Ho passato gli ultimi giorni di ferie che avevo a disposizione a svuotare scatoloni. Ci siamo trasferiti, e dopo un paio di mesi di fuoco, durante i quali ci siamo trasformati chi in imbianchino, chi in piastrellista, ed entrambi in pulitrici automatiche (ma esistono?), finalmente mi posso dedicare al compito emotivamente più difficile: aprire scatole e valigie chiuse con 3 passate di scotch oltre 2 anni e mezzo fa, troppo a lungo, e fare i conti con la puzza di cantina e con il passato. Quando siamo andati via da qui, oltre due anni e mezzo fa, dovevamo stare via pochi mesi, e abbiamo impacchettato tutto un po’ alla buona, tanto era solo per poco. Beata ingenuità. Così sugli scatoloni marcati “mensole di BM” ho ritrovato i quadretti del battesimo, le creme per il sederino e i carillon che ascoltavamo durante il nostro rito della nanna. All’epoca non aveva ancora 2 anni (e nemmeno i capelli), ora ne ha 4 e mezzo e quest’anno andrà a scuola. Ho trovato pannolini per la piscina, pezzi di un passeggino, cose messe via “per il fratellino”, che nel frattempo è diventato una sorellina che adesso ha 2 anni e qualcosa. E ho trovato un mucchietto di libri che non ricordavo più di avere, tra i quali… è saltato fuori questo
L’ho guardato e con il sopracciglio alzato ho cercato nei ricordi. L’ho aperto e tempo 3 pagine avevo in gola un nodo grosso come un pugno e non c’era verso di ricacciare dentro le lacrime, tale e quale alla primissima volta che l’ho letto.
E così ho pensato subito a voi, al forum, a questo blog e mi è venuta una voglia matta di scrivere, perché era davvero troppo che non lo facevo, per raccontarvi di questo gioiellino che fa piangere le sentimentalone come me (“Mamma, leggiamo il libro che ti fa piangere?” sadica quattrenne :-)))
“Un giorno” di Alison McGhee (link affiliato*) è un libricino piccolo piccolo che spara dritto al cuore. È lo sguardo pieno d’amore di ogni madre che osserva lo spettacolo della sua bambina che cresce; è la mano che tiene forte la sua, piccola, e le infonde coraggio e forza; è lo slancio al sellino della bici perché inizi a pedalare da sola nella vita, godendola appieno, senza guardarsi indietro. E le mani che, infine, si intrecceranno di nuovo, come accade solo alle mani delle madri e delle figlie.
Un giorno ti spingerai in alto, così in alto, più di quanto non avresti mai osato immaginare.
[…]
Un giorno andrai per la tua strada e ti seguirò con lo sguardo fino a non vederti più.
Un librino piccolo piccolo che nel mio caso è ancora più speciale perché c’è sopra la dedica da parte della suocera. Da questo punto di vista a me è andata bene 🙂
Un libro che vale solo per le femmine? No, assolutamente no, ma a me, terza di 3 sorelle e che le bambine le ho tanto sognate, il fatto che parli di una bambina lo fa piacere ancora di più e fa toccare delle corde molto sensibili.
Il regalo ideale per una neomamma, o per quella che è mamma da un po’. O per la propria madre. Insomma… un bel regalo per tutte. Bello da leggere al proprio bambino mentre gli si baciano le manine e gli si fanno gli occhi dolci… inevitabile, ve lo assicuro 🙂
E a voi quale libro ha provocato questo imbarazzante effetto cascate del Niagara? 🙂 E invece uno che regalereste, mammesco ma non pedagogico?
Sotto con i suggerimenti!
31 risposte
tanto piccolo quanto straordinario!! Lo consiglio ad ogni mamma!
Hem … mi sa che ad oggi, se leggessi alla Cucciola un libro che parla del giorno in cui andrà per la sua strada senza di me, lei mi farebbe almeno una settimana di multirisvegli urlanti per incubo terrorrizzante: è in piena fase da “no, non voglio essere grande, io sono bebè piccolino piccolino in braccio alla sua mamma”.
Su di me l’effetto lacrime sarebbe garantito. Vi dico solo che quando siamo andati a Cape Canaveral con la Cucciola di neanche 1 anno e mezzo, e abbiamo assistito alla ricostruzione del momento del lancio della prima navetta spaziale dalla sala di controllo, mi immaginavo la partenza dell’astronave con la Cucciola a bordo, giovane astronauta …
LOL! Della serie “niente progetti per il futuro”! 😀
Meraviglioso
Mi stavo commuovendo!bellissimo
Devo prenderlo
L’ho ordinato ieri…
nella sua limpida semplicità: delicato, profondo, commovente… eterno