(14-05-2012, 12:10 12)madregeisha Ha scritto: (14-05-2012, 11:10 11)isottablu Ha scritto: ah, bella bella domanda.... qui mi sembra che le vie di mezzo siano difficili da trovare, per fortuna a 14 mesi la nipote non credo si chiederà perchè l'altro non può camminare a piedi scalzi, il problema drammatico mi sembra per il treenne che vedrà vicino a lui l'oasi di libertà mai avuta.
bo, forse l'unica è lasciare che ogni nipote si comporti come vuole e vedere che succede!
ma i due figli della nonna non si parlano?
I due figli della nonna si parlano "poco" nel senso che non sono in cattivi rapporti ma più che altro non hanno un vero rapporto e quindi non affrontano di certo questioni profonde come l'educazione dei rispettivi figli.
Il problema è sì maggiormente per il treenne anche perchè la nonna in questione, nel rispetto delle linee educative dettate dalla propria figlia, si rapporta al nipote treenne più o meno come farebbe la figlia stessa, pur se meno inflessibile di lei, anche se lei nonna sarebbe freak almeno quanto l'altro figlio (nonchè il mio compagno)...
(14-05-2012, 11:39 11)Alexandra Ha scritto: E' lì che deve entrare in gioco il buon senso e la "personalità" della nonna: in casa sua, detti le proprie regole, sia che si tratti di mollare un pò le redini all'uno, sia di frenare il paciugo illimitato dell'altra. Poi, si sa, i bambini si stimolano a vicenda (se non vengono citati ad esempio l'uno all'altro con quel fare sentenzioso che mi fa sempre venire voglie omicide...)
... ma perché si devono impiastricciare e spalmare cibo ovunque? che gusto ci provano??? io lo tollero, ma mi provoca un profondo malessere, odio quelle sensazioni di sporco e appiccicoso che fatalmente finiscono addosso anche a me, odio dover pulire in continuazione. Quand'è arrivata al nido, la mia Cucciola piangeva se si ritrovava le mani sporche di cibo, e non voleva mai mettere le mani nelle cose viscide (pittura, colla, verdura cruda...), adesso invece lo fa apposta ... sigh!
Ma quindi è giusto che la nonna detti le "proprie" regole, o no?
per me, si, nella misura ovviamente del ragionevole, senza stravolgere completamente tutto, ma lasciando un pò di margine sulle cose che ritiene giuste. (per la serie "a casa mia si fa come dico io". per esempio, ricordo che a casa di mia nonna c'erano regole precise di comportamento che a casa nostra non c'erano, ed erano perfettamente ben accette.)
Un bambino è ampiamente in grado di capire che il mondo non è univoco, e che se la mamma ci tiene a morte all'ordine e alla pulizia, non è detto che sporcandosi un pò si muoia, o che non ci siano modi per essere puliti senza necessariamente essere imboccati e tenuti a guinzaglio su tutto, così come un "paciughista" può benissimo capire che a qualcuno dia fastidio lo sporco..
(14-05-2012, 11:10 11)isottablu Ha scritto: Impiastricciare e spalmare cibo è indispensabile per un corretto approccio al cibo dei bambini, adesso non ho tempo per approfondire la questione ma la cosa è assodata da più di uno studio in materia. I bambini ossessionati dalla "pulizia a tavola" sono poi spesso quelli che hanno forti ripercussioni sulla voglia di mangiare (vedasi il treenne del mio post)
Lo so. per questo porto pazienza e tollero. La mia Cucciola, all'inizio, credo si stufasse molto in fretta del cibo perché si sporcava e le dava fastidio, adesso è molto più spontanea e tranquilla. Se approfondisci, magari anche in un altro post, mi fa piacere.
Secondo me, se imponi la pulizia come una forma di terrore, alla prima occasione avrai un giovane che farà di tutto per togliersi questo incubo, e per il quale essere sporco sarà sinonimo di liberazione. Invece, essere puliti è una delle principali e più essenziali fonti di benessere. Infatti, la mia Cucciola adora essere lavata, per lei è una festa (sopratutto se può far sprizzare acqua in giro).