Nessuno, nei precedenti post, ha parlato della possibilità di effettuare la conservazione dedicata, ovvero della possibilità di conservare le cellule staminali cordonali, a spese del sistema sanitario italiano, se nella famiglia del nascituro è presente una delle patologie dell’elenco riportato su sito del Ministero della Salute:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/rend...1&prog=002
Dubito che il ministero della salute possa permettere una procedura inutile o, come è scritto in alcuni commenti, addirittura dannosa perché necessita del clampaggio immediato del cordone ombelicale. La verità è che esistono evidenze scientifiche sull’utilità delle patologie in elenco e le ricerche scientifiche procedono a passi da gigante.
Nella maggior parte dei Paesi europei, inoltre, non solo è possibile conservare in maniera autologa ma esiste anche una collaborazione tra pubblico e privato al fine di conservare più campioni possibili.
A questo proposito infatti, forse non è noto che il 95% circa dei cordoni ombelicali dei nati in Italia viene, ancora oggi, cestinato al momento del parto e che solo il 25% circa dei campioni che vengono raccolti per le donazioni vengono poi realmente conservati; d’altronde è impossibile pensare di poter conservare, a scopo preventivo, le cellule staminali cordonali di tutti, a spese di un sistema sanitario pubblico (soprattutto in un momento come questo, quando anche la garanzia di servizi sanitari primari viene messa in discussione)
In ogni caso, sono convinta che sia importantissimo ricevere informazioni corrette e basate su evidenze scientifiche al fine di garantire a tutti i neo genitori di scegliere se donare o conservare privatamente le cellule staminali cordonali del proprio figlio o della propria figlia perché questa preziosissima risorsa non sia sprecata.