Latte formulato, di crescita, vaccino… come scegliere?

Per fare chiarezza su quale latte formulato scegliere e se e quando dare il latte vaccino, ho intervistato la dott.ssa Claudia Carletti dell’IRCCS pediatrico Burlo Garofolo, SSD Ricerca sui Servizi Sanitari, Epidemiologia di Popolazione e Salute Internazionale.
Al termine dell’intervista trovate delle informazioni di carattere generale sul latte vaccino e di crescita e le linee guida internazionali sull’argomento.

quale latte formulato scegliere

Quale latte formulato scegliere

A. Cominciamo dall’inizio: supponiamo che un bambino prenda il latte artificilae, quale latte formulato scegliere per i primi sei mesi? Ci sono marche da preferire?

CC: L’allattamento al seno è il modo naturale di alimentare il bambino e tutte le mamme dovrebbero essere sostenute ad allattare il proprio bimbo in modo esclusivo fino ai 6 mesi e a proseguire con l’allattamento al seno, con adeguati alimenti complementari, fino a due anni e oltre, se lo desiderano. Ma le mamme che, per scelta o per necessità, non allattano al seno hanno bisogno di sostegno e di informazioni corrette, a volte più di quelle che allattano.

Fino ai 6 mesi di vita del piccolino, l’unica adeguata alternativa al latte di mamma è la formula per lattanti (latte 1). Fortunatamente oggi la composizione di questi latti deve rigorosamente attenersi a degli standard indicati in una normativa internazionale (Codex Alimentarius, FAO/OMS) e, le mamme che non allattano al seno, possono contare su numerosi tipi di latti artificiali per soddisfare i normali fabbisogni nutrizionali del lattante nei primi mesi di vita. Viste le rigide indicazioni alle quali le industrie devono attenersi per produrre le formule, possiamo sostenere che tutti i latti di formula sono equivalenti sotto il profilo nutrizionale e che l’unica vera differenza è il prezzo di vendita.

A. Dopo l’inizio dello svezzamento, ovvero passati i 6 mesi, con cosa continuiamo, sempre l’1 o è consigliabile passare al latte di proseguimento (chiamato anche latte 2 o 3 a seconda delle marche)?

CC: Le mamme si trovano a un bivio intorno ai 6 mesi di vita, quando il bambino inizia ad assaggiare gli alimenti solidi: proseguire con il latte 1 o sostituirlo con il latte di proseguimento (latte 2)? Anche le formule di proseguimento devono attenersi agli standard del Codex Alimentarius, che li indica come adatti all’alimentazione dei bambini dopo i 6 mesi ma non esistono prove che questi latti siano necessari nello schema di alimentazione del bambino dai 6 ai 12 mesi.

In sostanza, il piccolino potrà continuare con il latte 1 fino all’anno di vita assicurandosi tutti i micro e macronutrienti di cui ha bisogno. È vero tuttavia che per alcune marche i latti 2, o latti di proseguimento, hanno un prezzo molto inferiore rispetto a latti 1 e quindi anche in questo caso, la scelta che la famiglia farà sarà esclusivamente di tipo economico.

A. Il passo successivo sarà dopo i 12 mesi… C’è un dibattito molto acceso se sia meglio usare il latte di crescita perché (dicono) più simile al materno, invece di orientarsi verso il vaccino che è molto più proteico. Cosa scegliere?

CC: Dopo i 12 mesi l’alimentazione del bambino sarà varia e il latte non sarà più l’alimento principale ma uno dei numerosi cibi che vanno a comporre la sua dieta.
Leggendo l’etichetta delle numerose marche in commercio (vedi sotto per qualche esempio), si nota che il latte di crescita ha meno proteine rispetto al latte di mucca e questo può essere un vantaggio visti gli studi che mostrano come la riduzione dell’apporto proteico nei primissimi anni si accompagni a un rischio minore di obesità. Ma se si prosegue nella lettura, ci si accorge che non è tutto oro quello che viene pubblicizzato!

