10-10-2013, 03:06 15
L'inserimento alla materna è andato molto bene, tanto entusiasmo la mattina quando lo lascio, e grandi sorrisi e abbracci quando vado a ripenderlo. La cosa che mi ha lasciata perplessa e piacevolmente stupita è il fatto che sia ruscito ad addormentarsi da solo, cosa che non aveva mai fatto.
La prima volta che si sarebbe dovuto fermare anche per il riposino pomeridiano, ho cercato di prepararlo raccontandogli cosa sarebbe successo (metteranno delle brandine in classe e dormirai con i tuoi amici, ecc.) e gli ho dato un consiglio: "Se non riesci a dormire, pensa a qualcosa di bello".
Quand'ero piccola soffrivo d'insonnia e una delle cose che mi aiutava a rilassarmi e dormire era appunto pensare a qualcosa che mi facesse stare bene.
Ieri sera, stavamo per metterci a letto, e sia io che mio marito gli abbiamo chiesto di farci vedere come dormiva a scuola (trucco banalissimo per convincerlo a infilarsi sotto le coperte, comunque preciso che il suo letto è nella nostra stanza e facciamo un mezzo cosleeping).
Così si è sdraiato, ha stretto i pugnetti e strizzato gli occhi e ha cominciato a ripetere "Mamma, mamma, mamma, mamma, mamma". Poi ha aperto gli occhi e mi ha sorriso.
Mi stavo sentendo male, all'inizio mi sono sentita una cacca, pensavo che piangesse chiamandomi, poi mi ha spiegato che se lo ripete per addormentarsi.
Sono il suo pensiero felice.
Ho aperto un post a parte, anche se lo avrei potuto scrivere in altre discussioni sulla scuola, per dire che è vero quello che diceva Gonzales: il nostro amore dimostrato ogni giorno in ogni istante, il nostro esserci sempre, tenerlo con noi, abbracciarlo, non abbandonarlo mai, accorrere ad ogni sua richiesta, allattarlo con amore, fargli capire costantemente che poteva contare su di noi e sul nostro bene sconfinato, non lo hanno reso un mammone, ma un bimbo con delle risorse da potere tirare fuori nel momento del bisogno.
Gli abbiamo dato una scorta d'amore e la sta usando ora.
Sono sciolta.
Vorrei che lo leggesse una giovane mamma, vorrei che questo mio racconto la tranquillizzasse sul futuro, le vorrei dire di non avere paura di essere MAMMA col suo bambino, chè ne cogliera i frutti.
Molta prima di quanto creda.
La prima volta che si sarebbe dovuto fermare anche per il riposino pomeridiano, ho cercato di prepararlo raccontandogli cosa sarebbe successo (metteranno delle brandine in classe e dormirai con i tuoi amici, ecc.) e gli ho dato un consiglio: "Se non riesci a dormire, pensa a qualcosa di bello".
Quand'ero piccola soffrivo d'insonnia e una delle cose che mi aiutava a rilassarmi e dormire era appunto pensare a qualcosa che mi facesse stare bene.
Ieri sera, stavamo per metterci a letto, e sia io che mio marito gli abbiamo chiesto di farci vedere come dormiva a scuola (trucco banalissimo per convincerlo a infilarsi sotto le coperte, comunque preciso che il suo letto è nella nostra stanza e facciamo un mezzo cosleeping).
Così si è sdraiato, ha stretto i pugnetti e strizzato gli occhi e ha cominciato a ripetere "Mamma, mamma, mamma, mamma, mamma". Poi ha aperto gli occhi e mi ha sorriso.
Mi stavo sentendo male, all'inizio mi sono sentita una cacca, pensavo che piangesse chiamandomi, poi mi ha spiegato che se lo ripete per addormentarsi.
Sono il suo pensiero felice.
Ho aperto un post a parte, anche se lo avrei potuto scrivere in altre discussioni sulla scuola, per dire che è vero quello che diceva Gonzales: il nostro amore dimostrato ogni giorno in ogni istante, il nostro esserci sempre, tenerlo con noi, abbracciarlo, non abbandonarlo mai, accorrere ad ogni sua richiesta, allattarlo con amore, fargli capire costantemente che poteva contare su di noi e sul nostro bene sconfinato, non lo hanno reso un mammone, ma un bimbo con delle risorse da potere tirare fuori nel momento del bisogno.
Gli abbiamo dato una scorta d'amore e la sta usando ora.
Sono sciolta.
Vorrei che lo leggesse una giovane mamma, vorrei che questo mio racconto la tranquillizzasse sul futuro, le vorrei dire di non avere paura di essere MAMMA col suo bambino, chè ne cogliera i frutti.
Molta prima di quanto creda.