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Salve a tutte, sono Francesca, ho una bimba di tre mesi.. mi piacerebbe molto intraprendere l'autosvezzamento, ho letto un po' in quà e là le vostre discussioni, e pensavo di prendere il libro che consigliate, di Lucio Piermarini.. e poi sembra una cosa così semplice.. solo fidarsi della bimba e lasciarla fare.. Mi piace questo forum, e questo modo di far conoscere ai nostri figli con piacere e serenità una cosa bella come il cibo.. ma quello che mi chiedo è se compatibile con il lavoro.. Voi lavorate? Come fate? Io dovrei ricominciare quando la bimba avrà 5 mesi e mezzo- sei.. Quindi non so come fare, pensavo di tirarmi il latte e cercare dai 5 mesi di vedere se comincia a mangiare qualcosina.. Ma questo già non è compatibile con l'autosvezzamento, no? Molti mi dicono di iniziare a svezzarla prima, per abituarla.. La prossima settimana sentirò cosa mi dice la pediatra ma vorrei andarci preparata.. secondo voi è possibile conciliare il fatto di non essere in casa? Dovrei star fuori per circa 10 ore per due giorni la settimana (tra andare e tornare, lavoro lontano) e 5 o 6 ore altri tre giorni.. Non ci sono possibilità di permessi allattamento o altro.. Mi dispiacerebbe molto essere costretta a svezzarla prima con omogeneizzati o liofilizzati, ma d'altra parte rifiutare di tornare a lavorare potrebbe crearmi un problema per il futuro.. Cosa dite, voglio un po' troppo, eh? Cosa mi consigliate? Grazie in anticipo a tutte, e scusate se mi sono un po' dilungata..
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Ciao Francesca.
Innanzitutto "cominciare a svezzare prima" non ha nessun senso, se la bambina sarà di quelle che mangerà in tua assenza lo farà sia che tu la "prepari" un mese prima oppure no....e se a quattro mesi (piiiiiiiiiiiiccolaaaaaaaaa), quando tu sei ancora con lei tutto il giorno le proponi del cibo e lo rifiuta (cosa molto probabile) cosa avrai risolto???....solo di aver rovinato il vostro ultimo mese insieme!...e poi come concetto è proprio fuori dall'autosvezzamento. Tu tirati il latte (perchè 10 ore son tantine, invece quando saranno solo 5 vedrai che riuscirà ad aspettarti) e magari di' a chi starà con la bambina che se mostra interesse per le cose che loro mangiano gliele facciano tranquillamente provare.
Il fatto, come dici tu, di "svezzarla prima con omogeneizzati e liofilizzati", se scegli l'autosvezzamento, è un'altra cosa che non ha senso....perchè omo e lio e non cibo normale????
Quando sentirai la pediatra non ti aspettare che ti dica: ma sì signora, stia tranquilla e faccia come crede meglio per la sua bambina. Quasi sicuramente ti dirà di iniziare uno svezzamento precoce a base di omo e lio.....sei tu che devi decidere, il pediatra ti dà solo un'opinione che, bada bene, non è un parere medico, quindi se sei sicura tu dell'autosvezzamento fallo e basta, senza cercare troppi consensi perchè probabilmente non ne troverai.
Non posso che chiudere dicendo di farti coraggio, che devi cercare di pensare meno possibile al momento in cui rientrerai al lavoro (so che non è facile) perchè stai sicuramente peggio a pensarci che quando ti troverai in quel momento.
A quelle che come te esprimono questi dubbi dico sempre che ricordo benissimo l'ansia del rientro al lavoro, nonostante che io, da libera professionista, avessi la possibilità di gestirmi un po' gli orari. Poi quando sono rientrata è stato tutto molto più facile di come avevo immaginato (o temuto).
Piccola nota legale: come mai non sono previsti permessi per l'allattamento?? Non sei una lavoratrice dipendente?? Perchè se lo sei ti spettano DI DIRITTO!!!
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D'accordissimo con LottaCate.
Una domanda, ma a chi lascerai la bambina? Al nido o con parenti?
Benvenuta!!!!!
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Anch'io condivido in pieno Lotta cate,se rientri tra i 5 e i 6 mesi tira il latte e dalle solo quello fino ai 6 mesi,non so dove lasci la piccola se con qualcuno di fiducia che se la sente puoi impostare un discorsa di autosvezzamente se invece va al nido probabilmente le daranno la pappa.Se lei la mangia nessun problema puoi sempre gestire l'alimentazione come vuoi tu a casa quando ci sei e mano a mano che crescerà dimostrerà i suoi gusti anche agli altri che si adatteranno.
