La filastrocca salvabimbo

[box]Un paio di giorni fa Regina (che ringrazio) mi ha fatto conoscere questa Filastrocca Salvabimbo, scritta da Filippo Festini, professore associato presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’ospedale Meyer di Firenze. La filastrocca è stata pubblicata originariamente dalla SISIP (Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche) e la ripropongo qui per loro gentile concessione. Approfitto di questo post per includere due nuovi video del Dr. Marco Squicciarini, di manovredisostruzionepediatriche.com, sulle manovre di disostruzione del lattante e del bambino (li trovate più in basso nel mezzo della filastrocca). Infine, in coda alla filastrocca riassumo le varie risorse che abbiamo raccolto su questo sito sui pericoli da soffocamento e sulle manovre di disostruzione, così non ci sono davvero scuse per non sapere almeno le basi di quello che c’è da fare se qualcosa va di traverso ai nostri figli :)[/box][box type=”download”] Vi ricordo anche che il nostro ebook sul soffocamento è scaricabile gratuitamente agli iscritti alla newsletter. Per iscriversi basta cliccare qui o compilando il modulo immediatamente sotto a questo articolo.[/box]

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FILASTROCCA SALVABIMBO

(di Filippo Festini) Un lattante sfortunato forse un nòcciolo ha inalato: cute pallida alabastro o colore un po’ bluastro! Il respiro poi non passa, la dispnea il bimbo squassa! Fai chiamar centodiciotto (che sennò paghi lo scotto), la sua mamma rassicura e di lui prenditi cura. Guarda in bocca se si scorge che qualcosa è lì che sporge: in tal caso solamente puoi proceder cautamente con il mignolo ad uncino ad estrarre il pezzettino, ma se non vedi l’affare alla cieca non cercare! Metti prono il piccolino lungo il tuo braccio mancino: testa in basso, ben declive, e la mano che non scrive regge il mento, sennò cade e l’oggetto non evade. Cinque pacche siano date, tra le scapole assestate; via di fuga laterale, così al capo non fai male. Guarda intanto se riesce la manovra e il pezzo esce. Poi rigiro il fantolino come fosse un bel panino e supino sia disteso sopra il braccio destro teso. Sempre rimanendo calmo reggo il capo con il palmo e la testa sia declive (non ci sono alternative). Guardo ancora nella bocca: c’è qualcosa che si adocchia ? Se non vedi proprio niente su, procedi lestamente: con due dita allineate tra i capezzoli posate cinque belle compressioni lente e ben profonde imponi (ma se l’unghia lunga pare con le nocche puoi provare). Guarda poscia il cavo orale e se ancora nulla appare ricomincia la sequenza del panino, con pazienza: cinque pacche a pancia in giù, compressioni a faccia in su. Più e più volte reiterate, con costanza continuate, finché il nostro piccolino non risputa l’oggettino. Se però -che Dio ci aiuti- l’affarino ancor non sputi, caro bimbo, senza tema, tenterò una cosa estrema: quell’oggetto proditorio fermo nel respiratorio spingerò ancor più in basso per trovare all’aria un passo, così un bronco solamente ostruirà, quel gran fetente! Metto il bimbo su di un piano o per terra (non è strano) con il collo allineato dal mio palmo ben serrato. Bocca mia su bocca e naso del piccino (non a caso) soffio forte cinque volte e, sebbene non sian molte, esse possono stappare e il piccin far respirare. Se però così non fosse ecco che il bi elle esse devo adesso incominciare per poter ancor sperare: trenta leste compressioni poi due belle insufflazioni. Tu continua, non fermarti! Chiedi ad altri di aiutarti! E se l'”India” non è in vista è importante tu resista, perché sol per sfinimento può fermarsi il salvamento. Se sei calmo e sai ben fare non ti devi spaventare, perché spesso dell’oggetto incastrato fa rigetto – ringraziando San Camillo – molto prima, il piccirillo: se la va e se la spacca, dopo già la quinta pacca! Quando il pezzo sia eiettato tu sarai affaticato, ma ritornerai tranquillo quando infin udrai lo strillo del bambino che hai salvato e sarai gratificato! Se il poema imparerai, tanti bimbi salverai! [box type=”note”]

Altre risorse sui rischi da soffocamento e le manovre di disostruzione

Cliccate sui link per accedere ai vari articoli: – Parliamo del riflesso faringeo – Soffocamento: cosa non dare e cosa non fare – Descrizione delle manovre di disostruzione, scritto per noi da Jennifer Visentini, infermiera del 118 e pronto soccorso). Qui trovate anche il video sulle manovre con Lorella Cuccarini. – Perché TUTTI devono saper fare la manovra di disostruzione, lettera aperta scritta dal pediatra Alberto Ferrando. – Qui potete scaricare direttamente dal sito manovredisostruzionepediatriche.com poster in varie lingue con la descrizione delle manovre di disostruzione, più altro materiale. Fateli circolare tra chi quotidianamente ha a che fare con bambini più o meno piccoli. – L’ebook sul soffocamento è invece ottenibile semplicemente compilando il modulo immediatamente qui in basso. [/box]

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24 risposte

  1. Io anche il prosciutto le davo… stavo più attenta rispetto ad altre cose (pezzetti un po più piccoli, offro l’acqua più spesso così lava la bocca). Al corso dicevano che rispetto ad altri cibi che sono più “facili” da far uscire con le manovre di disostruzione, quelli tendono ad appiccicarsi alle pareti della gola e non si staccano facilmente. Noi non ci siamo fatti spaventare eh… solo appunto un occhietto più attento all’occasione 😉

  2. Ma invece le polpette solo intere…a pezzetti la mia le mastica a 10 mesi…devo solo stare attenta a darle un pezzetto per volta se no si mette in bocca tutto insieme…

  3. io son soggetta al bolo isterico… cioè + sn nervosa + tendo a strozzarmi…… x di + ci sn cibi che effettivamente ti strozzano……

  4. Ma infatti, capisco benissimo che il prosciutto faccia “la palla”, ma lo stracchino…

  5. Si… Noi non usiamo stracchino ma pare che sia una delle cose più quotate tra i pediatri della zona per lo svezzamento iniziale… Che noi non abbiamo cmq seguito… Insomma, ci hanno detto così ma me lo ricordo solo perché era curioso

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