15-12-2011, 11:07 11
D ha quasi 14 mesi e sto/stiamo attraversando un periodo piuttosto complicato. Lui è completamente autosvezzato e prende il mio latte una o due volte al giorno (col+mer).
Sono rientrata a lavorare full-time il 21 ott (dopo il rifiuto del part-time) per cui D esce la mattina alle 7 e 40 col papà per andare al nido. Lo vado a prendere alle 13 e 30 e lui alle 13 e 40 crolla sfinito. Io poi esco di nuovo di casa alle 15 e 30 che D, spesso, ancora dorme (resta con la nonna). Il papà rientra alle 18 ed io alle 20 circa. Li trovo entrambi a cena; finiamo di mangiare insieme, bagnetto e nanna più o meno alle 20:30-21.
Faccio un'altra premessa: tollero davvero malvolentieri la situazione che sono costretta a vivere in questo momento per cui sono "leggermente" agitata, ansiosa e via dicendo...
Il problema è che D ha cominciato da una ventina di giorni a svegliarsi di notte con urla spaventose che non si calmano facilmente. Non vuole più saperne del papà di notte e vuole solo me.
Ho provato ad allattarlo anche se non lo facevo da tempo di notte e sembra calmarsi ma solo per il tempo della poppata. Io sinceramente non amo allattarlo di notte perchè mi sembra di tornare indietro e cerco di evitarlo. Gli abbiamo anche concesso di dormire nel lettone ma, anche se sembra calmarsi, non dorme serenamente ed io non dormo proprio. So che penserete che dovrei allattarlo/tenerlo nel letto vicino a me ma io non voglio rinunciare a questo piccolo spazio privato.
In aggiunta (già lo avevo scritto in un altro post) ho paura che l'allattamento precluda la mia fertilità ed io so che un'altra gravidanza -che già desideravo prima di rientrare a lavoro- sarebbe l'unica possibilità momentanea di riavere del tempo con D.
Ieri mi ha suonato la vicina dicendomi: "Senti, scusa ma hai qualche problema con tuo figlio? Perchè sai io sono una psichiatra, magari ha qualche patologia. Noi sentiamo che voi state lì, lo coccolate, cantate, gli parlate ma urla in un modo spaventoso. magari parlane col pediatra."
Chiaramente io e mio marito avevamo già pensato di parlarne con qualcuno -psicologo dell'età evolutiva o neuropsichiatra infantile?- ma certo che la visita di ieri mi ha buttata ancora più giù.
So che D dà voce al suo malessere ma anche al malessere della mamma per cui mi sento in colpa da morire e non so come venirne fuori. Vorrei tanto qualcuno mi dicesse che è normale a questa età piuttosto che sentirmi dire di smettere di allattarlo così impara a consolarsi da solo e magari prende anche il latte vaccino-che ora rifiuta-.
Scusate lo sfogo infinito ma non so più cosa pensare.
Sono rientrata a lavorare full-time il 21 ott (dopo il rifiuto del part-time) per cui D esce la mattina alle 7 e 40 col papà per andare al nido. Lo vado a prendere alle 13 e 30 e lui alle 13 e 40 crolla sfinito. Io poi esco di nuovo di casa alle 15 e 30 che D, spesso, ancora dorme (resta con la nonna). Il papà rientra alle 18 ed io alle 20 circa. Li trovo entrambi a cena; finiamo di mangiare insieme, bagnetto e nanna più o meno alle 20:30-21.
Faccio un'altra premessa: tollero davvero malvolentieri la situazione che sono costretta a vivere in questo momento per cui sono "leggermente" agitata, ansiosa e via dicendo...
Il problema è che D ha cominciato da una ventina di giorni a svegliarsi di notte con urla spaventose che non si calmano facilmente. Non vuole più saperne del papà di notte e vuole solo me.
Ho provato ad allattarlo anche se non lo facevo da tempo di notte e sembra calmarsi ma solo per il tempo della poppata. Io sinceramente non amo allattarlo di notte perchè mi sembra di tornare indietro e cerco di evitarlo. Gli abbiamo anche concesso di dormire nel lettone ma, anche se sembra calmarsi, non dorme serenamente ed io non dormo proprio. So che penserete che dovrei allattarlo/tenerlo nel letto vicino a me ma io non voglio rinunciare a questo piccolo spazio privato.
In aggiunta (già lo avevo scritto in un altro post) ho paura che l'allattamento precluda la mia fertilità ed io so che un'altra gravidanza -che già desideravo prima di rientrare a lavoro- sarebbe l'unica possibilità momentanea di riavere del tempo con D.
Ieri mi ha suonato la vicina dicendomi: "Senti, scusa ma hai qualche problema con tuo figlio? Perchè sai io sono una psichiatra, magari ha qualche patologia. Noi sentiamo che voi state lì, lo coccolate, cantate, gli parlate ma urla in un modo spaventoso. magari parlane col pediatra."
Chiaramente io e mio marito avevamo già pensato di parlarne con qualcuno -psicologo dell'età evolutiva o neuropsichiatra infantile?- ma certo che la visita di ieri mi ha buttata ancora più giù.
So che D dà voce al suo malessere ma anche al malessere della mamma per cui mi sento in colpa da morire e non so come venirne fuori. Vorrei tanto qualcuno mi dicesse che è normale a questa età piuttosto che sentirmi dire di smettere di allattarlo così impara a consolarsi da solo e magari prende anche il latte vaccino-che ora rifiuta-.
Scusate lo sfogo infinito ma non so più cosa pensare.