Per fare chiarezza su quale latte formulato scegliere e se e quando dare il latte vaccino, ho intervistato la dott.ssa Claudia Carletti dell’IRCCS pediatrico Burlo Garofolo, SSD Ricerca sui Servizi Sanitari, Epidemiologia di Popolazione e Salute Internazionale.
Al termine dell’intervista trovate delle informazioni di carattere generale sul latte vaccino e di crescita e le linee guida internazionali sull’argomento.
Quale latte formulato scegliere
A. Cominciamo dall’inizio: supponiamo che un bambino prenda il latte artificilae, quale latte formulato scegliere per i primi sei mesi? Ci sono marche da preferire?
CC: L’allattamento al seno è il modo naturale di alimentare il bambino e tutte le mamme dovrebbero essere sostenute ad allattare il proprio bimbo in modo esclusivo fino ai 6 mesi e a proseguire con l’allattamento al seno, con adeguati alimenti complementari, fino a due anni e oltre, se lo desiderano. Ma le mamme che, per scelta o per necessità, non allattano al seno hanno bisogno di sostegno e di informazioni corrette, a volte più di quelle che allattano.
Fino ai 6 mesi di vita del piccolino, l’unica adeguata alternativa al latte di mamma è la formula per lattanti (latte 1). Fortunatamente oggi la composizione di questi latti deve rigorosamente attenersi a degli standard indicati in una normativa internazionale (Codex Alimentarius, FAO/OMS) e, le mamme che non allattano al seno, possono contare su numerosi tipi di latti artificiali per soddisfare i normali fabbisogni nutrizionali del lattante nei primi mesi di vita. Viste le rigide indicazioni alle quali le industrie devono attenersi per produrre le formule, possiamo sostenere che tutti i latti di formula sono equivalenti sotto il profilo nutrizionale e che l’unica vera differenza è il prezzo di vendita.
A. Dopo l’inizio dello svezzamento, ovvero passati i 6 mesi, con cosa continuiamo, sempre l’1 o è consigliabile passare al latte di proseguimento (chiamato anche latte 2 o 3 a seconda delle marche)?
CC: Le mamme si trovano a un bivio intorno ai 6 mesi di vita, quando il bambino inizia ad assaggiare gli alimenti solidi: proseguire con il latte 1 o sostituirlo con il latte di proseguimento (latte 2)? Anche le formule di proseguimento devono attenersi agli standard del Codex Alimentarius, che li indica come adatti all’alimentazione dei bambini dopo i 6 mesi ma non esistono prove che questi latti siano necessari nello schema di alimentazione del bambino dai 6 ai 12 mesi.
In sostanza, il piccolino potrà continuare con il latte 1 fino all’anno di vita assicurandosi tutti i micro e macronutrienti di cui ha bisogno. È vero tuttavia che per alcune marche i latti 2, o latti di proseguimento, hanno un prezzo molto inferiore rispetto a latti 1 e quindi anche in questo caso, la scelta che la famiglia farà sarà esclusivamente di tipo economico.
A. Il passo successivo sarà dopo i 12 mesi… C’è un dibattito molto acceso se sia meglio usare il latte di crescita perché (dicono) più simile al materno, invece di orientarsi verso il vaccino che è molto più proteico. Cosa scegliere?
CC: Dopo i 12 mesi l’alimentazione del bambino sarà varia e il latte non sarà più l’alimento principale ma uno dei numerosi cibi che vanno a comporre la sua dieta.
Leggendo l’etichetta delle numerose marche in commercio (vedi sotto per qualche esempio), si nota che il latte di crescita ha meno proteine rispetto al latte di mucca e questo può essere un vantaggio visti gli studi che mostrano come la riduzione dell’apporto proteico nei primissimi anni si accompagni a un rischio minore di obesità. Ma se si prosegue nella lettura, ci si accorge che non è tutto oro quello che viene pubblicizzato!
Infatti, se con il latte di crescita si risparmia qualche grammo di proteine, si offre però al bambino un prodotto con troppi zuccheri aggiunti (saccarosio, glucosio, fruttosio o maltosio), aromi artificiali e carboidrati complessi. Tutti questi ingredienti, non presenti nel latte vaccino, aggiunti probabilmente per renderlo più gustoso possono alterare le abitudini alimentari del bambino e i suoi gusti e invogliarlo a berne di più, perdendo anche il vantaggio del minor apporto proteico.
