COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Dilemma:lavoro o mamma a tempo pieno?
#1

E' da settimane anzi mesi che mi arrovello... Vi spiego un po' la situazione: io lavoro in proprio, ho un'agenzia pubblicitaria che era di mio padre, lui gestisce ancora una provincia grazie ad un sub-agente, io ho la mia zona e in più ogni bimestre gestisco la fatturazione. Noi lavoriamo con la pubblicità nei cinema, quindi il mio lavoro consiste nel girare per fare contratti e gestire i cinema, realizzare le clip e spesso fare recupero crediti Sad Insomma, a volerlo fare a tempo pieno c'è da passare 12 ore in giro... Negli ultimi mesi di gravidanza mi sono messa in pausa, mio padre ha comunque continuato col subagente, però diciamo che le cose vanno sempre peggio, causa crisi economica, clienti che non pagano (abbiamo cause in atto e pratiche dal legale...), crisi dei cinema (sostituiti dalle multisale che non sono interessate al nostro tipo di pubblicità locale)... Ora giuggino ha 10 mesi compiuti, pensavo di riprendere a girare confidando nelle nonne... Ma mia mamma è distante 35 km da me e non può certo fare la pendolare ogni giorno, mia suocera abita a 100 km e non sa guidare, quindi se viene qui deve fermarsi per settimane e io dopo 3 giorni non la reggo ( e non mi piace neanche molto come interagisce col nipotino)... Il tempo stringe, se non mi decido subito, dato che il periodo caldo di vendite è questo, mi tocca aspettare l'inverno prossimo... Che fare? I soldi servirebbero ma mio marito ripete che ce la facciamo lo stesso, io ho sempre sostenuto che l'indipendenza economica è essenziale per me, infatti in questa lunga fase di stop mi dà fastidio sentirmi dipendente, nello stesso tempo non riesco ad allontanarmi da giuggino senza sentirmi in colpa...cerco di inventarmi una specie di part-time (tipo due giorni a settimana di seguito, così le nonne si alternano dormendo qui una notte a settimana) ma so già che 2 giorni a settimana non bastano a concludere nulla...
Mi sembra di rimuginare a vuoto e non ne vengo fuori... Voi che fareste?


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#2

Io ti posso dire quello che ho fatto. Ho mollato tutto! Io sono avvocato. Facevo un lavoro molto stressante e (ancora) poco remunerativo (per le donnne la gavetta è oltremodo lunga!!!). Ho mollato con la certezza che, quando sarà necessario riprenderò a lavorare (ho un concorso in sospeso e probabilmente nel 2012 dovrò fare il tirocinio).
Se puoi farlo, perchè l'attività è di tuo padre e quindi puoi riprendere quando vuoi...concediti tutto il tempo necessario a separarti lentamente dal tuo cucciolo. Ho conosciuto donne logorate dai sensi di colpa. Io ho preferito non averne, finchè non sarò costretta.
L'indipenza economica è importantissima, ma se si ha la fortuna di poter riprendere a lavorare in un secondo momento....

In bocca al lupo per la tua decisione!
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#3

un proverbio orientale dice: "se non sai che decisione prendere, non prendere nessuna decisione" -che saggezza Biggrin- . trova una soluzione per temporeggiare come stai facendo ora, fra un anno o due ti peserà molto meno lasciare tuo figlio alle nonne o in un asilo e forse riuscirai a portare la tua attività fuori dalla crisi e ad assumere qualche sub agente o qualcuno che ti aiuti. altrimenti potrai sempre mollare tra un anno o due con la consapevolezza che hai fatto tutto il possibile per tutti. io sono archietto e progetto interni e oggetti, stessa situazione stesso dilemma: da freelance con questa crisi avrei dovuto lavorare 12 ore al giorno per una rendita incerta, lasciare M in un nido mediocre e ad una nonna che ne ha poca voglia. ho lasciato tutti i clienti dai pagamenti incerti, lavoro qualche giorno alla settimana super compresso e ho trovato una tagesmutter per M. . forse tra un anno la crisi sarà ancor peggiore e dovrò mollare, ma se ci sarà della ripresa avrò portato M in un bel nido e sarà più grande.e poi anche mio marito è libero professionita, avvocato, ora lavora moltissimo per la riscossione crediti Scared , ma se un domani dovesse ribaltarsi la situazione?

