Domenica è stata una giornata abbastanza allucinante. Non siamo riusciti neanche ad andare al mare. Il viaggio non era solo una vacanza ma soprattutto un insieme di incombenze da sistemare prima di ripartire...
la casa, o meglio il monolocale, da aprire, per fortuna pulito, ma poi non trovavamo le cose, poi tutto intorno la campagna piena di pericoli. Di corsa a fare la spesa per comprare qualcosa per preparare il pranzo. I tanti parenti da salutare, con piacere, ma con un Leonardo che nel nuovo ambiente aveva solo voglia di esplorare e non è stato mai fermo. In pratica Leonardo ha urlato tutto il giorno o quasi. Il fatto è che lui non vuole stare fermo ma giocare e camminare. Tutto intorno a casa duemila pericoli, veri, e quindi chi di noi, di turno, doveva stargli dietro a impedirgli di farsi male, doveva per forza dire ogni volta: "questo non lo fare", "questo non lo toccare", "lì non ci andare" e lui tutte le volte che attaccava la sua sceneggiata napoletana, come la chiamo io, piangendo e buttandosi all'indietro, col rischio di farsi male per davvero. A complicare la cosa ben 5 gatti stra affamati, che l'inquilina uscente dell'altra casa tiene per stanare i topi. I due più anziani e ridotti male, per fortuna, erano più schivi e non si lasciavano avvicinare. I tre più giovani, invece, erano tutti per Leonardo. Gatti santi subito! Ad uno l'ha preso per una zampa e tirato su e non ha battuto ciglio! ovviamente cento occhi per paura che lo graffiassero ma chissà, forse gli animali, riconoscono i cuccioli, e non gli hanno fatto nulla anche se a volte, le sue carezzine, erano più scapaccioni che carezze...ma tant'è...
La colazione l'avevamo fatta al bar con cappuccino, noi, e "genovesi" alla ricotta, della paste locali stra buone, una piccola l'ha assaggiata anche Leonardo.
A pranzo credo di aver preparato salsa di pomodoro e frittata per secondo. per rapidità. Ma Leonardo che mangiava in collo a me perché non avevamo ancora il seggiolone, non ha voluto mangiare molto, si è messo a piangere, ha voluto ciucciare e si è addormentato in collo a me. Ha poi dormito due orette.
Nel pomeriggio siamo andati da altri parenti a prendere il seggiolone e anche il materasso per il lettino. è stato piacevole conversare con loro se non fosse sempre per la piccola peste che ne voleva combinare di tutti i colori nel loro giardino, tra le altre cose buttarsi nello stagno delle ninfee dopo che gli era stato negato di buttarci i sassi.
Ah e non ho detto che in mattinata un'auto mi era passata sopra un calcagno, per fortuna di striscio, senza pure fermarsi. Per fortuna non ho avuto conseguenze!
La sera ero distrutta di stanchezza e allora siamo andati a mangiare fuori, ma non in paese, dove c'era un evento e i ristoranti erano pieni, ma in campagna in un ristorante in mezzo ad un giardino di aloe e ficus bellissimi.
C'era un'area giochi per bambini ma naturalmente Leonardo l'ha ignorata, meglio camminare fin tanto che gli reggevano le gambe...il problema è che quando lui inizia a camminare ti porta lontanissimo dal luogo di partenza e guai a dirgli di tornare indietro, in fondo non è che si potesse uscire dalla proprietà del ristorante e immergerci nella campagna, lui si arrabbia e piange, quindi scene anche lì ma d'altronde deve anche imparare a dare un po' retta...per fortuna ha gradito la cena, squisitissima, un antimpasto misto di mare con delle polpettine di pesce da leccarsi i baffi, ne ha mangiate due, e tante altre squisitezze tra cui un piatto di busiate al tonno - le busiate sono una pasta tipica del trapanese - da risuscitare i morti, apprezzate da tutti.