[mamazaba]

anch'io rendo esplicito il rischio di arrabbiarmi (ma anche semplicemente di diventare di cattivo umore).. mi trovo proprio a dire "se continui a mettermi le mani sulla faccia mi innervosiro' e mi passera' la voglia di portarti in spalla" , che si potrebbe vedere come una minaccia ma in realta' e' la descrizione del mio stato d'animo - e' vero che poi mi passa la voglia!
la minaccia e' una cosa che si crea ad hoc per arginare un comportamento, e in questo sto cercando di non cadere, lo trovo una sorta di "abuso di potere"

[Laurag]

Una volta ero al mare con amici ed una mamma, ogni volta che il figlio faceva casino gli diceva "se continui andiamo via". Quando è giunto il momento di andare via perchè era sera quello si è messo a piangere disperato e la mamma non capiva il perchè, non riusciva a collegare la sua minaccia al pianto del bambino che deve aver pensato "ma come, sto facendo il bravo e tu mi punisci?!". Ecco, bisogna stare attenti alle minacce.....io mi rendo conto, ad esempio, che la notte se mio figlio (che dorme con noi) inizia a scalciare gli dico "guarda che ti metto nel lettino!" come fosse una punizione.....quando lui dovrebbe dormirci nel suo lettino perchè comodo e bello!

[emanu.db]

I terrible two possono essere davvero terrible, per certi bambini.
Il punto è che a volte ciò che cercano è una punto su cui posizionarsi.
Sono da sempre contraria alle tecniche premio/rinforzo, in qualsiasi ambito vengano usate: capisco però a volte la difficoltà dei genitori, di fronte a capricci allungati a dismisura.
Magari prova a mettere l'accento sulle conseguenze, invece che sulla punizione: i bambini a questa età hanno ancora difficoltà con la temporalità, ed essere fermi sui no, spiegandone le conseguenze, in questi casi può aiutare.

Non vuol dire sostituire semplicemente le parole (il lavaggio al naso non è una conseguenza della mancata pipì!) ma gestire l'oppositività in tutti gli ambiti, per arrivare, alla ine, a una sua autoregolazione anche sulla pipì.
Che lavorone!

saranno i terrible two, sarà l'arrivo del fratellino, ma se si impunta su una cosa non la si schioda, neppure con il più tranquillo e amorevole degli approcci... se dopo 8 ore ti dice di no alla pipi, ti scalcia come una matta sul vasino, mio marito la minaccia con il lavaggio di naso, la fa subito e tantissima.. significa che le minacce funzionano.. ma a che prezzo???

ha iniziato lui, e ora capita che glielo dico anche io... se non la si accontenta urla e urla... mi fa male agli orecchi.. urla pure se gli diciamo si, ma di aspettare un attimo che sto facendo un'altra cosa... e li parte la minaccia...

non mi piace...

i nonni capita che gli sento dire "dammi un bacino senno niente più chicco (cioccolata)".. e comunque non glielo da...

opionioni?

[arkadian]

Ero rimasto indietro. Che thread catartico!!

[laury82]

io sono sempre più confusa...
ma capisco che non sono la sola...
cerco di mantenermi più zen e magari minacciare legando cause ed effetti (se colori il muro ti tolgo la matita perchè e una cosa sbagliata)..

ma delle volte parte l'embolo comunque.. delle volte anche se dai spiegazioni lei non vuole ascoltare, si gira urla e basta... non è facile neppure mantenere un comportamento costante...

[chiaraC]

Delle volte anche io sono confusa. Nell'esempio di LauraG, ieri eravamo al parco e mia figlia continuava ad alzare sabbia, che poteva andare negli occhi o comunque dare fastidio. Quindi la "minaccia" è stata che se avesse continuato saremmo andate via, le ho ovviamente anche spiegato il perché. Dopo 2-3 volte ha smesso. Poi cmq è sempre una tragedia andare via dal parco...

[elyza]

Quoto tutto il discorso di Maryluisette, un po' più su...
Scusate ma anch'io non ci riesco...anche io ogni tanto uso la filosofia "terra terra" e un po' mi dispiace ma mantenere sempre il controllo di se stessi la trovo un'impresa impossibile.
Certe volte mi dico anche che forse oggi usiamo troppo la testa e ci affidiamo ai libri per trovare un metodo. Ma se io penso al mio vissuto, ai metodi dei miei genitori, mica le hanno usate tutte queste 'accortezze psicologiche'. Mi hanno amata e (quindi) hanno fatto del loro meglio ma delle sane sgridate e delle altrettanto sane (poche) sculacciate ci sono state e non mi hanno per niente traumatizzata o "rovinata".
E concordo anche con michy perché anche secondo me c'è l'indole del singolo a fare la sua parte e quindi un metodo che và bene con uno non và altrettanto bene con un altro.
Più sù ho accennato alle manate. Solo una mente perversa può provare gusto a picchiare un bambino. La mia quasi cinquenne sà essere spavalda e menefreghista che mai, ma certe maniere la feriscono nel profondo e pertanto me ne guardo più che posso. Ma c'è stato un periodo, breve e passato, in cui specie verso sera (la messa a letto era il momento critico) sembrava l'unico modo per farla tornare nei ranghi . Lei tirava la corda, tirava e tirava...quando arrivava la sberla c'era il pianto liberatorio, lo sfogo e cambiava completamente registro in modo sconcertante...non c'erano argomentazioni che potessero sortire lo stesso effetto.
E lo so bene che c'è chi sostiene che non bisogna MAI picchiare un bambino......
Insomma, se alla base c'è un genuino amore, e la voglia di migliorarsi per il proprio e l'altrui bene, il metodo può non essere perfetto ma non può essere poi troppo sbagliato.
E per finire: se ce ne usciamo con un "o fai la pipì (per dire una cosa a caso) o domani niente parco giochi" (altra cosa a caso ma che con la pipì non ci azzecca manco per niente!!!) e che sarà mai! Giusto cercare di evitarlo ma se proprio ci scappa.......

[mamazaba]

anche a me sono scappate sia le urla sia le mani. le minacce no, a dir la verita' , forse sono piu' razionali ... ma ogni volta l'ho vissuto come un mio fallimento, ho sentito di aver sbagliato e ho chiesto scusa.
anche mia figlia ha dei climax e sicuramente la scenata affretta i tempi in cui recupera il controllo ma preferisco che non introietti questo schema, vorrei che imparasse a superare le crisi senza usare la violenza.