(02-07-2012, 03:39 15)rossanalib Ha scritto: 1. oscillococcinum non si prende mica tutti i giorni!!! si prende una volta a settimana, o anche una volta ogni 15 giorni, solo in alcuni casi acuti lo prendi uno al giorno, ma a quel punto,in casi acuti, ci sono altri rimedi meno costosi.
Ma che c'entra quante volte si prende? Il rimedio è PER DEFINIZIONE a costo ZERO, indipendentemente da quante volte si debba prendere.
(02-07-2012, 03:39 15)rossanalib Ha scritto: ... Poi che i rimedi omeopatici sono a costo zero questo lo dici tu! anche l'acqua in teoria è a costo zero eppure si paga e la vendono pure cara in certe nazioni! è ovvio che non è completamente a costo zero e che cmq chi la vende imbottigliata ci guadagni, ma questo del guadagno è un "problema" che mi pare appartenga un po' a tutto il sistema produttivo contemporaneo, puoi provare con il baratto ma non so se troverai molti proseliti....dubito che tu lavori gratis o no?
Anche questo che centra? I rimedi omeopatici, ripeto, costano quanto costa l'acqua, lo zucchero e l'imbottigliamento e la distribuzione. Se non è zero, poco ci manca. Se c'è qualcuno che ci marcia che centra?
(02-07-2012, 03:39 15)rossanalib Ha scritto: e se cerchi gli effetti collaterali a lungo termine dei rimedi omeopatici
Non è che li cerco, ma avevo posto la domanda (provocatoria) che siccome nessuno sa come dovrebbe funzionare, non è da escludersi che effetti collaterali o indesiderati ce ne siano.
(02-07-2012, 03:39 15)rossanalib Ha scritto: ... cmq gli effetti collaterali che intendi tu sono quelli dei farmaci tradizionali, perchè l'omeopatia non è cmq soggetta a "quel" tipo di effetti collaterali, quello che può succedere è che se stai bene e magari prendi per esempio belladonna omeopatica può venirti emicrania, febbre..tutti i sintomi da intossicazione di belladonna come pianta, ma dubito che uno che stia bene voglia fare questa esperienza autolesionista.
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Questo lo dici tu, ma non lo sai dato che non si capisce come funzioni. Di nuovo, pensa ai telefonini o ai modem senza fili... anche quelli emettono cose impalpabili (ma misurabili) e si pensa che FORSE possano avere effetti indesiderati. Perché ne dovrebbero essere esenti i rimedi omeopatici (supponendo che funzionino)?
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Come già ti diceva Cancy gli studi indipendenti sull'omeopatia pubblicati su riviste scientifiche in peer review ESISTONO, ecco uno dei più recenti http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplru...D_blog=281
Non so bene quale sia la definizione di "indipendente" che stai usando...
Cosa diresti di una piramide alimentare che si avvale dei contributi della nota marca blu? O di studio sui vaccini che viene sponsorizzato da BigPharma?
Lo studio a cui si fa riferimento nell'articolo è:
Citazione:“Testing homeopathy in mouse emotional response models: Pooled data analysis of two series of studies”(2) a firma di ricercatori dei dipartimenti di Patologia e Diagnostica e di Medicina e Sanità Pubblica dell’Università di Verona, guidati dal Prof. Paolo Bellavite.
pubblicato sulla rivista “Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine”
Già i nome della rivista mi dà da pensare... ma possibile che non si possa pubblicare su una rivista che non appartenga alla setta? Sicuramente il BMJ (ad esempio) sarebbe ben felice di pubblicare quell'articolo.
Sul Prof. Paolo Bellavite troviamo ulteriori informazioni sul suo sito web:
http://www.paolobellavite.it
Se poi andate qui:
http://www.paolobellavite.it/ringraziamenti_i.html
verso la meta si legge:
Citazione:Laboratoires Boiron. Quest'ultima Azienda ha fortemente sostenuto la ricerca di base mediante un accordo di collaborazione scientifica col Dipartimento universitario negli ultimi anni. Le mie ricerche scientifiche sono sempre state e sono prive di conflitti di interesse.
Per chi segue questo forum questa affermazione non può non ricordare quanto discusso quando si parlava della suddetta piramide alimentare e dei messaggi di protesta che ne conseguirono (non trovo il link ora).
Anche sul post del blog de La Stampa (che quindi riporta l'opinione di uno) dicono con candore che:
Citazione:Lavoro eseguito grazie ad una collaborazione scientifica tra Università di Verona e Laboratoires Boiron (Milano, Lyon).
Inoltre, nel post della Stampa si dice che il Mario Negri è intervenuto quando quell'articolo è apparso per la prima volta.
La risposta è allegata.
Quelli del Mario Negri non credo che siano gli ultimi cretini, per cui farei attenzione a quello che dicono, soprattutto alla conclusione:
Citazione:In conclusion, when an experiment has low biological plausibility — as in the case of highly diluted products — it is important to be extremely critical in conducting and interpreting the results. In our opinion, Bellavite et al. have not demonstrated that G. sempervirens induces anxiolytic- like activity in mice.
Ho telefonato al Mario Negri e, a quanto ho capito, l'articolo pubblicato sulla rivista è sempre quello originale, quindi il loro punto di vista non è cambiato.
Per quanto riguarda la rivista stessa, sulla Stampa ci dicono che ha un Impact Factor di 2,9 (non ho ben capito, ma sembra aver a che fare alla diffusione degli articoli stessi), il quale è moooolto basso (anche se ultimamente mi dicono sia aumentato) e da questa cosa si deduce che la rivista non è molto quotata.
Comunque sia, se si devono portare come riferimento degli studi scientifici, per cortesia usiamo solo riviste indipendenti e quotate altrimenti è una perdita di tempo TOTALE sia per chi legge, per chi scrive e per chi risponde. Se uso come riferimento il British Homoeopathic Journal o l'Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine di articoli ne trovi a bizzeffe, ma appena ti sposti su altri più "quotati" e soprattutto non del settore, ecco che il numero di articoli pubblicati scende a ZERO.
Inoltre cerchiamo qualcosa che non sia stato sponsorizzato da Boiron. Qualcuno ha mai sentito parlare del detto "non si sputa nel piatto in cui si mangia"?