Oggi voglio parlare di semi bufale sullo svezzamento che circolano su internet. Quello che intendo per semi bufale è che sono informazioni non propriamente false, né dette con malizia, ma comunque inesatte, o viste in maniera parziale distorcendone il significato, e così facendo, a mio avviso, non si aiuta nessuno. Per capirci meglio vi voglio fare tre esempi ma ne potrei fare tantissimi.
Allattamento
La prima “semi-bufala” di cui voglio parlare riguarda uno dei presunti principi base dell’autosvezzamento. Sappiamo tutti che l’allattamento deve essere la fonte principale di nutrimento dei bambini di meno di un anno. “Deve”; notare il verbo “deve”. Se vi andate a leggere le linee guida per l’alimentazione complementare dell’Unione Europea c’è scritto, e cito: “il latte materno deve rimanere la fonte primaria dei nutrienti per tutto il primo anno di vita”. Quindi è vero; lo dicono; ma non vi sembra strano? E come facciamo con i bambini che invece vogliono meno latte; glielo diamo con imbuto? C’è qualcosa che non va.
Molto brevemente, il problema è uno di traduzione. Questo documento è stato scritto a più mani, forse in molte lingue, e comunque alla fine sarà stato prodotto un documento tutto in inglese che successivamente è stato ri-tradotto nelle varie lingue comunitarie. Se andate a leggere l’originale inglese lì c’è scritto “breast milk however *should* remain the primary source of nutrition”. Qui abbiamo “Should”, che in questo caso indica un modo di fornire un consiglio o un’esortazione, e va tradotto certamente NON con un “deve”, quello sarebbe “must”, ma con un “si consiglia”, “normalmente quello che accade è” e frasi simili. Di sicuro NON con “deve”. Conosco alcuni degli autori che hanno contribuito alla stesura di questo documento e ci ho parlato perché so che sono persone serie. Di fatti hanno detto, sì, ho ragione a dire che la traduzione è errata. Hanno anche aggiunto che probabilmente nella fretta la versione italiana non è stata rieletta in modo accurato, e così questo errore si è infiltrato con tutto quello che ne consegue perché alla fine fa parte di un documento ufficiale molto diffuso.
La frase avrebbe potuta essere formulata ad esempio così: “il latte PUÒ rimanere l’alimento principale per il primo anno di vita del bambino”; come vedete c’è una bella differenza. In questo caso diciamo che è una semi bufala nel senso che chi riporta la notizia lo fa in buona fede perché c’è scritto così, ma rimane il fatto che è un qualcosa da rettificare, quindi lo ripeterò fino a che il concetto non viene assorbito da tutti.
Funghi
Il secondo esempio che voglio fare è quello dei funghi. Se date un’occhiata su Google trovate scritto molto spesso che non bisogna dare i funghi prima dei 12 anni, in quanto lo dice il Ministero della Salute. Anche sui commenti nella pagina Facebook di Autosvezzamento.it la cosa viene ripetuta spesso. Qua bisogna fare un’importante distinzione: la raccomandazione è vero, esisteva, e si trovava scritto che “non si devono somministrare i funghi ai bambini fino a 12 anni” però questa raccomandazione si trovava non in documento ufficiale del ministero della salute o in qualche studio presente in letteratura, ma in un opuscolo informativo. Sottolineo che l’opuscolo è stato scritto non dal primo venuto, ma da un medico che si occupa di intossicazione da funghi. Però, ed è un bel però, questa affermazione era letteralmente buttata lì, senza nessun contesto, senza nessuna bibliografia che la giustificasse o altri dati informativi. Non diceva nulla.
All’interno dell’opuscolo c’era una specie di decalogo dove si elencavano i comportamenti da seguire, o non seguire, quando si consumano i funghi e questo era l’unico posto dove venivano nominati i bambini. Quello che manca è qualunque tipo di contesto. Tu autrice, che genere di informazione mi stai dando, fatti o opinioni? Con la dottoressa, autrice del documento, ci ho parlato e ho chiesto delucidazioni, ma… non me ne ha fornite. In altre parole, la raccomandazione di non dare ai bambini i funghi prima dei 12 anni era, allo stato attuale delle cose, l’opinione dell’autrice, un’opinione forse illustre e sicuramente motivata dalla sua esperienza, ma era solo un’opinione. Notare che ho cercato in giro ma non ho trovato altre pubblicazioni dove dicessero qualcosa di simile, anzi ho trovato scritto che i funghi ai bambini piccoli fanno bene. Oppure guardate qui, questo è il ministero della salute inglese che dà un esempio di piatto adatto per lo svezzamento: un tortino con formaggio e… funghi; 50 g di funghi per la precisione. Notate che la qualità delle evidenze è simile tra i due casi, si parla di due ministeri della salute, quello italiano e quello inglese, e delle pagine contenenti… le opinioni dello scrivente.
