28-04-2011, 08:53 08
Ciao ragazze,
mi riaffaccio dopo lunga latitanza (periodo intenso e tanta stanchezza alla sera!). Vorrei sapere come la pensate in merito al momento del risveglio dei vostri piccini. La mia Giorgia ha ormai quasi 15 mesi e da quando ne ha 8 e mezzo ho ripreso a lavorare: fortunatamente per ora ho un part-time, per cui esco al mattino presto e riesco così a prenderla al nido verso le 16:15-16:30. Al mattino quindi le offro del latte in dormiveglia, le porgo il seno e me la annuso senza svegliarla ed esco. Di solito lei smette di poppare, si gira e si riaddormenta attaccata al papà: quindi è mio marito che solitamente la sveglia, la prepara e l'accompagna al nido.
Da un po' di tempo a questa parte però si sta svegliando quando mi sveglio io. Certo, poppa più vigorosamente (evvai di colazione!) ma poi nonostante la coccoli, le parli (le spiego che mamma deve andare, che rientrerà per giocare e pensare solo a lei etc etc.. ), Giorgia mi vede uscire e piange, a volte per poco, a volte più a lungo. Mio marito è splendido, fa di tutto per consolarla, coccolarla, distrarla, eppure quelle lacrime me le porto dietro durante il giorno, fino a quando non la riprendo e me la spupazzo e godo della nostra dolce compagnia. Ma purtroppo devo andare al lavoro, e anche in fretta se poi voglio godermela nel pomeriggio.
E qui il dilemma. Quelle volte che non si sveglia con me, come comportarsi? Conosco una mamma che ha una bimba con molti problemi di sonno, che si sveglia nel cuore della notte temendo che la mamma non ci sia più (sia già andata al lavoro), che ha sviluppato ansie. Io sono attentissima a lei e ad ogni emozione che lascia trapelare e in questo momento già delicato (è in un momento di forte mammite in tutta la giornata), cosa potrebbe esser meglio per lei (soprattutto in un'ottica di crescita)?
Grazie mamme e a presto
Chiara
mi riaffaccio dopo lunga latitanza (periodo intenso e tanta stanchezza alla sera!). Vorrei sapere come la pensate in merito al momento del risveglio dei vostri piccini. La mia Giorgia ha ormai quasi 15 mesi e da quando ne ha 8 e mezzo ho ripreso a lavorare: fortunatamente per ora ho un part-time, per cui esco al mattino presto e riesco così a prenderla al nido verso le 16:15-16:30. Al mattino quindi le offro del latte in dormiveglia, le porgo il seno e me la annuso senza svegliarla ed esco. Di solito lei smette di poppare, si gira e si riaddormenta attaccata al papà: quindi è mio marito che solitamente la sveglia, la prepara e l'accompagna al nido.
Da un po' di tempo a questa parte però si sta svegliando quando mi sveglio io. Certo, poppa più vigorosamente (evvai di colazione!) ma poi nonostante la coccoli, le parli (le spiego che mamma deve andare, che rientrerà per giocare e pensare solo a lei etc etc.. ), Giorgia mi vede uscire e piange, a volte per poco, a volte più a lungo. Mio marito è splendido, fa di tutto per consolarla, coccolarla, distrarla, eppure quelle lacrime me le porto dietro durante il giorno, fino a quando non la riprendo e me la spupazzo e godo della nostra dolce compagnia. Ma purtroppo devo andare al lavoro, e anche in fretta se poi voglio godermela nel pomeriggio.
E qui il dilemma. Quelle volte che non si sveglia con me, come comportarsi? Conosco una mamma che ha una bimba con molti problemi di sonno, che si sveglia nel cuore della notte temendo che la mamma non ci sia più (sia già andata al lavoro), che ha sviluppato ansie. Io sono attentissima a lei e ad ogni emozione che lascia trapelare e in questo momento già delicato (è in un momento di forte mammite in tutta la giornata), cosa potrebbe esser meglio per lei (soprattutto in un'ottica di crescita)?
Grazie mamme e a presto
Chiara