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Grazie a tutte per la velocità delle risposte.. Allora, per il discorso permessi allattamento è un po' complicato, non sto a dilungarmi troppo, potrei fare meno ore, ma mi converrebbe farle tutte, pensando al futuro.. Quei due giorni in cui sto fuori 10 ore la bimba starebbe con nonna e zia, quindi persone di fiducia.. Non mi sono ancora organizzata per gli altri giorni (perchè ho saputo da poco che lavorerei anche gli altri tre giorni..) credo che cercherò una baby sitter perchè la nonna e la zia stanno entrambe lontane e mi scoccia chiedere loro più di un giorno a settimana.. Comunque con le ferie credo di poter arrivare a 6 mesi o quasi stando a casa, quindi senz'altro sono convinta di continuare ad allattarla quasi esclusivamente fino a quell'età (anche se cè già chi mi dice che non mi conviene, e di cominciare lo svezzamento prima..).. grazie ancora a tutte..
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si arriva ai sei mesi
per quanto riguarda la baby sitter te lo dice una che ha avuto un trauma e di conseguenza la mia piaccina.
Trovane una pero affiancala con te per un periodo o con persone di fiducia per favore!!!!!
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Ciao a tutte, sono andata dalla pediatra che mi ha consigliato di iniziare da metà dicembre con la frutta tra una poppata e l'altra. Avrà 4 mesi e mezzo, ma lei sostiene che se la abituo prima io al cucchiaino è meglio perchè è troppo traumatico associare il distacco dalla mamma e l'introduzione di un nuovo modo di mangiare da parte di un altra persona. Mi sembra che abbia anche senso, anche se ho letto il libro di Gonzales sull'allattamento, che invece parlava dell'inutilità di abituare i bambini al cibo.. Penso che vedrò come va.. se è interessata e curiosa del cibo già a quell'età, proverò a farle assaggiare un po' di mela, pera, banana.. se non ne vuole sapere si va avanti con il latte.. La pediatra è d'accordo sul fatto di allattarla il più possibile, ma dice che se non ce la faccio a tirarmi il latte in quantità sufficiente è meglio cominciare con le pappe che passare al latte artificiale.. Ha detto che dall'età di 5 mesi e mezzo si potrà cominciare con i brodi, ma che se ne riparlerà la prossima volta.. Voi avete avuto difficoltà a tirarvi il latte? Quando avete cominciato? Grazie per le vostre risposte, per Lottacate: hai proprio ragione, mi sto fasciando la testa prima del tempo, è solo che ho scoperto da pochi giorni di avere un incremento delle ore, e sono andata un po' in ansia da distacco.. Ora sono molto più tranquilla, e voglio godermi al meglio i prossimi mesi di maternità che mi restano.. Per Paolamassa: grazie del consiglio, in effetti pensavo di fare proprio così, di affiancarne una per un po' in modo che la bimba ci veda insieme, ed impari a conoscerla.. Mi spiace per la tua esperienza, una mia amica mi ha detto che ha due amiche fidate che lo fanno di mestiere e stanno cercando, ma anche così non è facile pensare di lasciarla a qualcuno che non conosco..
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Il problema è cosa mangerà quando non ci sono io.. Se riesco a tirarmi il latte bene, ma se non ce la faccio è meglio che mangi le "pappe" (frutta, brodo, riso, quel che sarà..) piuttosto che il latte artificiale. Su questo sono d'accordo con la pediatra. E se non ha mai mangiato pappe prima, non è facile che cominci a farlo da un giorno all'altro con un altra persona (anche se è una persona che conosce). Io la posso abituare gradualmente, se vuole le mangia, o ne assaggia un pochino, e ci gioca, o ci ficca le mani, e se non vuole si attacca al seno.. Facendolo gradualmente può passare dal seno alla pappa fino a che accetterà la pappa (spero) in maniera più serena. Ma se si trova da sola con la nonna per 10-11 ore, (e non sono riuscita a tirarmi il latte) ed è affamata, come può reagire alla nonna che di punto in bianco le mette in bocca il cucchiaino con la pappa? Finchè ci sono io c'è il "paracadute" del seno, e penso che sia meglio farle sperimentare il cibo associandolo al seno, cioè non quando è affamata ma dopo una poppata, o tra una poppata e l'altra. Se poi gradisce si potrà passare gradualmente a sostituirlo ad una poppata. Questo è quello che ho capito dalla pediatra, e che non mi sembra poi così insensato..
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Capisco il tuo problema, ma se non riesci a tirarti il latte (e certo è una bella scocciatura) non vedo cosa ci sia di male con il LA. Tra l'altro dai per scontato che comincerà a mangiare senza problemi, cosa che non è assolutamente detto che accada (o magari comincia, ma dopo 2 giorni smette).
Mi sembra un approccio molto meno traumatico farle conoscere il LA e il biberon, continuare con la tetta quando puoi e poi piano piano introdurre i solidi.
Tra l'altro, se poi scopri che a lei il cibo non interessa proprio che fai, glielo dai per endovena?