Non so se l’avete visto, ma la settimana scorsa ho pubblicato un articolo sui medicinali omeopatici. In diversi mi hanno chiesto cos’è che mi abbia spinto a pubblicarlo in quando non c’entra più di tanto con l’autosvezzamento. Ma siamo DAVVERO sicuri che non c’entri con l’autosvezzamento?
In questo articolo voglio parlare del fatto che l’autosvezzamento, o meglio la alimentazione complementare a richiesta non c’entra niente con allattamento, fascia, biologico fino ad arrivare a omeopatia e antivaccinismo.
Quello che state leggendo è la trascrizione del video (che trovate qui) uscito l’altro giorno sul canale YouTube.
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Perché l’auto svezzamento dovrebbe essere collegato a cose come antivaccinismo, allattamento, fascia e omeopatia? Cosa hanno in comune tutte queste cose? Diciamo che per alcuni fanno parte del mondo del “naturale” e uso la parola “naturale” nel senso dispregiativo del termine, e vi spiego perché dico “dispregiativo”. Cosa c’è di più naturale dell’allattamento? Niente, siamo fatti così. Cosa c’è di più naturale dell’alimentazione complementare a richiesta? Assolutamente niente, stiamo seguendo lo sviluppo del bambino. Cosa c’è di più naturale di aspettare che un raffreddore passi da solo? Nulla. Cosa c’è di più naturale di crearsi un’immunità naturale prendendosi le malattie esantematiche? Niente, il nostro corpo funziona così! Vedete il ragionamento come funziona, cominci da una cosa e ti trovi per estensione da tutta un’altra parte. E parlando con la gente vedo che per tanti questo percorso logico è valido e anche se non si applica a loro stessi, perché magari la pensano diversamente, non hanno figli o sono già grandi, lo applicano ad altri, ed ecco che, per dire, la mamma con un bambino allattato di più di, metti, 6 mesi, viene etichettata come mamma “naturale”, ovvero fricchettona, ovvero non ti sorprendi se fa cosleeping, usa l’omeopatia e magari è anche antivaccinista. Per semplificare quando uso la parola “naturale” in questo articolo, immaginatevela racchiusa tra virgolette per sottolineare che non la intendo nel senso letterale del termine. Per quanto mi riguarda, ho abolito la parola “naturale” perché oggigiorno è ambigua e ha un significato, a mio avviso, troppo negativo.
Nell’immaginario collettivo non è così diverso dire “con l’omeopatia prevengo l’insorgere delle malattie perché rafforza le difese immunitarie” oppure “mio figlio si sta avvicinando all’alimentazione solida secondo la sua tempistica.” Quando cominci a guardare le cose dal punto di vista del “naturale” una cosa ti porta all’altra e se non fai attenzione davvero rischi di cominciare dall’allattamento e finire nell’antivaccinismo, passando per l’autosvezzamento: c’è un continuo che li collega e in quest’epoca dominata da social media e fake news come fai a distinguere la verità dalla menzogna? È sicuramente vero che non tutti la pensino così, però nella mia esperienza ci sono in particolare due tipologie di persone che sono particolarmente interessate al “naturale”: quelli che vengono sulla pagina Facebook perché credono che l’autosvezzamento sia la cosa giusta perché naturale e rientra nella loro visione del mondo che comprende anche, ad esempio, l’omeopatia. Dall’altra parte invece c’è chi l’autosvezzamento lo considera una pratica aberrante e che non riesce neanche a concepire l’idea che si possa fare una cosa di questo genere; ma come, c’è la scienza che mi mette a disposizione questi prodotti e tabelle, è chiaro che li utilizzo! Per estensione, data la premessa, concludono che se credi all’autosvezzamento se non sei un terrapiattista poco ci manca (e vi assicuro che con persone così, anche titolate, ci ho discusso).