Infatti, se con il latte di crescita si risparmia qualche grammo di proteine, si offre però al bambino un prodotto con troppi zuccheri aggiunti (saccarosio, glucosio, fruttosio o maltosio), aromi artificiali e carboidrati complessi. Tutti questi ingredienti, non presenti nel latte vaccino, aggiunti probabilmente per renderlo più gustoso possono alterare le abitudini alimentari del bambino e i suoi gusti e invogliarlo a berne di più, perdendo anche il vantaggio del minor apporto proteico.

In conclusione, dai 12 mesi è consigliabile sostituire il latte artificiale con il latte vaccino, possibilmente fresco, intero e di alta qualità. Consiglio il latte fresco che, al contrario del latte UHT, con il processo di pastorizzazione non denatura le vitamine, intero perché i piccolini hanno bisogno di grassi per lo sviluppo e di alta qualità che assicura un prodotto con elevati standard nutrizionali.

A. Chiariamo bene quest’ultimo punto, quando si può cominciare a dare il latte vaccino?

CC: Il latte vaccino fino ai 12 mesi di vita del bimbo non è adatto né in sostituzione del latte di mamma, né al posto del latte 1 (o eventualmente del 2 o di quello di proseguimento dopo i 6 mesi). Il latte di mucca infatti è un alimento troppo povero di ferro e troppo ricco di proteine in questa fase della vita del bambino, anche se, dopo i 6 mesi lo si può utilizzare come ingrediente, ad esempio in un buon purè! Ma all’anno di vita, il latte è solo uno dei numerosi alimenti che il bambino consuma e nell’ottica di una dieta varia ed equilibrata è una buona fonte di calcio, grassi e proteine.

Se il bambino lo rifiuta, non è il caso di insistere, si continuerà a proporlo ogni tanto, ma si può tranquillamente sostituire il prodotto con dello yogurt, del formaggio fresco o stagionato o degli altri prodotti lattiero caseari.


Informazioni aggiuntive

La composizione del latte materno, una volta avviato lo svezzamento, è come segue (ref: Dewey 1984):
– proteine: circa 2 g / 100 ml
– lattosio: 5-6 g / 100 ml
– grassi: circa 3g / 100 ml

Per capire meglio quale latte formulato scegliere, facciamo il confronto tra alcuni latti di crescita (prendo i latti 3, ma avrei potuto usare anche i “nuovissimi latte 4”; sembra che la numerazione sia sempre sul crescere):

Aptamil 3:

– proteine 1,5 g / 100ml
– carboidrati 8,6 g, di cui 8,4 zuccheri / 100ml
– grassi: 2,7 g /100 ml

Neolatte 3:

– proteine 1,7 g / 100ml
– carboidrati 8,6 g, di cui 4,6 g zuccheri / 100ml
– grassi: 2,9 g /100 ml

Mellin Crescita 3 liquido:

– proteine 1,5 g / 100ml
– carboidrati 8,6 g, di cui 8,4 g lattosio / 100ml
– grassi: 2,7 g /100 ml

Latte Nutri-Mune 3 Plasmon:

– proteine 1,6 g / 100ml
– carboidrati 8 g, di cui 6,6 g zuccheri / 100ml
– grassi: 3 g /100 ml

Tra gli ingredienti c’è anche la vanillina.
Su questo latte leggete anche l’articolo dedicato.

Latte vaccino fresco intero (dal mio frigo):

– proteine 3,4 g / 100ml
– carboidrati 4,7 g, di cui 4,7 lattosio, / 100ml
– grassi: 3,6 g /100 ml

Per quanto riguarda l’introduzione del latte vaccino al posto di quello materno/formulato nelle linee guida internazionali viene affermato quanto segue:

ESPGHAN (European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition): dopo i 12 mesi; intero fino ai 2-3 anni. (2007)
(NB: nell’articolo viene affermato che alcune nazioni, ad esempio Svezia, Danimarca e Canada, consigliano l’introduzione del latte vaccino verso i 9-10 mesi (al 2007), tuttavia almeno il Canada ha successivamente cambiato la propria posizione in quanto ora consigliano di aspettare i 12 mesi e mi dicono che la Svezia ha fatto lo stesso).