In conclusione, dai 12 mesi è consigliabile sostituire il latte artificiale con il latte vaccino, possibilmente fresco, intero e di alta qualità. Consiglio il latte fresco che, al contrario del latte UHT, con il processo di pastorizzazione non denatura le vitamine, intero perché i piccolini hanno bisogno di grassi per lo sviluppo e di alta qualità che assicura un prodotto con elevati standard nutrizionali.
A. Chiariamo bene quest’ultimo punto, quando si può cominciare a dare il latte vaccino?
CC: Il latte vaccino fino ai 12 mesi di vita del bimbo non è adatto né in sostituzione del latte di mamma, né al posto del latte 1 (o eventualmente del 2 o di quello di proseguimento dopo i 6 mesi). Il latte di mucca infatti è un alimento troppo povero di ferro e troppo ricco di proteine in questa fase della vita del bambino, anche se, dopo i 6 mesi lo si può utilizzare come ingrediente, ad esempio in un buon purè! Ma all’anno di vita, il latte è solo uno dei numerosi alimenti che il bambino consuma e nell’ottica di una dieta varia ed equilibrata è una buona fonte di calcio, grassi e proteine.
Se il bambino lo rifiuta, non è il caso di insistere, si continuerà a proporlo ogni tanto, ma si può tranquillamente sostituire il prodotto con dello yogurt, del formaggio fresco o stagionato o degli altri prodotti lattiero caseari.
Informazioni aggiuntive
La composizione del latte materno, una volta avviato lo svezzamento, è come segue (ref: Dewey 1984):
– proteine: circa 2 g / 100 ml
– lattosio: 5-6 g / 100 ml
– grassi: circa 3g / 100 ml
Per capire meglio quale latte formulato scegliere, facciamo il confronto tra alcuni latti di crescita (prendo i latti 3, ma avrei potuto usare anche i “nuovissimi latte 4”; sembra che la numerazione sia sempre sul crescere):
– proteine 1,5 g / 100ml
– carboidrati 8,6 g, di cui 8,4 zuccheri / 100ml
– grassi: 2,7 g /100 ml
– proteine 1,7 g / 100ml
– carboidrati 8,6 g, di cui 4,6 g zuccheri / 100ml
– grassi: 2,9 g /100 ml
– proteine 1,5 g / 100ml
– carboidrati 8,6 g, di cui 8,4 g lattosio / 100ml
– grassi: 2,7 g /100 ml
– proteine 1,6 g / 100ml
– carboidrati 8 g, di cui 6,6 g zuccheri / 100ml
– grassi: 3 g /100 ml
Tra gli ingredienti c’è anche la vanillina.
Su questo latte leggete anche l’articolo dedicato.
Latte vaccino fresco intero (dal mio frigo):
– proteine 3,4 g / 100ml
– carboidrati 4,7 g, di cui 4,7 lattosio, / 100ml
– grassi: 3,6 g /100 ml
Per quanto riguarda l’introduzione del latte vaccino al posto di quello materno/formulato nelle linee guida internazionali viene affermato quanto segue:
ESPGHAN (European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition): dopo i 12 mesi; intero fino ai 2-3 anni. (2007)
(NB: nell’articolo viene affermato che alcune nazioni, ad esempio Svezia, Danimarca e Canada, consigliano l’introduzione del latte vaccino verso i 9-10 mesi (al 2007), tuttavia almeno il Canada ha successivamente cambiato la propria posizione in quanto ora consigliano di aspettare i 12 mesi e mi dicono che la Svezia ha fatto lo stesso).
AAP (American Academy of Pediatrics): dopo i 12 mesi e intero fino a un massimo di 1 l/die circa. (2012)
Unione Europea: “Per un bambino non allattato al seno dopo i 12 mesi si raccomandano 200-400 ml/die di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/die se non lo sono.” (Prima dei dodici mesi viene consigliato il latte formulato o materno). (2005/6)
Sul latte di crescita non ho trovato niente (che non fosse stato scritto dai produttori).
