24-10-2012, 12:30 12
Che cosa ne pensate della scuola elementare a tempo pieno???
24-10-2012, 01:17 13
Io ho fatto le elementari (nonché la materna) a tempo pieno, fino alle 16.30 (tranne mercoledì e sabato, solo fino alle 12.30), con tanto di compiti da fare a casa dopo, e non ricordo assolutamente di essere mai stata stanca o di non aver avuto abbastanza tempo per leggere (la mia passione dal secondo in cui ho imparato come si fa) o giocare, né di aver mai visto un altro bimbo stanco. Stufo, al limite, ma stanco, proprio mai. Mi sono sempre chiesta come si faccia ad imparare qualcosa in mezza giornata: quando si ha la giornata intera, si possono alternare ore di studio "rebarbativo"/intenso e ore di attività più divertenti, le pause ogno ora e 1/2 per andare a giocare FUORI nel cortile (c'era anche una parte del cortile, immenso, opportunemente porticata per i giorni di pioggia, ma sostanzialmente ci si copriva, si mettevano gli stivali di gomma, e si andava fuori).
Credo che imparare delle cose, qualsiasi cosa, sia quanto viene più naturale ad un bambino di 6 anni, è quello che desidera di più, di cui ha più bisogno, e per cui la natura lo predispone con delle capacità pressoché illimitate. Ovviamente, sempre che non glielo si presenti a prescindere come palloso e come una rigida costrizione.
Credo che imparare delle cose, qualsiasi cosa, sia quanto viene più naturale ad un bambino di 6 anni, è quello che desidera di più, di cui ha più bisogno, e per cui la natura lo predispone con delle capacità pressoché illimitate. Ovviamente, sempre che non glielo si presenti a prescindere come palloso e come una rigida costrizione.
Ale e Cucciola (1/1/11)
24-10-2012, 02:06 14
beh sul fatto dell'ora di pausa pranzo con gli amici non avevo mai riflettuto... a pensarci bene è molto più aggregativo che tornare a casa per pranzo e pranzare da solo con la mamma... già ora al nido adora pranzare là -che poi cena solo con la mamma anche alla sera visti gli orari del papà-... invece il tempo corto sono 4 ore di lezione con 20 minuti di intervallo alle 10... quindi gli amici quasi non li consideri...
24-10-2012, 02:11 14
(24-10-2012, 12:30 12)Maryluisette Ha scritto:(24-10-2012, 10:21 10)Linda Eva Ha scritto: Non ho capito bene del sabato...c'è scuola o no?
per il tempo pieno niente scuola al sabato (penso che sia anche il motivo per cui i pomeriggi sono obbligatori), per chi fa part-time, cioè finisce tutti i giorni alle 12,30 c'è scuola al sabato mattina...
si, so come funziona, ma mi era venuto il dubbio che da voi invece andassero a scuola anche il sabato! :O
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello
24-10-2012, 02:25 14
non ho letto tutto ma vado fuori dal coro: se io potessi MAI farei fare il tempo pieno a nessun bambino.
non so' da voi ma da noi funziona come scuola full-full time. 8 ore di lezione e spesso compiti a casa (quello che non ha finito a scuola) e dalla 3° elem studio al pomeriggio.
scuola dalle 8.00 alle 16,30 a me fa venir male
io ho splendidi ricordi della mia scuola 8,30-12,30 pranzo a casa, gioco (pisolino in verita', sono sempre stata una pigrona), compiti e dalle 16 giocavo come una matta! questa cosa non la vedo piu' nei bambini, li vedo correre a casa a fare i compiti o lo sport con mamme strapelate a barcamenarsi fra giri vari poracce pure loro!
ovviamente col mio lavoro mio figlio dovra' fare la scuola a tempo pieno
non so' da voi ma da noi funziona come scuola full-full time. 8 ore di lezione e spesso compiti a casa (quello che non ha finito a scuola) e dalla 3° elem studio al pomeriggio.
scuola dalle 8.00 alle 16,30 a me fa venir male
io ho splendidi ricordi della mia scuola 8,30-12,30 pranzo a casa, gioco (pisolino in verita', sono sempre stata una pigrona), compiti e dalle 16 giocavo come una matta! questa cosa non la vedo piu' nei bambini, li vedo correre a casa a fare i compiti o lo sport con mamme strapelate a barcamenarsi fra giri vari poracce pure loro!
ovviamente col mio lavoro mio figlio dovra' fare la scuola a tempo pieno
24-10-2012, 02:51 14
(24-10-2012, 02:25 14)emilia Ha scritto: non ho letto tutto ma vado fuori dal coro: se io potessi MAI farei fare il tempo pieno a nessun bambino.
non so' da voi ma da noi funziona come scuola full-full time. 8 ore di lezione e spesso compiti a casa (quello che non ha finito a scuola) e dalla 3° elem studio al pomeriggio.
scuola dalle 8.00 alle 16,30 a me fa venir male
io ho splendidi ricordi della mia scuola 8,30-12,30 pranzo a casa, gioco (pisolino in verita', sono sempre stata una pigrona), compiti e dalle 16 giocavo come una matta! questa cosa non la vedo piu' nei bambini, li vedo correre a casa a fare i compiti o lo sport con mamme strapelate a barcamenarsi fra giri vari poracce pure loro!
ovviamente col mio lavoro mio figlio dovra' fare la scuola a tempo pieno
siamo 2 voci.