AAP (American Academy of Pediatrics): dopo i 12 mesi e intero fino a un massimo di 1 l/die circa. (2012)

Unione Europea: “Per un bambino non allattato al seno dopo i 12 mesi si raccomandano 200-400 ml/die di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/die se non lo sono.” (Prima dei dodici mesi viene consigliato il latte formulato o materno). (2005/6)

Sul latte di crescita non ho trovato niente (che non fosse stato scritto dai produttori).

Se vi interessano le questioni legate all’intolleranza al lattosio le trovate in questo post di Dario Bressanini: Darwin e l’innaturalità del bere latte.

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145 risposte

  1. Alleluia!!!!! Sono contenta di leggere che come al solito il mio pediatra ha ragione ^_^ ! Per ora allatto ancora al seno ma poi latte vaccino intero fresco 😉

  2. La cosa che ci ha lasciati più allibiti é stato il passaggio da latte formulato 1 a 2: nessuno ha saputo dirci in sostanza dove stava la differenza se non il prezzo. Sia neonatologi che pediatra in sostanza ci hanno detto che sono uguali! Bah!
    All’anno di età noi siamo passati al latte vaccino senza alcun problema di tolleranza o altro 🙂

  3. grazie puntuali come sempre 😛 il mio pediatra mi ha consigliato il latte di proseguimento per via delle vitamine…. mia madre ha detto “se ha bisogno di vitamine perchè non gliele da a parte e si prende il latte vaccino?” cmq ora son decisa davvero, latte vaccino fresco. però è davvero così sconsigliabile l’uht?

  4. a me hanno consigliato il latte vaccino da sei mesi, sinceramente finchè prende il mio non vedo perchè darle quello della mucca o della scatola (in forma di latticini sì, se la “ricetta” lo prevede). o no?

    1. FedeRiot chiaramente se allatti non vedo perché sostituire il latte materno con il vaccino. Chiaramente allattare non vuol dire che non si possa far mangiare anche il latte vaccino in quanto è un alimento come un altro (ad esempio come ingrediente… potendo credo che eviterei il biberon, ma questa è un’altra storia).
      Quello che però mi lascia davvero allibito è che ti abbiano detto che va bene darlo a 6 mesi e in questo non sei l’unica… in giro si trovano facilmente storie come la tua. Tuttavia le linee guida su questo sembrano essere TUTTE concordi… è meglio aspettare i 12 mesi e davvero non mi spiego come mai sia ancora così diffusa l’idea che il latte vaccino dato in sostituzione del materno/formulato prima dei 12 mesi vada bene.

      1. andrea_ ti dirò di più, mi hanno consigliato di darlo PER mollare finlamente quella bizzarra e un po’ dannosa abitudine chiamata allattamento. ma diluito eh! il problema forumlato non me lo sono mai posto, ho sempre pensato che quando Matilda inizierà a bere il latte berrà quello delle mucche vicine di casa, che quando prendi il latte ringraziano anche educatamente con un bel muuuuuhhhh! 🙂 però ho trovato interessante l’articolo perché mi sono sempre chiesta se davvero sia obbligatorio dare il latte forumlato ai bambini, superato l’anno.

        1. FedeRiot, LauraFracassi ,@Lucio Piermarini  questo lo posso anche capire… sono in tante a voler togliere il seno dopo x mesi e un modo di farlo (che piaccia o meno) è di dare un surrogato, ovvero LA o LV a seconda dell’età.
          Secondo me c’è un po’ di “confusione” terminologica su cosa sia un “sostituto” e cosa un “cibo come un altro”. Alla fin fine si parla della stessa cosa… Se dopo l’anno posso passare dal LA al vaccino non vedo perché non possa fare la stessa cosa partendo dal LM se non voglio più allattare.

        2. andrea_ FedeRiot LauraFracassi Andrea….non ho capito che cosa puoi capire? fai riferimento a cosa?

        3. andrea_ Non si parla della stessa cosa se consideri che il punto centrale è la quantità e non l’età Se dopo l’anno la quantità di latte assunta è ancora elevata e la dieta solida non è varia e cospicua, il latte non può essere considerato un alimento come un altro, per cui sostituire il l.m. o il l.a. con il vaccino non mi pare adeguato.

