COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


che succede DOPO l'autosvezzamento?
#1

Ciao, sono una novellina Biggrinche ancora non ha deciso se imbarcarsi sull'AS. La mia prima domanda è: E POI?

Nei vari thread ho sempre letto di bambini al massimo di un anno e mezzo, che erano ancora in fase di stabilizzazione. Un bambino di - poniamo - sette anni autosvezzato come si pone nei confronti del cibo? i bimbi più grandi accanto all'esigenza di nutrirsi e alla curiosità hanno altri fattori, tra cui l'imitazione dei coetanei (tipo le merende dell'asilo/scuola), il fascino della pubblicità, i gusti personali e... il capriccio. Devo ancora vedere un settenne che tra la nutella (perché prima o poi anche i figli dei genitori più bio del mondo la scoprono...) e un filetto di sogliola scelga quest'ultimo, ma un genitore "sa" che la sogliola è meglio per il bambino.
E' realistico che un bambino svezzato nella massima libertà di scelta sappia autoregolarsi? o deve intervenire il genitore per dargli regole alimentari dopo averlo svezzato nella massima libertà? insomma , si riesce a mantenere un'alimentazione bilanciata? Il mio dubbio è che l'autonomia nel nutrirsi di un duenne sfoci nell'anarchia di un settenne (sempre età indicative).
Ci sono genitori d bimbi più grandi? grazie001_smile

Elena 27/06/2011Heart
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#2

Un bimbo settenne autosvezzato non è differente da un bambino settenne svezzato in modo classico...se ti riferisci agli stimoli esterni. E' ovvio che ne risenta. Ma in casa si mangia ciò che è stato preparato e se la crema di cioccolato non c'è...non si mangia. Ci saranno occasioni in giro, e feste e amici, per "sgarrare".
Quello che lo differenzierà sarà magari una maggiore consapevolezza di ciò di cui ha bisogno, forse saprà ascoltarsi e magari mangerà le verdure (ma questa è solo la mia speranza!!!Lol e poi anche bambini svezzati in modo classico possono diventarne dei veri amatori!!! 421 Come me!)

Scusa se te lo chiedo: stai cercando di vedere quali saranno le differenze sul lungo percorso per decidere quale strada intraprendere ora?
Se è così mi pare che ci sia un punto di partenza errato. E' chiaro che certe cose necessitino anche di vedere più in avanti, ma con lo svezzamento si procede giorno per giorno a seconda delle necessità del bambino.
La famiglia fa in modo di garantire una corretta offerta di cibo (cosa che manterrà per buona alimentazione per sempre) con qualche piccola soddisfazione golosa che mica siamo di marmo, il rapporto con il cibo non diventa una lotta e l'alimentazione "adulta" si inserisce con naturalezza nella vita del piccolo bipede umano!
Il bambino si autoregola all'interno di una corretta offerta alimentare.
Non si tratta di lasciare il bambino all'interno di un supermercato a scegliere quello che vuole.
Forse puoi chiarirti le idee meglio se leggi le indicazioni per AS scritte in modo molto chiaro da Piermarini...
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#3

Quoto Valina!
Matrioska... ma provieni da "io e il mio bambino"?

Comunque il mio cucciolo la nutella l'ha assaggiata e gradita moltissimo Smile
In bocca al lupo per la tua scelta, qualunque sarà Smile
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#4

Credi che il suo problema sia questo: se adesso do piena libertà a mio figlio come faro' a dare delle regole dopo?

Anche io mi sono posta la domanda, soprattutto perché a tavola ci sono spesso le figlie seienni e settenni del mio compagno a cui dobbiamo dire di finire il piatto anche se non e' la pietanza preferita.. Perché la sorellina piccola sceglie da sola?