Prendiamo poi le persone che non hanno figli o che hanno figli grandi e che hanno sentito parlare di sfuggita di autosvezzamento, ma non hanno interesse ad approfondire l’argomento perché non è un qualcosa che li riguarda da vicino. Per loro l’autosvezzamento è una specie di terapia alternativa, di medicina complementare; è un qualcosa che segue questa moda del “naturale”. Insomma qualcosa che è strettamente legato ad argomenti quali l’omeopatia e l’antivaccinismo. Ed è per questo che di tanto in tanto mi serve di ricordare a chi mi segue che tu, OK, fai quello che ti pare, però in questa pagina Facebook, su questo sito web, su questo canale YouTube ti ricordo che NON c’è un collegamento tra allattamento, fascia, omeopatia, antivaccinismo, fiori di Bach e autosvezzamento. Magari c’è nella tua testa, ma lì si ferma.
Guardate questa schermata. Qui vi faccio vedere il numero di persone che si sono cancellate dalla pagina Facebook di autosvezzamento.it durante i giorni in cui si è parlato di omeopatia, ho condiviso il video e un paio di articoli che ho scritto. Vedete che il numero delle cancellazioni è di circa 40 in totale. Devo dire che non è un numero particolarmente elevato; mi aspettavo molto di peggio. È più alto di quello che si vede normalmente, ma non in maniera spropositata. Diciamo che c’è un aumento di disiscrizioni (si può dire “disiscrizioni”?) non superiore al 50% rispetto a quelle che sono le normali oscillazioni dei “mi piace” della pagina.
Confrontate invece questo risultato con quest’altro grafico: questo risale all’agosto del 2018 quando ho deciso di condividere un post sui vaccini di Pierluigi Lopalco epidemiologo che fa parte della categoria dei miei santi subito. L’estate del 2018, se non ve lo ricordate, era la seconda estate dove abbiamo vissuto un periodo di isteria collettiva sui vaccini. In quel caso si parlava dell’abolizione dell’obbligo vaccinale da parte dell’allora governo lega-5 stelle. Dico per inciso che per quanto mi riguarda la persona da colpevolizzare per il macello che è successo è l’allora ministro della Sanità Grillo che per tenere i piedi in due staffe è riuscita a scontentare in assoluto tutti. Comunque, dato il livello a cui era degenerata la discussione sui social, ho ritenuto importante prendere posizione perché volevo che fosse, per così dire, agli atti e non mi si potesse accusare che anche io avessi i piedi in due staffe. Allora ho pubblicato questo post di Lopalco e neanche a dirsi si è aperto il putiferio. Il numero di disiscrizioni in due giorni è stato di quasi 150, alla faccia di chi dice che l’antivaccinismo non serpeggia, mio malgrado, nella pagina facebook di Autosvezzamento.it.
Quindi come vedete mi trovo tra due fuochi da una parte ci sono i sostenitori del “naturale”, dall’altra ci sono quelli che dicono che bisogna difendere la scienza e che quello che dice il pediatra deve essere Vangelo. E la mia posizione in tutto questo? La mia posizione è che, sì, si deve difendere la scienza, e anche il naturale se vogliamo, ma bisogna stare attenti a difendere noi stessi, e la scienza, e il naturale, dai ciarlatani. Per quanto mi riguarda quando il pediatra mi comincia a dare la ricettina a 4 mesi, mi dice che il latte è acqua, che devi smettere di allattare, è ossessionato dalla bilancia o quello che vuoi, è al pari del pediatra che cura con lo zuccherino o del medico antivaccinista.
Indiscutibilmente queste sono cose che ci vuole tempo per digerirle. Io non sono arrivato a queste conclusioni dall’oggi al domani, ma ci sono voluti diversi anni e non ci si può aspettare che un genitore con un figlio tra le mani possa farlo da solo. Ed è questo che voglio ottenere con autosvezzamento.it: cercare di aiutare i genitori alle prime (o seconde) armi a sviluppare un minimo di senso critico in equilibrio tra la “naturalità” e la medicalizzazione a tutti i costi. Badate bene, non vado certo alla ricerca di una “via di mezzo” che è solo una presa in giro, ma piuttosto voglio separare il grano dalla gramigna.
