Da un bel pezzo siamo stati contagiati pure noi, e qui a casa siamo completamente entrati nel loop della pasta madre.
Complice il fatto che il pane da queste parti non è che sia un granché (questa la nostra ricetta del pane con pasta madre), che la pizza come si deve te la puoi proprio scordare e che ogni tanto veniamo colti da attacchi di nostalgia canaglia dei buoni dolci italici (mmmh…), in questa casa non si fa altro che sfornare. Da una parte c’è il precisino con le ricette studiate, le percentuali precise, le dosi matematiche… e dall’altra ci sono io, più stile:
“Che fai?”
“Mboh… qualcosa, poi vedi…”
“E la ricetta?”
“Mah, niente, me la invento… un po’ di questo, un po’ di quello… firulì firulà”
Mani nei capelli!
Sì, OK, in effetti può accadere che il risultato dei miei esperimenti non sia proprio da ripetere, diciamo così, ma stavolta ce l’ho fatta, evviva! Dopo ripetute prove, con sommo gaudio vi presento il mio pane dolce con farcitura al cioccolato e frutta secca!
Per l’impasto:
- 100 g pasta madre solida
- 200 g farina per pane
- 100 g farina manitoba
- 100 g acqua
- 125 g latte
- 50 g zucchero
- un pizzico di sale
Per la farcitura io ho usato:
- 30-40 g cioccolato fondente 70% tagliato a tocchetti
- 30 g albicocche secche a cubetti
- 20 g mandorle sbucciate
- una manciatina di semi di zucca
- una manciatina di mirtilli rossi secchi
- frutta candita (quantità non pervenuta! Diciamo “un po'” :-D)
Procedimento
Impastare gli ingredienti tra loro; in genere prima ammorbidisco un po’ la pasta madre con l’acqua tiepida, poi aggiungo circa metà della farina e lo zucchero, impasto un po’ alla buona e solo poi aggiungo il resto della farina e il sale (dicono che il sale non debba mai venire a diretto contatto con il lievito, e io eseguo). Quando l’impasto ha incordato bene – uso il frullino elettrico e mi ci vogliono circa 10-15 minuti – aggiungo la farcitura e finisco impastando a mano. Sulla farcitura vi potete sbizzarrire come meglio credete, è proprio qui il bello! Il cioccolato comunque ci sta una meraviglia.
Dare le pieghe e lasciare riposare per una mezz’oretta, poi mettere l’impasto in una ciotola (io la copro con la pellicola) a lievitare in frigo per 18-20 ore. Tirare fuori dal frigo un paio d’ore prima di infornare e lasciare riposare a temperatura ambiente, dare la forma alla pagnotta, inciderla a piacere e poi infornare a 220-240 °C per 35-40 minuti. Questo dipende molto dal vostro forno, il nostro è molto aggressivo e tende a bruciare sempre nello stesso punto, per cui lascio il pane cuocere 10 minuti circa e poi lo copro con l’alluminio per il resto del tempo. Si potrebbe anche fare il contrario, cioè coprirlo e poi scoprirlo gli ultimi 10 minuti, ma non ho ancora provato. Vedete un po’ voi come vi ispira di più.
In questo modo, se preparo l’impasto il venerdì sera, posso infornare il sabato sera, lasciar raffreddare tutta la notte e avere la colazione pronta per la domenica mattina! Mezza fetta di questa bomba di energia ti tira avanti per buona parte della mattina se non tutta.
Fatemi sapere come vi viene, mi raccomando. La ricetta è in divenire e si può modificare nel tempo per renderla sempre migliore, quindi se avete suggerimenti per migliorare il procedimento o osservazioni di ogni tipo, fatevi sotto che qui c’è bisogno di affinare la tecnica! 😀
21 risposte
Eleonora Piras (non riesco a targare!), sì, la pasta madre si spaccia e infatti è proprio come una droga 😀 e poi qui su Facebook c’è un fantastico gruppo che fa venire l’acquolina ogni volta che lo apri! /Gloria
🙂 ! diciamo che anche a Roma negli ultimi anni il prezzo del pane è “lievitato”, sulla moda di pane sempre più “speciale” (che tradotto vuol dire lavorato e addizionato di grassi e miglioratori…)…ma fortunatamente resiste la tradizione di molto forni artigianali, io ho la fortuna di averne uno proprio vicino casa che sforna poche cose semplici ma eccellenti, a prezzi tutto sommato giusti…cmnq si, anche “il mio pane è più bbbbbbuono!!!!”…..posso postare qualche ricetta? :-)))
Eh, sì. Noi siamo nel Regno Unito. Poverino, il supermercato fa del suo meglio, ma senza tema di essere smentito e senza sembrare immodesto posso affermare che, sì, il mio pane è 10 volte meglio di quello che compri e costa 1/7 del prezzo 😀 /Andrea
in terra d’albione :-O ?
Come vi viene bene la crosta!!! io sono una nuova adepta 🙂 Ho letto l’articolo, ma in che stato vivete?
Sul blog di Stefania Rossini ho trovato una rete nazionale di persone che regalano la pasta madre a chi è nei dintorni! Bellissimo! !
Filippo Crostella, specialmente quando il pane che ti vendono al supermercato costa parecchio e … diciamo che non è che sia fantastico (anche se ultimamente è migliorato 🙂 ) /Andrea
fare il pane in casa è un gesto che sa si buono…le stanze si riempono di un odore fantastico, la lievitazione sa di miracolo…e poi, quando lo assaggi, non ti fermeresti più…
Leuca Alison, sì, solida 🙂 /Andrea
ci proverò senz’altro! La pasta madre è solida o liquida? Immagino solida…