[Lucio Piermarini]

Le raccomandazioni generiche per prevenire incidenti da soffocamento sono di evitare che i bambini mettano in bocca oggetti piccoli, tondi, lisci, duri, insomma con caratteristiche che impediscano al bambino di gestirselo in bocca con facilità e sicurezza, con il rischio che scivoli quindi veloce e incontrollabile per la strada sbagliata. Se qualche alimento ha queste caratteristiche (semi vari, pasta intera, verdure e frutta crude, etc) va ovviamente evitato, a pezzi grandi, finchè non si sia certi che il bambino abbia denti a sufficienza e l'abilità di usarli. Questo lo giudicherà ciascuno nel suo specifico caso.
Dal mio punto di vista, pèrché solo di questo si tratta (cioè un punto di vista), mi sembra più utile e semplice offrire all'inizio, e per tutto il tempo che serve, i cibi allo stesso modo in cui li assumono i genitori, e cioè con le posate, e, ripeto, come se fossero già masticati, ma non necessariamente poltiglia, soprattutto con gli alimenti che possono comunque essere digeriti bene anche a pezzetti come carne, pesce, pasta, pane.

(Copia/incolla della risposta che Lucio Piermarini mi ha cordialmente inviato)

Vorrei aggiungere solo che molto probabilmente il bambino non rischia nulla di più neanche con il metodo Rapley. Conoscendola non credo che millanterebbe certezze fasulle. In altre parole se deve succedere succede comunque perché dipende più dal bambino che da quello che gli diamo. E' però anche vero che 1) gli incidenti capitano più frequentemente con pezzature medio grandi che piccole, 2) finché non compaiono molari sopra e sotto la masticazione, pur essendo già presente e efficace, non lo è tanto da frantumare cibi duri che sotto le gengive, pur taglienti, scivolano, 3) aggiungere al lavoro quotidiano dei genitori quello di stare appresso al "casino" di un pasto alla Rapley, di cui nessuno ha ancora dimostrato l'utilità, potrebbe essere più un esercizio estetico che una necessità, 4) comunque il fine è che il bambino impari a fare quello che fanno i genitori, cioè mangiare tutto con le posate. Per cui io continuo a consigliare quanto già scritto e ciò non toglie che chiunque, purchè ben informato, faccia quel che ritiene più adatt alla sua specifica situazione familiare.