratica dovrei calare la pasta e solo quando è pronto devo aggiungere l'olio a crudo sul piatto. Io non trovo di mio gusto questo modo di cucinare e non credo di fare danni a continuare a cucinare come ho descritto (anche perché così ho sempre mangiato e così mi hanno insegnato nonna e mamma!!!)...Mi dite per cortesia, se sto realmente facendo danni?
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Fai così, visto che tua mamma ti ha insegnato a cucinare così, ma ritiene che sia poco sano per tua figlia, chiedile da quale età invece la pratica non crea più problemi...
Scherzi a parte, danni non ne fai di certo. L'olio a crudo è sempre meglio ma se la ricetta lo prevede si cuoce. Io per esempio se faccio pasta e fagioli e simili parto con un soffritto e poi lo aggiungo anche a crudo nel.piatto...
Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13
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Secondo me cambiare la mentalità ai nonni (a qualunque adulto in realtà) ci perdi solo energie. Io ci ho provato, è stato inutile. Col senno di poi: era molto più importante quello che si faceva a casa. Io mi incavolavo, perchè ogni volta io dicevo: "io ritengo che sia importante che mangiamo insieme e che mangiamo tutti uguali", arrivavo a casa dei mieisuoceri e cominciava la domanda: e cosa vuoi che preparo per i bambini? oppure sempre aveva fatto due cose "e per i bambini questo". Poi incominciava con "allora preparo per i bambini?" per cui diventavo anche io l'infame che affamavo i figli per un principio. Alla fine pero' ha contato e conta molto piu' quello che si fa a casa. Lo so che è difficile quando i bambini sono piccoli, ma allora o si sceglie di non andarci (o andarci "già mangiati") o si abbozza. Tanto non li si cambia. E' una battaglia persa. :-((
A mio parere la cucina "a parte" non ha senso. Certo non uso grassi schifosi da cuocere (e nelle minestre liquide per me a occhio l'extravergine non raggiunge il punto di fumo). DIminuisci la frequenza con cui mangi con tua madre... :-)
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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Sono d'accordo sul fatto che conta quello che facciamo noi. Non riesco ad essere troppo critica nei confronti di chi si occupa di preparare per la mia bimba perché vedo che cercano di attuare tutte le più amorevoli premure di cui sono capaci. È giusto quello che mi dici, devo sforzarmi di avere uno sguardo più sul lungo periodo. Grazie!
In fondo ricordo ancora il sapore insipido del cibo che mangiavo alle elementari e l'odore forte di casa di mia nonna. Ma il gusto di un piatto ed il modo di mangiare e di vedere la tavola era quello "normale" di casa mia! Io sto solo cercando di correggere degli errori che faccio e di cui magari non sono consapevole.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-11-2014, 11:38 11 da
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