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Dico tutte queste cose perchè voglio sottolieare come tutta una serie di accessori in realtà vengono comprati a priori, perchè sembra quasi che essere una buona madre coincida col sommergere il figlio di oggetti che alla fine dei conti servono a ben poco o che comunque possono essere sostituiti con qualcosa non direttamente creato per l'infanzia, ma altrettanto valido.

E' esattamente questo il punto.
Nell'immaginaio comune il bambino è circondato di trine e di cose meravigliose crete apposta per lui, che rispecchiano l'amore dei genitori: più è bella e poetica la sua immagine più è grande l'amore di chi lo circonda e lo ha circondato di queste cose bellissime.
Questa è la diretta emanazione dello spirito post bellico, direi, lo stesso che ha fatto ritenere - forse al'epoca a ragione? - ai genitori di quelli della nostra generazione che ciò che è industriale è buono e controllato e ciò che è casereccio rpobabilmente sporco e antiigienico. Lo spirito del "non ti ho fatto mancare niente" (quante volte avete sentito, come me, ripetervi questa frase quando magari da ragazzine chiedevate solo ascolto?), del "tu devi avere quello che io non ho potuto avere". Tutto nobilissimo.
E io, che sono della generazione successiva o anche di due, visto il divario di età con i miei genitori, nonostante razionalmente abbia imparato che l'amore non pasa attraverso gli oggetti, mi porto dietro ben radicata questa visione. Così sento l'esigenza di comprare qualcosa di nuovo alla seconda figlia per mostrare (a chi?) il mio amore e la mia considerazione, per soddisfare la voglia di novità che l'arrivo di un bimbo nuovo comporta. Per ricamare immaginari "cuoricini e stelline" intorno a tutto il concetto di attesa e di novità che una creatura porta con sè.

Al primo figlio vogliamo sentirci pronti ad ogni evenienza, perché quello di genitore è un mestiere che non sappiamo fare. I più ansiosi, pur avendo previsto di allattare, avranno già in casa il biberon...
Alla figura del bambino che nasce si accompagnano quella della bella carrozzina nuova, del pettinino con spazzola, del seggiolone ultimo modello, del prodotto nuovissimo e super perfomante... E io che mi appresto ad avere un figlio "faccio i compiti" da ligia studentessa e mi calo nella parte, pur sapendo che certe cose potrebbero non servire davvero. Ma comprarle mi serve per sentirmi a posto per sapere che ho fatto il da farsi.

Detto questo... Ahimè la maggior parte delle cose per bambini per sapere se ti piacciono e sono utili per te... devi provarle. Non c'è scappatoia.
Noi non abbiamo moltissimo e abbiamo speso relativamente poco (non per mia personale scelta), ma nonostante il grande pensare fatto al momento della scelta dei vari pezzi, alcune cose le cambierei. Per esempio non abbiamo un trio, ma un passeggino traformabile in carrozzina, e a parte un seggiolino auto 0-18kg che ora è passato a C.
Ma se dovessi rifare oggi quella spesa, comprerei una navicella, magari anche usata, e anche un ovetto. Ma all'epoca andava bene così... Del resto con la piccola nuova la carrozzina al momento è inutilizzabile perché siamo al secondo piano senza ascensore e comunque è rimasta sepolta e inaccessibile nella casa in restauro... per cui si va di fascia. Quindi alla fine mi sa che è andata bene come è andata.