pulce - 21.05.2011
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#5

Tanto per cominciare straquoto Valina!
(29-11-2011, 09:47 21)Matrioska Ha scritto:  i bimbi più grandi accanto all'esigenza di nutrirsi e alla curiosità hanno altri fattori, tra cui l'imitazione dei coetanei (tipo le merende dell'asilo/scuola), il fascino della pubblicità, i gusti personali e... il capriccio.
per quanto riguarda l'influenza dei fattori esterni questi hanno un ruolo importante e non si possono escludere.Amici e coetanei mostrano ai nostri figli una faccia della medaglia che noi non siamo in grado di mostrare,siamo genitori ma il resto del mondo esiste.La pubblicità però entra a casa nostra perchè vogliamo farla entrare...se limiti l'uso della TV il problema viene arginato.L'AS poi proprio perchè cerca di mantenere inalterato l'ISTINTO DI AUTOREGOLAZIONE dei bimbi ti aiuta a proseguire sulla strada della buona alimentazione.
Per quanto riguarda il capriccio...io sostengo che i capricci non esistono e anche se mio figlio ha solo 16 mesi non ci sono mai state battaglie a tavola su mangia cosi o cosà.Ad esempio a cena eravamo io e lui e non ha voluto smettere di giocare per sedersi a tavola.Pace,vuol dire che era più interessante quello che stava facendo,alla tetta si era già rifornito e bo.Poi si è messo a tavola col papà che rincasava tardi e ancora un po' non gli lasciava cena!Mio figlio quando fa colazione al bar mangia la bomba (fitta e con la crema) ma quante volte alla settimana capita?La domenica.Il cioccolato sa già cosa è,a pasqua aveva 10 mesi circa e la sua particina di uovo l'ha voluta,peccato che la cioccolata lo ecciti tantissimo quindi a casa il barattolo della nutella (del papi) è nascosto(ognuno ha le sue debolezze).Ora come ora non ti porre il problema di cosa farà tra 5-6 anni,cerca di instradarlo al meglio!Perchè chi ben comincia è a metà dell'opera.Se porti cibo sano in tavola,cucini variato e semplice non si rovinerà nessuno per dei salatini al compleanno o la cocacola a natale!Certo se a ogni pasto porti in tavola l'aranciata,a scuola gli dai il kinder bueno è un po' diverso....

(29-11-2011, 09:47 21)Matrioska Ha scritto:  Devo ancora vedere un settenne che tra la nutella (perché prima o poi anche i figli dei genitori più bio del mondo la scoprono...) e un filetto di sogliola scelga quest'ultimo, ma un genitore "sa" che la sogliola è meglio per il bambino.

Il dietologo della mia amica prima di tutto le ha detto c'è qualcosa a cui proprio non riesci a fare a meno? Quella disgraziata rispose "la nutella"."Bene allora per la prima settimana mangia solo nutella,colazione,pranzo cena e spuntini".Il primo giorno quella era una pasqua,il settimo sognava insalata di cicoria e pomodori!

(29-11-2011, 09:47 21)Matrioska Ha scritto:  E' realistico che un bambino svezzato nella massima libertà di scelta sappia autoregolarsi? o deve intervenire il genitore per dargli regole alimentari dopo averlo svezzato nella massima libertà?

Non solo è realistico ma è vero vero vero.Quando nasce, un bimbo è puro istinto,si attacca alla tetta,sa quando mangiare e quanto,perchè iniziato lo svezzamento dovrebbe perdere questa capacità?La può perdere solo per il nostro intervento se non rispettoso delle regole di madre natura.Quelle che tu chiami "regole che dà il genitore" sono appunto i diversi approcci dell'AS rispetto alle altre tipologie di svezzamento: una cucina quanto più possibile sana,variata,rispettosa della piramide alimentare,lasciare che il bimbo decida come cosa quanto quando,tu devi solo portare in tavola il meglio.Se vivi l'alimentazione per quello che è (si ricarica il corpo ma è bello mangiare in compagnia,chiacchierare,mangiare un piatto gustoso)e non come "o mangi questa minestra o salti dalla finestra..." darai un'impronta corretta a tuo figlio.Leggiti i vari post introduttivi,i nostri diari.Pian piano ti si schiariranno le idee

(30-11-2011, 12:20 00)daisy83 Ha scritto:  Anche io mi sono posta la domanda, soprattutto perché a tavola ci sono spesso le figlie seienni e settenni del mio compagno a cui dobbiamo dire di finire il piatto anche se non e' la pietanza preferita.. Perché la sorellina piccola sceglie da sola?

Veramente la domanda che dovete porvi è : perchè le due grandi non possono scegliere da sole?I presupposti per una buona alimentazione li avete per la piccolina in pieno svezzamento ma valgono anche per le "grandi",anzi dovreste approfittare per cambiare rotta anche per loro!E soprattutto perchè "DEVONO FINIRE IL PIATTO?"
Dove finisce l'autoregolazione?E se è stata un po'sballata, applicando le regole di As per tutti la si recupera alla grande

10900 Ale 17/07/2010
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#6

Non e' così semplice, se non mangiano a tavola fuori pasto prendono solo budini al cioccolato e merendine (guai se non ce n'è..) e non posso vietarli.. Ci sono 2-3 volte a settimana e non posso lasciarle digiune!
Sono riuscita a farle apprezzare un po' di cose quindi ora mangiano meglio a pranzo (anche se non hanno tantissima varietà, pero' amen in quei giorni cucino cosa piace a loro..) ma la merenda e' dura..

