16-12-2012, 04:36 16
Mi capita sempre più spesso di riflettere su una questione che riguarda le mamme che lavorano, ma anche no. Spesso si leggono post di mamme disperate perchè devono rientrare dopo la maternità e ho provato anche sulla mia pelle non si è mai pronte. La mia riflessione è questa: i bambini si mettono al mondo non perchè stiano sempre con la loro mamma, ma perchè circondati dall'amore possano iniziare la loro vita. Insomma, lasciamoli andare! Una nonna, una maestra, semplicemente un'amica di scuola... possono dare molto amore, anche se mamma non c'è. E donare una sicurezza che porta ad intraprendere la giusta strada per diventare adulti. A volte meglio, molto meglio, delegare che fare male tutto. Esempio stupidissimo: io la mattina non ho i minuti, ma i secondi contati. Se dovessi portare entrambi i bimbi a destinazione probabilmente arriverebbero a 6 anni senza sapersi preparare nemmeno un minimo da soli, perchè non c'è tempo. Ho scelto quindi di farli preparare a mia mamma e a mio marito, per la maggior parte delle mattine; loro hanno tempo "da perdere" e possono farli vestire da soli, farsi aiutare a preparare la colazione, mangiare con calma e infine fare la strada a piedi con calma, invece che in auto; tutte sappiamo quanto una camminata sia salutare anche per un bambino piccolo!
30 gennaio 2010: incontro in paese una mia amica, in ansia perchè il lunedì avrebbe ricominciato a lavorare dopo la maternità. Il 31 io parto per il mare. Quando ritorno scopro che la mia amica ha si ricominciato a lavorare, ma poi si è sentita male di nuovo (aveva avuto problemi prima di sposarsi), è andata in ospedale ma non l'hanno soccorsa in tempo ed è entrata in coma. Ora è ancora in coma, in un centro dei risvegli... ha lasciato il suo bambino per sempre. Il bambino va a scuola con mia figlia, lo sto vedendo crescere, è un bimbo sereno e circondato da un mucchio d'amore, anche se ma scendono lacrime silenziose ogni volta che li penso (e mi capita spesso perchè eravamo vere amiche). I miei figli hanno la fortuna di avere una mamma e un papà, tre nonni, una maestra affettuosa e un mucchio di altra gente intorno che gli vuole bene e li aiuta a crescere; non dico che io non servo, ma forse servono più loro a me che il contrario.
30 gennaio 2010: incontro in paese una mia amica, in ansia perchè il lunedì avrebbe ricominciato a lavorare dopo la maternità. Il 31 io parto per il mare. Quando ritorno scopro che la mia amica ha si ricominciato a lavorare, ma poi si è sentita male di nuovo (aveva avuto problemi prima di sposarsi), è andata in ospedale ma non l'hanno soccorsa in tempo ed è entrata in coma. Ora è ancora in coma, in un centro dei risvegli... ha lasciato il suo bambino per sempre. Il bambino va a scuola con mia figlia, lo sto vedendo crescere, è un bimbo sereno e circondato da un mucchio d'amore, anche se ma scendono lacrime silenziose ogni volta che li penso (e mi capita spesso perchè eravamo vere amiche). I miei figli hanno la fortuna di avere una mamma e un papà, tre nonni, una maestra affettuosa e un mucchio di altra gente intorno che gli vuole bene e li aiuta a crescere; non dico che io non servo, ma forse servono più loro a me che il contrario.