Secondo me l’origine della confusione è che l’opuscolo parla di funghi selvatici, difatti l’opuscolo di cui sopra lo si potrebbe riassumere semplicemente dicendo “i funghi selvatici non li mangiate se non sono stati fatti controllare e certificare ufficialmente dalla ASL”. In altre parole, lo Zio Peppino che va a funghi da una vita… non conta per certificarne la commestibilità. In ogni caso, non so voi, ma io un fungo selvatico non credo che me lo mangerei. Sarà che non appartengono alla mia cultura, essendo nato e cresciuto a Roma, ma forse nel nord Italia lo fanno. In ogni caso, non credo ci voglia l’opuscolo del Ministero della Salute per pensare che un fungo trovato in un bosco forse a un bambino è meglio non darlo. La dottoressa autrice dell’opuscolo, presumo, deve aver visto negli anni delle intossicazioni da funghi selvatici nei bambini piccoli e, per tagliare la testa al toro, ha emesso la raccomandazione di non darli ai bambini di meno di 12 anni. Di certo però non puoi fare il paragone tra il fungo trovato nel bosco da Zio Peppino e quello coltivato che compri al supermercato, né mi sembra sensato farsi un problema se tuo figlio morde la pizza con i funghi champignon che ti sei ordinato in pizzeria.
Comunque di recente c’è stato un colpo di scena! Nel 2020 è uscita una versione nuova dello stesso opuscolo, nella quale la raccomandazione dei “12 anni” è scomparsa, e adesso si dice un generico non somministrare i funghi ai bambini, come vedete al punto 3. Ulteriore colpo di scena, la stessa raccomandazione non c’era nella versione del 2012, quindi era presente solo in quella del 2015, che purtroppo non ho mai salvato, e quindi non ve la posso far vedere, ma sono certo che mi crediate.
Per concludere questa seconda parte, qual è il decalogo par mangiare i funghi in “sicurezza”? Facilissimo: ne mangiamo pochi, raramente, sempre certificati, e ancora meglio li prendiamo al supermercato, e li cuociamo bene. E questo vale a tutte le età.
Zucchero
Per ultimo voglio parlare di quella che è la quasi bufala più interessante ed è anche quella che si avvicina più di tutti ad essere una vera e propria bufala. “L’oms dice che non bisogna dare lo zucchero ai bambini prima dei due anni di età.” Questa è una notizia falsa. L’oms non ha mai detto niente di tutto ciò. Nel 2016 invece è uscito una scientific statement, ovvero una dichiarazione scientifica dalla American Heart Association. Non conosco questa associazione che studia il cuore, ma non ho motivi di dubitarne la serietà e che quelli che hanno compilato la dichiarazione non siano una persone in gamba. Però non è l’OMS. L’OMS non ha mai detto niente del genere. L’OMS invece si concerta sul consumo di zucchero da parte di tutti e che deve essere limitato da tutti, grandi e piccini. Ne ho parlato in un altro articolo per cui adesso non mi dilungo, ma ve ne consiglio la lettura perché vi aiuterà a capire tante cose. Tuttavia la bufala che l’OMS l’abbia detto continua a circolare. Per dire, mentre facevo delle ricerche per questo video mi sono imbattuto in un articolo pubblicato un paio di mesi dove lo dicevano. Poi c’è un’associazione di odontoiatria infantile dove lo dicono a chiare lettere. Secondo me, e questa è solo un’ipotesi, il problema nasce da come è stata riportata la notizia. Ad esempio c’è un articolo di Repubblica dove il lettore distratto può fare dei collegamenti che non esistono. Poi la bufala comincia a circolare, viene ripetuta (ma mai controllata) e diventa una verità accettata acriticamente.
Se leggete però quell’articolo di Repubblica, anche se non fanno il link con l’OMS, fanno comunque disinformazione. Innanzitutto parlano di “linee guida” cosa che non sono… sono appunto una “dichiarazione scientifica”, ma questo è il meno. “Vietati fino a 2 anni dolci e bibite gasate”, dice il titolo dando l’impressione che oramai si sappia tutto sull’argomento e che sia stato emesso l’undicesimo comandamento. Tuttavia se diamo un’occhiata, anche veloce, alla dichiarazione scientifica (che ripeto, credo sia stata scritta da persone serie), le cose non stanno proprio così. Gli autori ci dicono che questa raccomandazione scaturisce da evidenze di tipo Classe III, ovvero la più bassa, che vuol dire che c’è un consenso generale che una determinata procedura può non essere utile e in alcuni casi dannosa. Inoltre queste evidenze sono di qualità C, di nuovo la più bassa, ovvero si basano su casi clinici e comunque sull’opinione di chi scrive e non di studi.
Insomma per metterla in maniera più semplice, dato che lo zucchero aggiunto, alla fine dei conti, non serve e se ne mangi troppo bene non fa, per non sapere né leggere e né scrivere, diciamo che è meglio non darlo. Notate, non c’è niente di male in tutto ciò. Gli autori lo dicono a chiare lettere e in grande. Basta leggere. Invece la stampa ha riportato la notizia in modo molto sensazionalistico creando solo confusione. Non vi dico le litigate che mi devo fare periodicamente su Facebook quando faccio presente che l’oms non ha detto che non bisogna dare lo zucchero ai bambini prima di 2 anni e che chi lo ha detto non pretendeva certo di essere depositario della verità; ma non c’è verso. Ciò non vuol dire che ai bambini dai 2 kg di zucchero, come in tanti sembrano voler concludere che io sostenga. Io invece, dico solo che sicuramente troppo zucchero non fa bene, se non altro ai denti, però non perdiamoci in questi pronunciamenti apocalittici che non aiutano nessuno e seguiamo le raccomandazioni OMS che ci dicono quanto zucchero è troppo zucchero.
Prima di salutarci, dimmi: sei a conoscenza di bufale o semibufale sullo svezzamento o autosvezzamento che in tanti danno per vere? Raccontamelo nei commenti.
Ciao e alla prossima.