        4. Gloria_ andrea_ infatti tipicamente a me “l’alimento come un altro”  o “sostituto” significa la possibilita’ che un bambino sostituisca un pasto con un biberon/tazza di latte. E’ una cosa che capita abbastanza frequentemente anche per i bambini “mangioni” nel secondo anno di vita (basta che siano stanchissimi- cosa che capita). Bisognerebbe capire con quanta frequenza possa succedere. peraltro se le quantita’ consigliate dall’unione europea di vaccino sono 200-400ml /die, sicuramente non ce la si fa con la sola tazza di latte a colazione. Ci vorrebbe quindi il famoso tazzone/biberon  prima di andare a letto? Il mio primo lo prendeva a quell’eta’ appunto.

        5. Gloria_ andrea_ ecco, credo che fosse quello che voleva dire Piermarini, per questo volevo capire meglio. E come dice Alessandra l’unione europea consiglia 200-400 ml al giorno come se bere latte fosse necessario…..ma a cosa? Questo volevo capire, perchè si spinge affinchè i bambini bevano latte, cosa da in più rispetto ad altri cibi? se un bambino smette, ad esempio, di ciucciare, sul principio dell’autoregolazione, non vuol dire che non ha più bisogno di latte?

        6. LauraFracassi Gloria_, le linee guida europea dicono:
          ” Il latte deve continuare ad essere parte integrante della dieta durante l’alimentazione complementare e si raccomanda di continuare con l’allattamento al seno fino a due anni ed oltre. Se il volume di latte materno è alto, non c’è motivo di usare altri latti. Nei bambini non allattati al seno un eccessivo consumo di latte artificiale nel primo anno o di latte vaccino in seguito può limitare il consumo e la diversificazione di alimenti complementari, importanti, come già detto, per esporre il bambino a quei nuovi sapori e consistenze che facilitano l’acquisizione di competenze alimentari. Un bambino che beve un litro di latte vaccino o artificiale al giorno soddisfa fino a due terzi dei suoi bisogni energetici e lascia ben poco spazio ed appetito per altri salutari alimenti. Per un bambino non allattato al seno dopo i 6 mesi si raccomanda perciò di dare 280-500 ml/die di latte artificiale fortificato con ferro se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 400-550 ml/die se non lo sono. Per un bambino non allattato al seno dopo i 12 mesi si raccomandano 200-400 ml/die di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/die se non lo sono.”
          Per come la leggo io il latte (OGNI latte) è consigliato, ma non indispensabile.
          Il punto è che non tutti vogliono/possono allattare a lungo, per cui dopo un certo periodo desiderano passare ad altro e l’articolo dice chiaramente che non c’è alcun vantaggio comprovato nell’assumere latte formulati (qualunque essi siano) passati i 12 mesi.
          Tra l’altro, un bambino che a 12 mesi mangia ancora molto poco o niente rappresenta decisamente l’eccezione e non la regola, per cui in quel caso si può vedere caso per caso come comportarsi. A naso (e senza prova alcuna) direi che tendono a ritardare i bambini allattati piuttosto che quelli che prendono già il biberon.
          Insomma, l’articolo dice chiaramente (e tutte le linee guida sono d’accordo) che mancano le prove che, in caso non si voglia/possa allattare, il latte vaccino non sia un degno sostituto passati i 12 mesi a meno che non se ne prendano quantità davvero elevate

        7. LauraFracassi , facevo riferimento al fatto che a @FedeRiot avessero consigliato un sostituto al LM per togliere il seno (se lo voleva fare). Al tempo stesso ho cercato di rispondere al tuo intervento, ma non ci sono riuscito:)

        8. andrea_ no momento, non ero io a voler togliete il latte, mi hanno consigliato proprio di smettere di allattare e dare il LV perché migliore, insieme ai biscotti, sazierebbe più del LM.

        9. andrea_ LauraFracassi Gloria_ però questo passaggio è ingannevole perchè sembra mettere sullo stesso paino latte artificiale e latte vaccino mentre, a partire dal post, stiamo dicendo proprio il contrario!

