...dunque arrivo al punto della settimana scorsa, seconda settimana di asilo nido.
I primi due giorni passano più o meno come la settimana precedente, Leonardo non mangia nulla e piange. Nel frattempo il suo raffreddore, che era quasi passato del tutto, lo aveva attaccato a me. Poi, però, martedì notte o dovrei dire mercoledì mattina perché erano le 4, Leonardo vomita 4 volte. Dopo il raffreddore ha preso il virus influenzale gastrointestinale. Poverino vomita e poi si riaddormenta. Io chiamo la guardia medica per sapere come comportarmi perché è la prima volta che vomita e poi la mattina dopo anche la pediatra. Per fortuna non dava segni di grande disagio. Non aveva febbre ma, ovviamente niente nido.
Ora, se avessi descritto lo stato di avanzamento dell'autosvezzamento prima di questa settimana, avrei potuto dire tranquillamente che ormai Leonardo mangiava pasti più o meno completi, a pranzo di più che a cena. A colazione si era stabilizzato con lo yogurt, 1/2 vasetto o poco più con qualche variazione (pinoli, farro soffiato, morsini a biscotti, ecc.).
Ma dopo questa settimana è cambiato di nuovo tutto. Logicamente con il virus Leonardo non ha più mangiato o meglio mangiava ma meno. Gli ho dato riso in bianco ma anche cose più normali perché ultimamente avevo letto un articolo su Uppa che diceva che non c'è bisogno di "mangiare in bianco" dopo questi episodi. Sembrava stare meglio ma poi arriva anche un po' di diarrea e così Leonardo ha passato il resto della settimana a casa. Nel frattempo anche questo virus me lo attacca. E io giovedì pomeriggio inizio a vomitare. La scena era piuttosto comica se non fossi stata così male. Io che aspettavo che mio marito tornasse da lavoro mentre cerco in tutti i modi di trattenermi. Metto Leonardo al sicuro nel suo lettino e mi sdraio sul letto accanto cercando di resistere. Poi finalmente il babbo arriva e io inizio a vomitare.
Stavo veramente male! Piena di raffreddore, mal di gola e pure questo! Prendo un antiemetico, il plasil.
Ovviamente non potevo stare con Leonardo che, invece, sensibilizzato, voleva stare solo con me. Poi succede che prima di andare a letto mi pongo lo scrupolo di non attaccarlo al seno perché il plasil è controindicato all'allattamento, come è scritto nel bugiardino (anche se a volte viene prescritto proprio per produrre più latte perché è un galattoforo). Non l'avessi mai fatto! Piangeva quasi a farsi venire le convulsioni! Allora ho chiamato il centro antiveleni nazionale e loro mi hanno detto che nelle dosi e tempi con cui avevo preso la medicina non c'erano problemi nell'allattare. Via libera alla tetta!
Questo episodio, però, lo ha in qualche modo scosso, in un momento in cui chiedeva in particolar modo le mie attenzioni e vedere che non mi poteva stare ancora accanto lo ha vissuto male. Già nei giorni passati dava segni diversi, come darci la manina per portarci con sé quando andava a giro, oppure anche se stava con il babbo mi cercava spesso.
La tragedia, per me e per lui, arriva il lunedì quando dopo aver passato di nuovo tutti questi giorni con noi, ritorna all'asilo. La mattina inizia a piangere già per strada e lo lascio piangente - in buona compagnia, ahimè!
Quando torno a prenderlo, al solito, è sempre un po' agitato ma si calma subito. Non aveva mangiato e anche questo ci sta, ma quello che mi ha spaventato tantissimo è stata la reazione a casa. Non so descriverla a parole ma era come catatonico, non giocava, non interagiva, non ha voluto dormire molto e non ha mangiato. Insomma, la voglio fare breve, mi sono spaventata tantissimo. Già non ero molto contenta di questo inserimento così veloce senza mamma, poi di fronte ad un bambino completamente trasformato mi sono sentita malissimo, mi veniva da piangere ma non potevo.
Martedì mattina ho subito parlato con la maestra e all'uscita è venuto anche mio marito. Volevo che ci fosse anche lui perché anche lui ha visto come era Leonardo e come si comportava rispetto al solito e volevamo chiarire subito con le maestre. Le maestre ci hanno detto che secondo loro dovevamo andare avanti, avere fiducia, perché a causa dell'influenza, Leonardo non aveva ancora fatto una settimana intera di asilo e queste reazioni ci stavano nei bambini più sensibili.
