[quote][quote='Chiara980' pid='11527' dateline='1295560836']
Tra le altre cose (buone e sensate), cosa mi dice? Innanzi tutto mi dà un suo parere su cosa possa aver scatenato Giorgia a non dormire più dal 6o mese, che siccome ci può stare e mi vede coinvolta, già mi fa male (ma incasso il colpo) ma poi che mi dice?
Di prendere "quanto c'è di buono in Estivil", ovvero (che poi, Estivil dice proprio questo? Non credo, cmq...) di trasmettere alla piccina serenità nello stare nel suo lettino, di non abbandonarla ok andandosene in un'altra stanza ma che, una volta messa giù ancora sveglia (io la metto giù ad essere onesta quasi addormentata, che si "sistema un po'", si muove e si mette comoda, ma non con gli occhi aperti!), non va ripresa in braccio, ma la si consola lì, nel lettino, con carezze, coccole, a parole. Altrimenti le si insegna solo che senza mamma/papà (cmq in braccio) non si riesce a prender sonno e col tempo nemmeno più il tenerla lì, e né il lettone, né la tetta e il ciuccio serviranno. Insomma, o si cambiano le abitudini (secondo lei, nel modo in cui lei dice) o, sempre secondo lei, ci si deve rassegnare a continui risvegli fin anche ai tre anni.
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Boh, a me non pare assolutamente che Estivill parli in questi termini, quello che mi salta agli occhi è che considera il bimbo un "furbetto", un "piccolo tiranno" che quasi si diverte a non far dormire i genitori e per il quale l'unica soluzione (visto che i suoi risvegli sono una cosa patologica che a lungo andare saranno la causa di ogni male, addirittura di ritardi nell'apprendimento) è di insegnargli a dormire. Mi salta poi agli occhi che il libro manca totalmente di una appendice bibliografica, cosa che me lo fa considerare un libro privo di serietà ed autorevolezza, soprattutto quando non si parla di ricette di cucina ma appunto di "ricette" che riguardano la cosa più preziosa che abbiamo, ovvero i nostri figli. Tra l'altro il "metodo Estivill" (che poi è la versione europea del metodo Ferber, o metodo del pianto controllato) è considerato un metodo potenzialmente pericoloso da diverse associazioni di pediatri
http://db.acp.it/Quaderni.nsf/b5bdb283b7...REFARE.pdf
http://www.aaimhi.org/documents/position...crying.pdf
http://www.pediatric.it/crudele_lasciar_piangere.htm
Molti genitori dicono che funziona, e io non lo metto in dubbio, bisogna però vedere PERCHE' funziona: funziona perché i nostri bimbi, per i quali il pianto è praticamente l'unico modo per comunicare con noi (o comunque anche se non l'unico il principale) apprendono che piangere non serve a niente e si rassegnano alla nostra assenza, smettono di risvegliarsi (o si risvegliano e apprendono ad autoconsolarsi) perché tanto i genitori non accorreranno da loro.
A questo proposito dopo voglio inviarti una cosa che qualche anno fa ha scritto una mia amica che il "metodo" l'ha applicato con il primo figlio. Invito anche chi vuol leggere questa esperienza a comunicarmi per messaggio privato il suo indirizzo mail (è un doc che devo inserire come allegato, non lo posso incollare).
[quote]Per i dettagli dicome ho cercato di abituare Giorgia rimando poi ai precedenti messaggi, ma di certo ero ben informata da quando era in pancia e ho sempre preso seriamente la cosa (e lodato il Cielo con la massima consapevolezza quando Giorgia aveva la Grazia di dormire).
In questi giorni leggo -in questa o in altre discussioni- di mie "ex compagne di sventura" (es. Lyra, Giuliana) i cui pargoli, seppur a partire da vicende sfortunate, abbiano iniziato a far notti che le insonni come noi potevano solo sognare fino ad un po' di tempo fa... E allora mi chiedo, non c'è proprio altra scelta? Possibile che o mi rassegno o le cose da sole non possono migliorare? Il lettone può solo essere la fine di tutto? Perchè con me il "Fai la nanna senza lacrime" sembra proprio non funzionare? E soprattutto, c'è qualcosa di buono in Estivil da salvare (o lo continuo a mettere sul rogo in tutto e per tutto)?
Purtroppo la stanchezza mi rende sempre più insicura e inquieta e insofferente (anche verso Giorgia che tipo adesso è da un'ora che io e il papà ci rimpalliamo per farla riaddomentare e appena tocca il lettino urla come una dannata... Ma ora stacco, mi metto il pigiama e me la infilerò nel letto, ho i nervi a fior di pelle e non potrei passare altre mezzore a cercare di calmarla lì in cameretta), per cui non sono nemmeno più lucida.
Voi cosa ne pensate?
Buona notte a tutte e grazie per avermi concesso questo spazio
Chiara[/quote]
Io come sai non riesco a credere alle cose nefaste che Estivill o l'omeopata a cui hai portato Giorgia ti presagiscono (che per sempre ci debba essere questa dipendenza, che o si fa così o ci si rassegna a non dormire, che a lungo andare non funzioneranno più né il seno, né il ciuccio né il lettone), però è vero che avete un "problema sonno", il che non significa che tu o tua figlia abbiate o abbiate fatto qualcosa di sbagliato, ma solo che il non dormire o il risvegliarvi frequentemente vi crea grandi nervosismi. Credo che rosannalib abbia detto cose molto giuste e condivisibili, anche per me la soluzione è in te/voi e il sentire i nostri pareri o quelli dei vari "esperti" può diventare destabilizzante. Io mi libererei di tutte le sovrastrutture culturali che stanno avendo la meglio nella tua testa e cercherei di ritrovare quell'istinto purissimo che le mamme hanno in modo innato una volta che fanno crescere una nuova vita dentro di loro, ma che purtroppo risulta in qualche modo "annebbiato" da tutto ciò che dal giorno che diventano madri viene loro detto o insegnato. Ognuno deve trovare il proprio equilibrio e il metodo migliore è sicuramente quello che riesce a garantire alla famiglia intera la massima tranquillità. Racconti che è un'ora che tu e il padre vi rimpallate la bimba che come tocca il lettino urla come una dannata e che adesso ti accingi a mettertela nel lettone coi nervi a fior di pelle... magari se l'avevi messa nel lettone un'ora fa e senza tutti questi sensi di colpa la famiglia aveva "guadagnato" un'oretta di serenità...
Un abbraccio che tu possa trascorrere una notte tranquilla
Ale