26-03-2012, 03:45 15
Anche a casa nostra poco prima dell'anno era cominciata la fase NO.
Ricordo che io me la prendevo quando non mi sentivo ascoltata, specie dopo il 375esimo NO al dito nella presa o altre cose pericolose...
Lei sembrava farlo apposta, mi guardava, avvicinava la manina alla corrente, e dopo il mio divieto partiva a intermittenza col "metti la manina - mamma me la toglie - le dico no e la rimetto, tiè!".
Io mi arrabbiavo ed è stata l'unica (e ultima volta) in cui mi è partita una sberletta sulla mano.
Pianto a dirotto e senso di colpa (mio) per un mese.
Poi, col passare dei mesi ho capito due cose:
1) la piccola apprende di più se le dico le cose con tono fermo ma senza sgridarla, perché altrimenti le trasmetto del nervosismo che lei 'sfoga' provocandomi (ovviamente non sempre riesco a mantenere la calma, dipende da quello che fa..). La strada è sicuramente più lunga perché magari devo ripetere le cose più volte, ma è efficace. Una volta capito il divieto non ripete più il gesto.
2) quando lei dice NO la lascio fare e dire. In effetti è un suo diritto esprimersi, e sta cercando in qualche modo di imporsi, o comunque di capire il significato della parola.
La faccio comunque sentire ascoltata, le chiedo col sorriso "perché no?", e di solito poi la fase rifiuto le passa e si distrae con qualcos'altro.
Diciamo che lei quando non vuole fare qualcosa lo fa capire benissimo anche senza dire il no (vedi cambio pannolo), e quando invece lo dice a parole è per esprimere il suo umore del momento.
E quindi la ascolto.
Secondo me l'atteggiamento della tua piccola fa parte del naturale processo di crescita, non vederlo cone un affronto personale a te mamma.. Sta cercando di crearsi il suo piccolo spazietto nel mondo, e il fatto di dire no in quel momento la fa sentire importante...
Ricordo che io me la prendevo quando non mi sentivo ascoltata, specie dopo il 375esimo NO al dito nella presa o altre cose pericolose...
Lei sembrava farlo apposta, mi guardava, avvicinava la manina alla corrente, e dopo il mio divieto partiva a intermittenza col "metti la manina - mamma me la toglie - le dico no e la rimetto, tiè!".
Io mi arrabbiavo ed è stata l'unica (e ultima volta) in cui mi è partita una sberletta sulla mano.
Pianto a dirotto e senso di colpa (mio) per un mese.
Poi, col passare dei mesi ho capito due cose:
1) la piccola apprende di più se le dico le cose con tono fermo ma senza sgridarla, perché altrimenti le trasmetto del nervosismo che lei 'sfoga' provocandomi (ovviamente non sempre riesco a mantenere la calma, dipende da quello che fa..). La strada è sicuramente più lunga perché magari devo ripetere le cose più volte, ma è efficace. Una volta capito il divieto non ripete più il gesto.
2) quando lei dice NO la lascio fare e dire. In effetti è un suo diritto esprimersi, e sta cercando in qualche modo di imporsi, o comunque di capire il significato della parola.
La faccio comunque sentire ascoltata, le chiedo col sorriso "perché no?", e di solito poi la fase rifiuto le passa e si distrae con qualcos'altro.
Diciamo che lei quando non vuole fare qualcosa lo fa capire benissimo anche senza dire il no (vedi cambio pannolo), e quando invece lo dice a parole è per esprimere il suo umore del momento.
E quindi la ascolto.
Secondo me l'atteggiamento della tua piccola fa parte del naturale processo di crescita, non vederlo cone un affronto personale a te mamma.. Sta cercando di crearsi il suo piccolo spazietto nel mondo, e il fatto di dire no in quel momento la fa sentire importante...