Se vi interessano le questioni legate all’intolleranza al lattosio le trovate in questo post di Dario Bressanini: Darwin e l’innaturalità del bere latte.
145 risposte
Ciao! Quindi se non ho capito male con l:autosvezzamento è meglio continuare con latte 1 ? Mio figlio ha 7 mesi e sono appena passata al 2.. vorrei fare ciò che è meglio per lui.
Grazie
La cosa più semplice è… compra quello che costa di meno.
Ah, l’autosvezzamento non c’entra niente. Questo è un consiglio che vale in generale 😉
Buongiorno.
Ho una bimba di 17 mesi che ancora allatto (più che altro la notte e di mattina, prima di svegliarsi). E’ necessario farle fare colazione con un altro tipo di latte, piuttosto che quello materno? La pediatra mi ha consigliato di farle bere altri latti ma io non capisco il senso di questa indicazione. Non è preferibile quello materno? La mia bimba lo assume tramite yogurt e alimenti che lo contengono ma è necessario che lo beva?
Assolutamente NO. Che senso sa prendere il latte di un altro animale quando c’è il tuo? Che poi voglia prendere il latta vaccino (o caprino o quello che è), va benissimo, ma sostituire a priori il latte suo con un altro quando c’è…
Una domanda: e se dopo l’anno si usasse latte di capra o di riso? Che proprietà hanno in meglio o in peggio rispetto al latte vaccino?
Altra domanda: mia figlia, quasi 11 mesi, sta prendendo latte 2 marca coop, che è l’unico che ho trovato senza olio di palma. Qualcuno sa se il latte di proseguimento coop ha, come gli altri, zuccheri e porcherie varie in aggiunta?
Premesso che l’olio di palma non ha alcuna importanza (scegli sempre il LF che costa meno e piace di più) se presente o meno, la regola d’oro al solito è seguire le abitudini della famiglia. Voi prendete latte di capra? Allora lo prenderà anche la piccola.
Il “latte” di riso è una bevanda e non è paragonabile a un latte animale.
Questa è troppo bella: ore 10 di sera, farmacia con turno serale, entra un uomo di corsa dicendo “Ho un’emergenza, Neolatte 3”, “8 euro”, “menomale! Oh bene vedo che è anche bio!”.
Hahahaha 🙂 si sarà scordato di comprarlo e temeva la scenata della moglie?
chi può vivere o crescere senza Neolatte 3?
Il problema che ho riscontrato per la mia bambina è che in commercio non esiste un latte di proseguimento che sia naturale, cioè privo di sostanze che reputo nocive per la crescita dei bambini come olio di palma e zuccheri aggiunti. Possibile che gli organismi di controllo che dettano le linee guida in materia di alimentazione infantile, permettano alle multinazionali del baby food di vendere latti così formulati e di così scarsa qualità. Dove posso trovare un latte di proseguimento che sia privo di additivi da dare dai sei mesi in poi??
Ciao Simona,
premesso che puoi continuare tranquillamente con il latte 1 fino a quando vorrai, va detto che la qualità del latte formulato certamente non è dettata dalla presenza o meno di olio di palma. Anche la quantità di zuccheri è comunque controllata (diverso il caso dei latti di crescita che certo non prendiamo neanche in considerazione).
http://quanticmagazine.com/archives/09/07/2014/alimentazione-bambini-intervista-luciano-proietti/
Ciao a tutti, voglio condividere con voi questa intervista fatta al Dott.Luciano Proietti..pediatra vegetariano che io seguo dalla nascita della mia bimba di 9 mesi.
daniela82
perchè pensi sia legato al tipo di latte? prima la faceva? prova a tornare al latte uno allora….ma credo non cambierebbe molto. E’ probabile infatti che sia più legato all’inizio dello svezzamento che al latte (solitamente il due e lo svezzamento iniziano insieme). Il latte vaccino non va usato prima dell’anno in sostituzione dell’artificiale perchè non è adatto: troppo proteico e nel modo sbagliato (il latte materno/artificiale è adatto a potenziare i neuroni, quello vaccino i muscoli e le ossa dei vitelli, parole del mio pediatra). io cercherei di curare la stitichezza piuttosto che introdurre il vaccino. Prova a ridurre le verdure, troppa fibra può intasare invece che stimolare.