Rieccoci, e un tardivo buon anno a tutti, grandi e piccoli!
Racconto finalmente un po' le sperimentazioni gastronomiche di Elia.
Dopo un paio di settimane di ciucciatine più o meno intense (con le clementine, per esempio, pareva che il suo obiettivo fosse aspirarle direttamente così come gliele offrivo, a intere metà!), nei giorni intorno al suo sesto complemese, puntualissimo, ha cominciato a mandar giù. Per ora sono ancora quantità minime, però mangia davvero
Assaggia prevalentemente frutta e verdura cotta e cruda, pasta, legumi, zuppe varie e pane, le cose che noi mangiamo più spesso; ma ha provato anche i tortellini, i cappellacci di zucca, lo sformato di spinaci della zia (yum!), la trota, i fichi secchi (yummi!), il panettone (YUUMMMIII!!!)... Non gli ho ancora dato formaggi (io sono intollerante, e anche il papà ne mangia di rado) e carne, che ho ridotto molto nella nostra dieta, a favore dei legumi; ma mi sembra che non sia urgente, almeno finché prende il mio latte.
Gli piace tanto anche l'acqua, che beve direttamente dal mio bicchiere, e desidererebbe ardentemente provare anche vino, birra e caffè, ma su questo per ora siamo intransigenti
Nel frattempo ha imparato a star seduto, e la nonna gli ha regalato il seggiolino alzasedia. All'inizio gli è piaciuto moltissimo, soprattutto amava suonare il tamburo sul vassoietto; ma da qualche giorno, dopo pochi minuti di assaggi, impasti, spalmatine e paciocchi vari, cominciava a rugnare forte. Noi lo interpretavamo come "sono stufo di stare qui!" e lo prendevamo in braccio, ma ieri sera ho avuto un'intuizione: ho preso un secondo cucchiaino - uno lo detiene regolarmente lui, io lo "sporco" nelle zuppe o negli altri alimenti cremosi e poi lascio che me lo prenda di mano e se lo gestisca - e ho provato a offrirgli una quantità un po' più consistente di crema di porri e patate: evvai! Forse avrei potuto arrivarci anche prima...
Non ne ha mangiata chissà quanta, però non ha rugnato più.
Certo è che, come dice il suo papà, pranzo e cena gli fanno da aperitivo: anche se di norma lo allatto non più di un'ora prima di metterlo a tavola, dopo chiede quasi sempre la tetta.
Ogni tanto tossisce e diventa paonazzo, e poi sputa; devo dire che l'aver letto qui che "è da cardiopalma", ma normale e non preoccupante, mi è servito molto a non spaventarmi. Intanto anche il papà ha letto Piermarini, lo ha trovato convincente, e adesso affronta il cardiopalma con serenità.
Uno dei momenti più belli è stato quando ha tuffato la mano nel piatto dei maccheroni, un po' come baby Marina di Cami in quello delle patate: gli brillavano gli occhi dalla gioia!