Io l'ho detto, feci il tempo pieno, mma era un doposcuola. Sono diversi!
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello
24-10-2012, 04:10 16
Terza voce:
Troppo tempo a scuola e poco a casa. Ma questa scuola moderna è davvero così efficiente? Io, se potessi, farei da precettore a mio figlio fino all'università!!! (Sto scherzando..... non linciatemi).
Fatto sta che secondo me i bimbi intelligenti vengono piuttosto "appiattiti" nelle scuole attuali.....
Troppo tempo a scuola e poco a casa. Ma questa scuola moderna è davvero così efficiente? Io, se potessi, farei da precettore a mio figlio fino all'università!!! (Sto scherzando..... non linciatemi).
Fatto sta che secondo me i bimbi intelligenti vengono piuttosto "appiattiti" nelle scuole attuali.....
24-10-2012, 04:41 16
(24-10-2012, 04:10 16)giulieee Ha scritto: Terza voce:
Troppo tempo a scuola e poco a casa. Ma questa scuola moderna è davvero così efficiente? Io, se potessi, farei da precettore a mio figlio fino all'università!!! (Sto scherzando..... non linciatemi).
Fatto sta che secondo me i bimbi intelligenti vengono piuttosto "appiattiti" nelle scuole attuali.....
Beh, questo dipende Giuliee.
Certo che l'aumento di bambini per classe non agevola.
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello
24-10-2012, 05:48 17
ma quanti bimbi ci sono per classe? alle elementari (Francia, scuola pubblica, fine anni '70), eravamo tra 35 e 40, non tutti al 100% disciplinati, ma abbastanza, non regnava il terrore, semplicemente la maestra ci raccontava e spiegava delle cose, e noi ascoltavamo. Dopo si facevano gli esercizi, ciascuno sul suo quadernino, in silenzio (relativo, ma comunque abbastanza in pace), e la maestra passava in giro ad aiutare chi fosse in difficoltà, e alla fine si condividevano i risultati con una blanda interrogazione. Chi avesse finito prima degli altri poteva andare a leggere, c'erano dei libri su uno scaffalino in fondo alla classe, e forse anche qualche gioco, ovviamente senza fare rumore per non disturbare gli altri. Si faceva il dettato e lo si correggeva tutti insieme dopo, solo ogni tanto era prelevato e soggetto a voto. C'erano le attività dette "di risveglio", tipo musica, disegno, sperimentazioni varie. Nessun appiattimento dell'intelligenza, per quanto possa giudicare, anzi, incoraggiamento al pensiero indipendente: l'apprendimento di più informazioni possibili sul mondo era apertamente destinato a nutrire un ragionamento autonomo. E neanche abbandono dei bimbi più in difficoltà. Qualche volta venivano seduti accanto ai "primi della classe", e a questi ultimi affidata (confidenzialmente) la responsabilità di dare una mano, di spiegare nel proprio linguaggio da bimbi, anche senza esporre gli "ultimi" di fronte al resto della classe.
Temo che pensare che un trattamento personalizzato sia necessario per sviluppare l'intelligenza sia piuttosto errato, frutto forse dell'eccessiva preoccupazione di genitori per cui il proprio adorato pargolo deve per forza essere oggetto di attenzioni esclusive: l'intelligenza si sviluppa anche in quel margine di differenza tra se e gli altri, in un contesto in cui viene dato a tutti lo stesso, proprio perché questo margine è tuo, e solo tuo, e non c'è nessuno che ci viene a mettere le mani.
Le maestre, la scuola, sono contesti collettivi, neutri, mutevoli (una maestra diversa ogni anno, e non una sola per tutto il decorso scolastico, tipo figura materna bis), nei quali un bimbo userà il proprio ingegno e le proprie risorse per adeguarsi, e anche distinguersi. Stesso ragionamento delle pappette macinate ad hoc: non servono.
Temo che pensare che un trattamento personalizzato sia necessario per sviluppare l'intelligenza sia piuttosto errato, frutto forse dell'eccessiva preoccupazione di genitori per cui il proprio adorato pargolo deve per forza essere oggetto di attenzioni esclusive: l'intelligenza si sviluppa anche in quel margine di differenza tra se e gli altri, in un contesto in cui viene dato a tutti lo stesso, proprio perché questo margine è tuo, e solo tuo, e non c'è nessuno che ci viene a mettere le mani.
Le maestre, la scuola, sono contesti collettivi, neutri, mutevoli (una maestra diversa ogni anno, e non una sola per tutto il decorso scolastico, tipo figura materna bis), nei quali un bimbo userà il proprio ingegno e le proprie risorse per adeguarsi, e anche distinguersi. Stesso ragionamento delle pappette macinate ad hoc: non servono.
Ale e Cucciola (1/1/11)
24-10-2012, 06:17 18
Ai nostri tempi Alexandra i bambini erano diversi!
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello
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