  5. molto interessante. sapevo già che da un punto di vista nutrizionale i latti artificiali sono tutti equivalenti, ma non avendone mai usati non mi sono mai espressa più di tanto a riguardo. vorrei però riportare una conversazione (alla quale non ho volutamente partecipato) ascoltata di recente: 
    mamma1: sai, le dò il latte artificiale speciale antiallergico perchè il papà è asmatico e non si sa mai.
    mamma2: si certo glielo davo anche io perchè aveva la dermatite atopica. per fortuna poi a 1 anno con il latte vaccino è tutto passato.
    domanda 1: c’entra davvero l’asma del papà con un’eventuale intolleranza al lattosio (da quello che so l’unica possibile forma allergica legata al latte, o sbaglio?)
    domanda 2: se è allergica al latte artificiale non dovrebbe a maggior ragione esserlo al latte vaccino?
    a naso si direbbe che il pediatra di riferimento (privato in entrambi i casi) avesse voluto creare uno stato di ansia in quei genitori che implicasse un meccanismo di dipendenza medico/paziente e giustificasse la spesa della visita. lo dico anche in base ad altre affermazioni prive di senso sullo svezzamento che ho sentito, ma mi sono guardata bene dal commentare.

    1. CosmicMummy1976 boh… non ne so molto in materia.
      Ho guardato in rete un paio di marche per vedere che dicevano sui latti speciali per questo o per quello, ma non mi è chiaro a chi/cosa servano, A leggere quello che dicono sui loro siti sembrerebbero dedicati a casi molto particolari (ad esempio se un bambino è allergico al latte vaccino, per cui non può prendere il LA normale).
      Una cosa però la so, il collegamento tra la dermatite atopica e il latte vaccino è tutto da dimostrare, o meglio, è possibile che il latte vaccino la scateni, ma è ugualmente probabile che sia causata da 100 altre cose che con l’alimentazione non hanno nulla a che fare. Figlia 2 ha passato un inverno con una brutta dermatite sul volto (per fortuna ora va molto meglio), ma il pediatra che la vide ci disse che se volevamo potevamo provare il latte artificiale speciale, ma per lei era uno spreco di soldi. Dovevamo solo aspettare che passasse e così è successo.
      Aspettiamo comunque i commenti di chi ne sa di più.

      1. andrea_ CosmicMummy1976 ti dico la mia esperienza: il mio grande ha avuto dermatite atopica a circa 1 anno, il pediatra mi ha detto di usare la pomata alla gentamicina (che è un po’ una panacea, come il paracetamolo :-D) ed in effetti è passato. quando gli ho chiesto se poteva essere qualche cibo lui mi ha detto: e se anche fosse? non vale la pena di metterlo a dieta, dovresti togliergli tutti gli alimenti ad uno ad uno, fai prima ad aspettare che passi da sola. e così è stato. mi rendo conto che ci sono casi più gravi, che non passano facilmente, o certo nel caso di un lattante se il latte è l’unico alimento può esserci magari il sospetto (come dici tu tutto da dimostrare). riguardo alle allergie, quelle serie, una bambina del corso preparto era allergica a tal punto da essere allergica al latte della sua stessa mamma. quelli si che sono casi che necessitano trattamenti particolari, anche perchè si trattava di una bambina appena nata e immagino l’apprensione della sua mamma. per fortuna hanno capito che il problema era quello e viva i latti speciali anallergici! per il resto quello che ho letto, non ricordo dove ma era un sito che ritenevo affidabile, è che le allergie alimentari vere sono lattosio e glutine. tutte le altre ‘intolleranze’ lasciano un po’ il tempo che trovano e sono spesso usate da medici disonesti per giustificare analisi, visite, diete particolari ovviamente a caro prezzo. riguardo a tutti gli altri aspetti del latte vaccino, l’articolo di Bressanini l’avevi letto? http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/11/22/darwin-e-linnaturalita-del-bere-latte/comment-page-2/

        1. andrea_ scusa, ho fatto un po’ di confusione, si parlava in quel sito delle intolleranze alimentari e non delle allergie… quindi se non ho capito male le uniche intolleranze vere sono lattosio e glutine. le allergie sono un altro paio di maniche, peccato non ricordi dove l’ho letto… certo un ulteriore chiarimento da chi ne sa di più sarebbe interessante.