Dobbiamo separare quello che è un’opinione personale – voglio usare i pannolini lavabili, voglio usare la fascia – le verità mediche accettate, come gli antibiotici o i vaccini, e le ciarlatanerie varie tipo l’omeopatia o i fiori di Bach o le ricette per lo svezzamento. Inoltre bisogna poter identificare le tappe normali dello sviluppo dei bambini e gli ampi spettri di normalità all’interno dei quali si muovono (e che così in tanti sembrano voler ostinatamente ignorare).
Quello che voglio fare è imparare a aiutare i genitori a distinguere tra il patologico e il fisiologico, convincendoli che l’infanzia e la crescita in generale non sono malattie da curare.
Quindi da una parte ai fautori della “naturalità” ricordo che il passaggio verso un’alimentazione solida è fisiologico, ma non ha niente a che fare con il modo in cui VOI vivete e vedete la naturalità. E a chi dall’altra parte invece auspica la medicalizzazione a tutti i costi, ricordo che questo atteggiamento è ugualmente sbagliato e che comunque medicalizzare l’alimentazione fa solo danni.
Certo cambiare il mondo così è un obiettivo estremamente ambizioso. C’è bisogno che gli addetti ai lavori cambino atteggiamento, che il ministero legiferi in modo da proteggere veramente i bambini; e che non si consenta alle aziende di interferire. L’importante per ora è non appiattire la conversazione pensando che l’alimentazione complementare a richiesta abbia che fare con la “naturalità”, sia in bene che in male. Non ho alcun interesse a far cambiare idea a chi pensa che la medicina complementare sia efficace. Quelli che voglio che cambino idea sono quelli che pensano che autosvezzamento = medicina complementare.
Questo in due parole perché di tanto in tanto ritengo sia mio dovere ricordare a chi mi segue che omeopatia e autosvezzamento, no, non hanno niente in comune.
E tu, genitore di bambino autosvezzante, cosa ne pensi? Ti è stato mai chiesto se credi nell’omeopatia? E nei vaccini? Io ho dovuto affrontare questo discorso più volte con parenti e amici (dopo tutto mi occupo di autosvezzamento…).
Raccontami la tua esperienza in merito.
Ciao, iscriviti al canale se non hai già fatto, commenta, e alla prossima.
4 risposte
Grazie grazie grazie! Da sempre mi trovo a dover giustificare le mie scelte nell’educazione dei MIEI figli con parenti conoscenti e addirittura sconosciuti che vedono me e mio marito come “quelli alternativi”. Perché? Perché abbiamo scelto di usare i pannolini lavabili, che per mio padre sono il demonio; perché usiamo la fascia, e non sto nemmeno a ripetere i commenti delle persone che ci incontrano; perché abbiamo usato un approccio rilassato allo svezzamento, senza spaccarci la testa con pappette e omo. E poi si stupiscono se do paracetamolo o antibiotico ai bimbi quando stanno male, o se esco con il passeggino invece che con la fascia, o se , o se, o se…
Quindi grazie per aver dato voce a noi genitori “strani” ma così “normali” che non possono e non vogliono categorizzarsi, ma essere il meglio e scegliere il meglio per i loro figli.
Hahahahah, grazie a te 😉
Buongiorno Andrea.
Sono un medico, mamma di un bimbo di 1 anno, felicemente allattato al seno (tuttora) e autosvezzato.
Condivido perfettamente quanto da Lei argomentato. Grazie per il suo lavoro continuo, per lo sforzo di rendere questo blog aggiornato secondo le più recenti acquisizioni scientifiche. Io trovo il blog davvero fantastico.
Continui così.
Valentina
Grazie Valentina per la tua testimonianza 😉