02-04-2011, 11:34 23
(02-04-2011, 11:14 23)Chiara980 Ha scritto: Premessa per evitare incomprensioni e discussioni: qs è la MIA opinione, non pretendo di dire alcuna verità (o forse solamente la MIA VERITA', ma qs è appunto un'altra cosa). Quello che segue è in qualche modo un piccolo "sfogo" vista la tematica davvero sentita (grazie Rossana per avercene dato modo). Per il resto mi piacerebbe commentare in maniera più sintematica ed esaustiva, magari riprenderò il post in seguito...Grazie Chiara per questo bellissimo intervento...condivido TUTTO quello che hai scritto!
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Quoto aleberto visto che Giorgia ha passato alcuni giorni a svomitazzare ma l'unica cosa che accettava era il seno. Certo, non sempre, visto che si era spaventata non poco (fortunatamente le volte che Giorgia ha vomitato in vita sua si conteranno sulle dita di due mani), ma cercava quello e non altro cibo o bevanda. E lì è stato una manna.
Cmq quello che a me piace poco (e a tratti dà proprio fastidio) è sentirmi dire "che fortunata che sei ad avere ancora il latte", spesso dalle stesse persone che magari dopo un momento dicono "sì ma io non ce la facevo più, ho allattato x mesi (con x<6!) perchè era troppo stancante, non potevo fare altro" o che ancora scandalizzate cercano di avere conferma esplicita riguardo il fatto che allatti ancora e quanto per poi domandarmi spesso con un mal velato ghigno se Giorgia dorma tutta la notte o meno e se la metta giù ancora sveglia, se l'abbandoni nel suo lettino etc.... A parte che non è vero che con un piccino allattato non si possa fare altro (a meno che qs mamme non intendessero "non potevo fare altro DA SOLA" e allora lì, se non l'hai abituato a prendere il tuo latte tirato e offerto da qualcun altro, generalmente è vero), ma cmq ebbene sì, qs è -per me- la vocazione di mamma, per lo meno quando sono così piccini (anche se io rimuoverei questa limitazione temporale)... io VIVO PER LEI e tutto il resto della mia vita continua ad esistere, certo, ma passa in secondo piano. E' solo una questione di priorità, non di mancanza di consapevolezza della realtà. Il lavoro? C'è, ma finchè ho potuto è venuto dopo (e adesso cerchiamo il miglior compromesso possibile per LA NOSTRA SITUAZIONE familiare). Le uscite con le amiche? Beh, queste ci sono state poco, ma quando ho iniziato ad averne davvero la necessità, ho iniziato ad organizzarmi (e intanto Giorgia era cresciuta un pochino). Le pressioni esterne? Certo, ci sono, ma alla fine la scelta di come crescere i NOSTRI figli può e DEVE essere soltanto nostra. Siamo adulti, possiamo reggere le pressioni, possiamo fregarcene o possiamo prenderle come spunto di riflessione, ma alla fine la scelta di proseguire sulla strada che NOI riteniamo giusta è sempre e solo nostra (e questo vale per ogni aspetto della nostra vita). La stanchezza? Ah, quella tanta! Ma premesso che -seppur sia molto frequente, non è sempre vero che chi allatta dorme poco perchè ha bambini che si svegliano un sacco, vedi Francesco di Rossana ad esempio- 1) un po' ci si abitua (si lo dico io che qualche mese fa strippavo... ora ho cmq sonno, Giorgia è lontana dal dormire tutta notte, ma sclero meno!) 2) basta organizzarsi (lettino/lettone) secondo le esigenze SPECIFICHE della propria famiglia, ma del bambino prima di tutto ma soprattutto... 3) è questione di PRIORITA'. IO preferisco che Giorgia non "subisca" uno svezzamento imposto soprattutto quando lei stessa ne ha (e ne ha avuto) più bisogno rispetto al dormire di più (anche ammesso e non concesso che questa correlazione sia sempre verificata).
Ad ogni modo, chi desideri DAVVERO allattare, magari al prossimo figlio, non molli, chieda aiuto, si informi (magari frequenti gli incontri LLL quando si è incinte, come avevo fatto io visto che la questioen dell'allattamento me l'eroposta per tempo, visto quanto ci tenevo)! E chi non ci tiene DAVVERO, allora, beh, sia sincero, non tiri fuori scuse omertose o a volte addirittura "ridicole"... Siamo adulti e come tali, ognuno di noi dovrebbe saper fare scelte in maniera consapevole e ONESTA
Ah, grazie Arkadian per aver suggerito un così grazioso soprannome...
vostra Tettelebana Chiara (presente!)
Ah, PS. Purtroppo c'è un aspetto che non sempre viene discusso: la relazione tra ansia/stress e la mancanza del latte. Questo sì l'ho sperimentato indirettamente ma molto da da vicino, con amiche, mamme, colleghe che a causa di un grande dolore, un'enorme frustrazione, forti attacchi d'ansia e insicurezze ad un certo punto hanno perso il latte. Ma anche lì, non è che non ce l'avessero, semplicemente (semplicemente per così dire, intendo) sono entrate in una crisi profonda che andava ben oltre la tematica allattamento. E lì purtroppo in alcuni casi c'è solo da sperare che al di là del latte materno/artificiale, il piccino riesca a non risentire troppo della situazione (o quanto meno il meno possibile)
Con un pò più di tempo scriverò anche il mio punto di vista.
Intanto, ti ringrazio di cuore!
c