Ciao Supersofi,
non ho molto tempo, ma mentre sorseggio un caffè (che spero mi impedirà di addormentarmi) proverò a risponderti
(11-05-2010, 09:41 09)supersofi Ha scritto: Per essere concisa forse mi sono spiegata male per cui ricomincio. Da quando abbiamo iniziato a metterla a tavola con noi (5 mesi circa) Sofia ha sempre chiesto a modo suo di assaggiare quello che mangiavamo noi e ha sempre gradito. L'unico problema (se vogliamo dire così) è stata la consistenza del cibo, ossia non vuole nulla che non sia frullato come avevo già scritto in un altro post. In compenso non ha avuto alcun dubbio sull'uso del cucchiaino sin dal primo giorno.
Le piacciono tutte le verdure, adora il pomodoro, il prosciutto, il formaggio e la frutta in genere. Dopo un mesetto di assaggi felici (un cucchiaino di questo, una ciucciata di quello) conditi da tanto latte, ha iniziato a pretendere assaggi sempre più consistenti e poi a volere meno latte.
E fin qui tutto bene...
(11-05-2010, 09:41 09)supersofi Ha scritto: Questo comportamento ci ha spinto a decidere di preparare un pasto vero anche per lei.
Qui mi sa che cominciano i problemi. Chiaramente non conoscendo né te né tua figlia posso solo fare discorsi generali, ma se cominci così presto a preparare i piatti per tua figlia crei delle aspettative riguardanti la quantità di cibo che dovrebbe ingerire che probabilmente a questo punto non possono che essere dannose se malauguratamente decidesse di non finire quello che le dai da mangiare (e scommetto che tra un po' comincerà a farlo di nuovo)
(11-05-2010, 09:41 09)supersofi Ha scritto: Quindi ora (ha quasi 7 mesi) facciamo così: le preparo una pastina piccola piccola con il sugo che faccio anche per noi o con le verdure passate e poi di secondo un omogeneizzato di carne o la carne che mangiamo noi frullata. Le diamo da mangiare prima perchè bisogna imboccarla e quando comincia vuole mangiare e non aspetta che anche papà e mamma mangino
Quindi quello che fai è uno svezzamento tradizionale (molto simile a quello che predicano qui, ovvero niente brodino e cibo sminuzzato/frullato. Da notare che qui le linee guida sono appena cambiate; a quanto ho capito non si frulla più)
(11-05-2010, 09:41 09)supersofi Ha scritto: poi la teniamo a tavola mentre mangiano noi e se vuole ancora qualcosa gliela diamo e mangiamo insieme la frutta. In questo modo è soddisfatta e siamo contenti anche noi.
Inoltre come sapete meglio di me con i bimbi così piccoli ogni giorno è diverso, per noi ora va bene così magari tra una settimana S. non vorrà più le cose frullate ma vorrà provare qualcosa di più consistente e noi saremo ben contenti di assecondarla anche in questo.
Tutto bene, peccato però che hai interrotto la comunicazione tra il cibo "normale" e la bambina dato che mangia da sola
(11-05-2010, 09:41 09)supersofi Ha scritto: Per rispondere al topic di Arkadian noi non abbiamo avuto difficoltà perchè la bimba non voleva mangiare, al contrario abbiamo avuto difficoltà a mantenere il latte, per cui se vuole il cibo vero il latte non posso mica darglielo con l'imbuto o no?
Su questo punto è intervenuto proprio Piermarini... Troverai la discussione qui.
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Per quanto riguarda la crescita e il peso, S. è nata piccolina ed è sempre cresciuta con un ritmo lento ma costante, la cosa non mi ha mai particolarmente preoccupato perchè io sono magrolina e magari lei ha ereditato la mia corporatura. Nell'ultimo mese in cui abbiamo "litigato" tra assaggi e latte non è creciuta e secondo me perchè obbiettivamente e non da mamma ansiosa ha mangiato poco rispetto alle sue necessità di bimba vivace e attiva quale è.
...
Ora, questo è il punto che mi dà più da pensare... non metto in dubbio che la bambina si cresciuta di meno in questo ultimo periodo (bisognerebbe sapere quanto sia lungo questo periodo, ma supponiamo che oggettivamente la crescita sia rallentata), ma la conclusione che ne trai mi sembra del tutto arbitraria... Tu dici che non ha mangiato abbastanza perché non è cresciuta. Io ti rispondo che ha mangiato esattamente quanto le serviva perché non doveva crescere. Da quello che dici tu assumi che o hai affamato (inconsapevolmente chiaramente) tua figlia, ma allora avrebbe pianto da mane a sera; o lei ha deciso che non voleva mangiare, totalmente assurdo in una bambina così piccola e che stia bene in salute.
Per esempio, BM verso i 3-4 mesi ha attraversato un periodo quando di punto in bianco ha cominciare a mangiare molto di meno. All'epoca non sapevamo ancora dell'AS, così ci siamo fiondati al telefono per parlare con la (versione locale della) pediatra che ci ha detto di insistere e perseverare. Poi rileggendo il libro della Hogg abbiamo visto che è un fatto abbastanza comune, così ci siamo un po' rilassati (io mica tanto...). Comunque per fortuna non abbiamo fatto niente di avventato, come iniziare lo svezzamento o cose simili... abbiamo aspettato e le cose si sono sistemate da sole.
Insomma per farla corta, non so che giovamento a lungo termine si possa ricavare da uno svezzamento "tradizionale" che preveda pasti e cibi separati. C'è da dire che io non sono un fan del cucchiaino, a meno che non sia necessario (per minestre, purè o cose simili); per il resto preferisco pezzetti più o meno piccoli a seconda del cibo.
In conclusione, uno svezzamento tradizionale può essere quello che è più comodo per voi e per la vostra situazione; dopo tutto di solito si dice che solo di una cosa si può essere sicuri
, io direi che possiamo essere sicuri anche di un'altra, tutti i bambini superano il periodo dello svezzamento indipendentemente dal metodo scelto (poi quello che succede dopo è un altro discorso).
Quello che stai passando non credo che sia un problema dell'autosvezzamento, ma più una serie di "condizioni al contorno" che magari di fanno credere che un'altra strada sia migliore per te.
Rimando poi al post che ho scritto ieri sera (non sono sempre rose e fiori). Il caffè è era finito e bisogna ricominciare a lavorare