Insomma, tra mille dubbi, ci siamo fidati. Ed ecco che un po' la situazione è migliorata. Martedì, Leonardo è stato molto contento di vedere il babbo all'uscita, in un certo senso gli ha dato fiducia. Mercoledì ha mangiato per la prima volta all'asilo, ha saltato il primo, mi pare ci fosse farro, ma ha preso il secondo e il contorno e ha fatto pure il bis di entrambi.
A casa era più sereno anche se non ancora del tutto rilassato. Ha voluto comunque assaggiare la pasta che avevo cucinato io con il cavolo, selezionando i pezzetti di cavolfiore. Poi ha dato qualche morsino anche alla mela.
Fino ad oggi non mi stava più dormendo come prima il pomeriggio - ultimamente si faceva dalle 2 alle 3 ore.
Sente un po' la mancanza delle sue uscite, era abitutato a stare tutta la mattinata ai giardini. Dopo pranzo è voluto uscire, si è fatto portare ai giardini, ha girovagato un po', poi siccome era stanco si è fatto riportare a casa. Ma poi ha dormito solo mezz'ora attaccato al seno.
Sì, ora dorme così, più di prima. E ieri l'altro notte è stato un incubo.
In compenso ha ripreso a mangiare. Anche giovedì all'asilo - le maestre mi hanno detto che va un po' meglio, ha mangiato un po' di primo (pasta al ragù di pesce), poi a casa, 2/3 di frittata, un po' di pasta con il mio sugo al ragù e un acino di frutta.
Oggi è andata ancora meglio. Stamattina mentre lo portavo all'asilo non piangeva, ha pianto solo quando è entrato nella stanza accoglienza, ma quello lo fanno un po' tutti. Poi ha mangiato tutto il primo e quasi tutto il secondo. Infatti a casa non ha mangiato nulla, ma un po' di carne del mio ragù l'ha voluta assaggiare lo stesso e anche un avanzo di torta alla crema che aveva già mangiato un po' a colazione.
Nel pomeriggio ha dormito dalle due alle 5 circa, la prima parte del tempo sempre con la tetta in bocca e appena la perdeva la riprendeva, poi si è tranquillizzato e mi sono potuta muovere.
Insomma, è stata una settimana difficile. Continueremo a dargli extra coccole e tranquillizzarlo e a fargli capire che siamo sempre con lui anche quando non ci siamo. Non ci volevo credere per come sembrava la situazione lunedì, ma le maestre avevano ragione. Una cosa che gli ho detto e su cui ha ragionato - non mi chiedete come ma si vede quando pensa a qualcosa - è che il babbo va via tutte le mattine ma la sera torna sempre e così ora la mamma lavora ma poi torna. Insomma il paragone sembra averlo colpito. Poi, rimane uno scricciolino di 16 mesi che vuole la mamma e tante coccole, non c'è niente da fare. è la natura umana.
Ora spero di vedere stabilizzare la situazione alimentare, perché lui è magrolino e quando non mangia per tanto tempo rasenta il sottopeso. Noi, come sempre, abbiamo assecondato le sue necessità, quindi se non mangiava, non mangiava e pace. Poi oltre al disturbo gastrointestinale gli era tornato anche tanto raffreddore che spesso nei bambini dà inappetenza. Ora va meglio, qualche lavaggino nasale e soprattutto le maglie di lana.
Mio padre, che è medico, mi ha sempre detto che per guarire dal raffreddore bisogna stare al caldo (non sudare, eh!) e cosa tiene di più al caldo se non le maglie di lana?
Chiudo qui dicendo che prima stavo preparando il minestrone per stasera insieme a involtini di carne. Leonardo mi ha visto con una carota in mano che avevo appena pulito per metterla nel pentolone e l'ha voluta e se ne è andato in giro per tutta casa rosicchiandola fino a quando non sono riuscita a recuperarla almeno un pezzo per finire la minestra.
Per merenda invece ha mangiato qualche acino d'uva, un po' di yogurt alla prugna e la carota, appunto...d'altronde a chi non piacciono le carote? :-D