        2. CosmicMummy1976 andrea_  sì, ok la mia di 5 mesi e mezzo è intollrante al latte e derivati, allattata esclusivamente al seno, solo nei primi giorni di vita con l’aggiunta (forse x questo l’intolleranza)… ora… che cavolo faccio per rispetare la piramide alimentare… aah, dimenticavo, sono celiaca… non mi manca nulla diresti tu… ma spero che finisca qui l’elenco, altrimenti mi sparo. dovrei cominciare l’AS ma ovviamente senza latte e derivati. io sono da una settimana senza, ma la domanda è per quanto tempo? devo stare attenta anche ad eventuali contaminazioni? oppure no? sei sicura che la carne di manzo e vitello possono essere consumate? sn ignorante in materia, scusami

        3. @MonicaBi, le intolleranze vanno così come sono venute, quindi chissà se è ancora intollerante. Hai fatto una (piccola) prova di recente? Se lo è ancora, pazienta ancora un po’ con l’introduzione di latte e latticini.
          Per quanto riguarda la celiachia hai chiesto al medico cosa dovresti fare? A quanto ne so bisogna scoprire presto se lo si è ma chiedi a chi ne sa di più su come fare (se n’è parlato proprio ieri su FB). Per il resto… segui la stessa dieta che segui tu… non è che hai molte alternative. 😀

  6. Ritengo utile ribadire il concetto che il latte vaccino non può mai essere considerato un sostituto del latte umano o della formula, neanche dopo il primo anno di vita, ma piuttosto un alimento utile e comodo, se pure non indispensabile.

    1. @Lucio Piermarini non ho capito se lei consiglia, dopo l’anno di vita, di continuare comunque con il latte artificiale e non con quello vaccino (se non in aggiunta e non in sostituzione). Un’altra cosa che non ho capito è perchè e se, in mancanza di allattamento al seno, dopo l’anno di vita bisogna comunque dare in qualche forma il latte.  è necessario alla crescita del bambino o è un alimento come altri utile ma non indispensabile?

      1. LauraFracassi Il latte vaccino ha un contenuto proteico triplo rispetto  al latte umano e doppio rispetto alle formule. La quantità di grassi del latte umano è del 50% superiore, con una quantità di grassi essenziali maggiore di 10 volte. Un piccolo conto: 400 grammi di latte vaccino forniscono 13 grammi di proteine, pari al fabbisogno proteico massimo quotidiano di un bambino di 12 kg. Ancora qualche dubbio sul considerarlo qualcosa di profondamente diverso e, quindi, sulla necessità di utilizzarlo in un modo diverso dal latte umano?

        1. @Lucio Piermarini Sì, d’accordo, ma qual è il punto?
          Cosa dovrebbe fare una madre che desideri smettere di allattare dopo l’anno? Non è chiaro se dice che bisognerebbe dare il latte di crescita o meno…
          Tra l’altro, bisogna dire quanti anni ha il bambino di 12 Kg di cui l’esempio.

        2. andrea_ La risposta è la stessa di sei giorni fa: il latte (naturale o industriale) è “piuttosto un alimento utile e comodo, se pure non indispensabile”, indipendentemente da quanti anni abbia il bambino.

        3. @Lucio Piermarini andrea_ ma quindi un bambino  (sopra l’anno, o sopra i due ;-)) che bevesse i “prescritti” 400ml indicati dall’unione europea dovrebbe evitare altre fonti di proteine durante la giornata? °-°

        4. @Alessandra andrea_ Dura eh? A parte gli scherzi, il problema è reale. Poiché solo una minoranza di bambini necessita della quantità massima raccomandata di proteine (che nell’ultimo aggiornamento dei LARN, dopo il primo anno di vita, è appunto di 1 grammo per kg al giorno), la maggior parte sta bene con meno, e anche molto meno. Ecco l’importanza di abbondare con i vegetali che, a parità di peso, hanno una concentrazione minore di proteine. Non dobbiamo mai dimenticare che le raccomandazioni ufficiali ( LARN, OMS, UE, etc) debbono essere garantiste e indicare sempre i fabbisogni massimi. Bisogna poi avere l’accortezza di cogliere i suggerimenti del singolo bambino e aggiustare il tiro, senza mai dimenticare che, agli estremi della curva normale, ci sono sempre le eccezioni, cioè bambini che non riescono a regolarsi e che hanno bisogno di un qualche aiuto.