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#4

Mamitta solo tu sai cosa è giusto per voi.Io sono rientrata a lavoro agli 11 mesi del bimbo perchè era una buona occasione e a 5 min da casa.Sono rientrata a tempo pieno subito e senza che il bimbo avesse il tempo di abituarsi,stava con mia mamma e con il papà ma si è intristito,ha sballato tutti gli orari e piangeva anche solo se andavo in bagno.Ora sono partime e si vede già la differenza.Nonostante tutto non ho avuto sensi di colpa,cioè ogni volta che uscivo e lui piangeva mi sanguinava il cuore ma ero consapevole che era per poco tempo(in prospettiva avevo già il partime) e se non avessi accettato qua magari più in là avrei dovuto accettare lavoro più lontano e fulltime per sempre.Il lavoro è sempre stato importantissimo per me,l'indipendenza economica anche,ma una donna non lavora solo per lo stipendio (per quello si poteva stare anche con solo quello del papi con qualche sacrificio)ma a me piace il mio lavoro,mi sento appagata da quello che faccio e in effetti interagire con altri adulti e smettere di pensare solo a cose da bambini mi ha fatto bene..Da quando Ale è nato mi sono dedicata a lui completamente e non mi sono pentita,ha avuto modo di costruire un solido attaccamento con me e con il papà,ma era giunto il momento di tornare ad essere me stessa riprendendomi la mia parte di donna-non-solo-mamma.Perchè essere una mamma è solo una delle sfaccettature della mia personalità.Io so che ho dato il massimo al bimbo e ora do il massimo a lavoro e con lui.Ma non rimpiango il tempo che passo a lavoro e non mi preoccupo del lavoro quando sono a casa.Devi trovare un equilibrio che ti permetta di fare tutto in serenità.Magari potresti iniziare con poche ore e far lavorare un po' di più il subagente.

10900 Ale 17/07/2010
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#5

e' difficile dirlo, io sono rientrata ai suoi 7 mesi e non potevo fare diversamente (vedi stipendio da fame), mi sono sentita in colpissima pur lavorando 2 soli giorni, da domani riprendero' full time e ho dovuto mandarlo al nido con altri sensi di colpa. aumentati poi dal fatto che non mi danno orari decenti per prenderlo al nido presto uff

ad oggi dopo 4 settimane di nido sono contenta di mandarcelo, impara ogni giorno cose nuove e sembra contento (non parla ma non si dispera quando lo lascio), potessi scegliere farei un part-time e comunque lo terrei al nido.

secondo me sarebbe la soluzione ideale un part-time con nido solo al mattino... solo tu pero' sai se e' possibile.

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#6

anche io temporeggerei, per vedere un po' come evolve la cosa e intanto, se proprio non ce la si fa, troverai altro, magari non proprio nel tuo campo, ma part-time.
Io lavoro in banca, tutto sommato lavoro 7 ore e mezzo, che non sono tante, con gli spostamenti 10 ore fuori casa. Non ho scelta, mio marito è in proprio e con la crisi e solo il suo stipendio non riusciamo a mettere nulla da parte per le emergenze (non parlo di investimento, ma anche il frigo rotto sarebbe un enorme problema).
Io dal canto mio ho voglia di ricominciare, avrei preferito un pat-time, almeno fino all'inserimento di entrambi alla materna (dopo alla fine non li vedi per un'oretta e mezza in più... non cambia poi molto), ma purtroppo me lo daranno l'anno prossimo forse.
IO ho bisogno di lavorare per la mia sanità mentale e per i soldi; i figli ... sono cresciuta con genitori che lavoravano full time e con una nonna splendida, non sto male, anzi, non mi manca nulla, sono serena, ho un buon rapporto con mia madre (e con mio padre fino a che c'è stato).
Valuta tutto, come se fosse per qualcun altro e poi decidi.
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#7

Ciao mamitta!
Ti parlo dall'oscuro mondo del cinema: crisi nera!
Io sono giornalista e critico: i tagli sono sempre più forti...
Secondo me, se appena appena riuscite a rinunciare a qualcosa che per voi non è questione di vita o di morte, stai a casa.
Se vuoi avere due soldini per te, dai qualche lezione privata.
Lo so che l'indipendenza è importante ed è anche giusto che i figli vedano che la mamma ha un impegno fuori casa e non è la serva di tutta la famiglia, ma nel mio (nostro) caso ne vale la pena?
Quanto guadagneresti sbattendoti come un'anguilla a destra e a sinistra?
In fondo Giuggino è un po' più grande, ma non così tanto... e non è che il nido o una baby-sitter costino poco...
Piuttosto, dato che è bello tenere la testa impegnata ogni tanto in qualcosa di diverso dall'as. Biggrin, prova a vedere se da casa riesci a rilanciare l'agenzia di tuo padre sul web, con delle commesse da gestire da casa.
guarda anche qui, magari ti ispiri:

http://retelab.it
baci!

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#8

Grazie a tutte voi dei preziosissimi consigli! Ho preso una decisione, finalmente... Per quest'anno pausa e poi chi vivrà vedrà ... Intanto mi cerco qualcosa da poter fare a domicilio o quanto meno mi organizzo a riprendere il mio lavoro con un po' di nuove idee e tecnologia (va un po' svecchiato, aggiornato, servono nuovi spunti e a questo proposito ringrazio Cecilia per il link)... Magari intanto si chiarisce meglio tutta la situazione finanziaria, con mio padre, ho tempo di trovare un nido che mi convinca... Grazie di cuore a tutte voi...


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