pulce - 21.05.2011
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#7

scusa sai, ma, francamente, basare su questo quesito la scelta fra svezzamento a pappette e autosvezzamento, mi sembra una questione di lana caprina
un bambino autosvezzato di 7 anni avrà le stesse tentazioni di un bambino non autosvezzato
ma in casa difficilmente troverà cibo spazzatura, perchè la sua famiglia da *almeno* 7 anni sta attenta alla scelta e alla preparazione dei cibi
a scuola troverà amichetti che fanno merenda con i fonzies (chissà se questi sono stati autosvezzati? sinceramente non credo), mentre a lui è stata data una pizzetta o un panino con la mortazza... ammesso che qualche volta faccia a cambio... non sarà certo un qualche sgarro che lo rovinerà... mentre quei bambini per cui i fonzies sono la regola...

e poi direi che autosvezzamento non si tratta di anarchia
il bambino segue i suoi gusti personali e viene gradualmente educato ad alimentarsi in modo sano, all'interno di una gamma di alimenti che sta ai genitori scegliere e mettere a disposizione responsabilmente

Erika & Riccardo

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#8

di solito i gusti si formano già a due anni, mia figlia ne ha tre, anche se è stata svezzata in modo quasi classico. Le pappette le ha abbandonate a sette mesi, ma ha mangiato senza sale fino all'anno e seguendo lo schema di inserimento degli alimenti fornito dalla pediatra. Lei adora il pesce e le minestre in generale, Daniele le odia. Quando a lei faccio il pesce a lui faccio qualcosa d'altro. Prima o poi assaggerà, sono fiduciosa. Mia madre non mi ha mai obbligato a mangiare qualcosa che non mi piaceva, anche perchè erano e sono davvero poche cose (fegato e interiora in genere , insalata, spinaci, erbette & c.), mi faceva qualcosa di diverso. Io faccio lo stesso, perchè dovrei obbligarlo? Non esiste. Se le grandi mangiano qualcosa per cui non vanno pazze la volta dopo fai il contrario. Se proprio sai di cucinare qualcosa che non gli va io proporrei un sano e veloce piatto alternativo. Ciò vale ovviamente se il piatto che non piace è proprio la cena. Esempio: pasta e fagioli, verdura, pane. Non posso certo obbligarle a mangiare pane e verdura se odiano pasta e fagioli giusto? Se la cosa che non piace è la verdura possono lasciare stare o accontentarsi di una carota, un pomodoro... cose così insomma, normale no?
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#9

Secondo c'è un po' di confusione: il bambino non si svezza nella massima libertà perchè ancora non ha dei soldi con cui andare a fare la spesa e non si muove con molta disinvoltura tra i fornelli. Il bambino gode della libertà di scegliere quanto e cosa mangiare tra quello che gli viene proposto in famiglia. Motivo per cui io credo che fra sette saremo noi po' più attenti nello scegliere cosa metteremo a tavola. Mio figlio fra sette anni sarà come sarà, probabilmente scroccherà una patatina a scuola ma a casa troverà la sogliola.
Però mi sembra una questione un po' inutile, sarebbe come scegliere di allattare al seno e non artificialmente perchè secondo degli scienziati di non so dove, i bambini allattati naturalmente hanno un QI più alto.
Io intanto oggi gli ho fatto pasta col pomodoro fresco perchè lo voglio far mangiare bene ora.

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#10

A parte che noi autoproduciamo Nutella :-). Perché ci piace fondente e abbiamo un papà allergico alle nocciole :-). La differenza è proprio che autosvezando dai una sterzata in meglio all'alimentazione di tutta la famiglia. I bambini as scelgono tra quello che c'e a tavola e io non metterei mai a cena sogliola e pane e Nutella! Nonpuo fare la scelta l'unenne come il settenne. A parte l'as io cerco di fare in generale scelte " sane" con le dovute eccezioni. Le feste sono tra queste e la ci si da di patatine e bibite gasate. A me la coca cola piace ma non la compro proprio per evitare. Poi quello che mangiano a scuola: purtroppo devo accettare bastoncini e crocchette, ma non posso sempre mettermi a fare crociate su tutto. E merendine per scuola non le compriamo: la nostra "perversione" è. C
Scusate. Perversione è il pasticcere una volta la settimana. Il mio primo figlio. Settenne appunto ha una storia simile ad Amelia di ameliaedaniele: pappe classiche e introduzione graduale. A 12 mesi cucina familiare. A 18 mesi mangiava da solo minestRone a pezzi pasta e fagiolo etc. Ora se gli dai un vegetale sembra cerchi di avvelenarlo. Io mi cruccio cerco di non insistere (ma siamo umani e lo sclero
Capita. Vado a volte incontro ai suoi gusti e a volte mi sorbisco le lagne :-)

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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