        5. @Lucio Piermarini andrea_ qundi, per dirla in altro modo, dopo l’anno di vita o si viene allattati al seno o si può fare a meno, in presenza di una dieta con proteine di altro tipo, di bere latte….e se si vuole farlo bisogna considerarlo equiparato, per così dire, più alla carne che al succo di frutta, dico bene? In effetti conosco delle mamme che danno da bere due biberon al giorno di 250 gr, di latte con biscotti ai figli e poi si lamentano che sono inappetenti!

        6. LauraFracassi andrea_L’equivoco sulla indispensabilità del latte di mucca nasce tutto dal suo stesso nome in quanto prodotto da un mammifero. Ma a nessuna mucca che volesse o dovesse smettere di allattare verrebbe in mente di dare latte di donna al suo vitellino (Non è mia!).

        7. @Lucio Piermarini, che il LV non sia necessario credo che sia fuor di dubbio, ma non mi pare che sia questo il punto.
          Se la madre vuole smettere LEI di allattare, ma il bambino non si è stancato del latte (vedi a casa nostra, ad esempio), cosa fare? Nel nostro caso il “problema” è relativo in quanto se ne prende comunque poco, ma non credo sia raro che la madre smetta di allattare quando il bambino prende ancora parecchio latte. In questo caso, assumendo che il bambino abbia più di 12 mesi, cosa fare?

        8. andrea_ Se il latte scompare spontaneamente per un problema di salute che fare? Non riesco a capire dove sia la difficoltà, se non nel dubbio materno di fare un torto al bambino. In ogni caso il bambino farà la stessa colazione dei genitori, alimenti che già avrà avuto occasione di assaggiare nella sua fase di sperimentazione, che sia latte o altro.

        9. @Lucio Piermarini andrea_ eh eh sembra un dialogo tra sordi :-). La domanda e’: vaccino o industrialr dopo l’anno. 
          Quello che farei io, condensando le informazioni, sarebbe osservare il bambino in questione. Perche’ probabilmente il bisogno di molto latte e’ legato anche alla suzione (se prende il biberon, almeno nella mia esperienza e’ con i biberon che i bambini si fanno ciucciatone di latte, appena si passa alla tazza le quantita’ diminuiscono drasticamente). Quindi volendo andare incontro alle esigenze del bambino (di suzione), se nel resto della giornata le proteine animali sono poche  o quasi nulle rispetto all’alimentazione totale, andrei tranquillamente di vaccino, altrimenti andrei di latte di proseguimento, o allungherei il vaccino.

        10. @Alessandraandrea_
          bè, è evidente che io e Andrea stiamo un po’ cercando il pelo nell’uovo
          per amore della pignoleria ma il punto non mi sembra tanto vaccino o
          industriale quanto, almeno per me, perchè il latte?!. Cioè mi sto
          rendendo conto, leggendo questa e altre informazioni, che il fatto che
          il bambino deve bere latte (di mucca o industriale) dopo l’anno sia un
          falso mito, soprattutto ora che i bambini hanno molte fonti proteiche
          rispetto a qualche generazione fa. Il calcio lo si assimila in altro
          modo. Il bambino che non beve latte è visto dalle altre mamme un po’ come il bimbo che non è svezzato con gli omogenizzati….un alieno. E conosco molte mamme che si dannano perchè il figlio non glielo beve (come farà a crescere???) Quindi, venendo alla tua risposta, sono d’accordo se il bambino
          vuole ciucciare a dargli ciuccio o biberon, anche con il latte, ma a ben
          pensarci andrebbero bene anche camomilla o tisane….no? Comunque oggi
          ne parlavo con il mio pediatra che mi confermava quanto detto da
          Piermarini….senza dirmi di non darlo ma facendomi capire che troppo
          bene non fa!

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