Messaggi: 262
Discussioni: 25
Registrato: Feb 2010
Reputazione:
0
Vorrei chiedre a chi ha letto il libro della Rapley se vale la pena l'acquisto (l'ho visto anche su ebay usato) non per il costo ma per sapere se la lettura è interessante e si trovano approfondimenti all'argomento.
Ho navigato un pò per siti inglesi e vedendo i filmati della Rapley, mi sembra di aver capito che ci sono delle differenze nell'interpretazione di autosvezzamento. Ad esempio si sconsiglia sale zucchero alimenti low fat e mi sembra arachidi. Perchè? Che altre differenze ci sono?
Messaggi: 262
Discussioni: 25
Registrato: Feb 2010
Reputazione:
0
2 righe solo x dire ke oggi mi è arrivato il libro della Rapley e ho già iniziato (mi sembra anke una lettura semplice finora). Sto diventando una fanatica..
Messaggi: 1.860
Discussioni: 63
Registrato: Feb 2010
Reputazione:
0
Scusate... ma non esiste la traduzione italiana del libro? Uffa: io l'inglese non lo conosco per niente!!!
Messaggi: 262
Discussioni: 25
Registrato: Feb 2010
Reputazione:
0
Ho quasi terminato la lettura, vorrei consigliare a ki può di leggere qsto libro. E' scritto in un inglese semplice, poi fate come me: con una matita segnate le parole ke nn conoscete e appena avete 2 minuti vi cercate il significato sui dizionari on line. Cmq il senso si capisce molto bene.
Secondo me è una lettura ke integra bene quella del nostro Piermarini, xkè spiega nel dettaglio le fasi dell'apprendimento dei nostri bimbi,quello ke vediamo tt i giorni. L'approccio al cibo, la sua scelta dei cibi, l'uso delle manine, delle dita, come impara a masticare. Perfino le consistenze dei cibi son importanti. Io stracuocevo le zucchine che poi le si spappolavano tra le mani, pensavo ke cmq avrebbe mangiato anke la poltiglia. Ma alcuni bimbi amano anke una certa consistenza o magari spalmano e nn mangiano le cose troppo spappolate. Tanti segnali vengono spiegati molto bene: ad esempio come impara a prendere le cose più piccole con indice e pollice, o perchè usa le due mani, o ancora xkè tiene in bocca le dita insieme al cibo, o come da segnle di volere o nn volere più, qnto tempo tenere il cibo a portata.Oltre a una serie di risposte alle nostre comuni domande sulla qualità e sulla quantità dei cibi da proporre.
Insomma x me è stato già molto utile.
Messaggi: 130
Discussioni: 22
Registrato: Feb 2010
Reputazione:
0
Premetto che non ho letto il libro e neanche quello di Piermarini, ma volevo chiedervi se "istruendoci" troppo non corriamo il rischio di rendere "accademica" una cosa che, per adesso, con puro istinto ci sta venendo benissimo. Non so se riesco a spiegare quello che intendo, ma mi sembrerebbe quasi di seuire delle indicazioni di un altro studioso che mi indica cosa o come fare con mia figlia. Ma ripeto chew non ho letto questi libri.