Sulla qualità del cibo in vendita nei negozi si legge tutto e il contrario di tutto. Biologico, convenzionale, baby food… come scegliere? Per questo le domande che tutti, io per primo, ci poniamo, sono tantissime. Ad esempio:
- Per molto tempo non ho capito in cosa differisse veramente il baby food dal cibo “normale”, al di là di un generico “è più controllato”. Nessuno mi sapeva spiegare il significato di questa espressione in termini pratici.
- E per quanto riguarda il biologico? Ho sempre trovato strano che alcune marche di baby food fossero biologiche e altre no. Qual è la differenza tra le due tipologie?
Inoltre, è vero che in generale il biologico fornisce maggiori garanzie rispetto al convenzionale? - Sarò vero che il cibo convenzionale (non) mette la salute dei bambini a rischio?
Non trovando risposte a queste domande da nessuna parte, quanto meno in forma organica, ho deciso di fare io stesso una ricerca approfondita su questo argomento. Le conclusioni a cui sono giunto sono elaborate nella prima parte de La questione cibo dove si esaminano le leggi che regolano la produzione del cibo che mangiamo e il modo in cui vengono effettuati i controlli. In questa sezione viene definito esattamente che cosa è il baby food e in che modo si differenzia dal cibo convenzionale. Inoltre si esaminano alcune differenze tra biologico e convenzionale e tra biologico e baby food.
Nella seconda parte La questione cibo si concentra specificamente su varie tipologie di baby food. Ad esempio:
- Quanta carne pensi che si trovi in un omogeneizzato di carne?
– Io ho sempre creduto che fossero fatti solo di carne. - Acquisti omogeneizzati di una determinata marca perché sulla confezione c’è scritto “senza zuccheri aggiunti” per cui credi che non vi sia stato aggiunto zucchero?
– Non è detto che sia così. - I liofilizzati sono indispensabili nello svezzamento?
– Se sì, come mai sembra si vendano solo ed esclusivamente in Italia?
E non è tutto qui! Vedrete esaminate in dettaglio la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale di molti prodotti per scoprire cosa c’è veramente in quello che compriamo. Gli esempi si concentrano sul baby food, ma leggendo imparerete le tecniche che potrete utilizzare per “leggere” qualunque prodotto confezionato.
Inoltre nelle appendici, tra le altre cose, mostrerò passo passo come calcolare la quantità di zuccheri aggiunti, specialmente quando ci si trova di fronte al claim “senza zuccheri aggiunti”…
Di cosa parla questo libro?
Il libro è lungo circa 180 pagine. Senza dilungarmi troppo, allego i titoli dei capitoli principali 🙂
Parlano di noi su La Stampa – Mamme
I commenti dei lettori li trovi in fondo alla pagina
Per chi vive fuori dai confini italiani, ecco dove potete acquistare La questione cibo
Regno Unito: http://www.amazon.co.uk/gp/product/150869866X/ref=as_li_tl?ie=UTF8&camp=1634&creative=6738&creativeASIN=150869866X&linkCode=as2&tag=autosvezzamen-21
Spagna: http://www.amazon.es/gp/product/150869866X/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&camp=3626&creative=24790&creativeASIN=150869866X&linkCode=as2&tag=autosvezzam0b-21
Francia: http://www.amazon.fr/gp/product/150869866X/ref=as_li_tl?ie=UTF8&camp=1642&creative=6746&creativeASIN=150869866X&linkCode=as2&tag=autosvezzam0f-21
Germania: http://www.amazon.de/gp/product/150869866X/ref=as_li_tl?ie=UTF8&camp=1638&creative=6742&creativeASIN=150869866X&linkCode=as2&tag=autosvezzam0a-21
Buona lettura e ricordatevi di lasciare un commento una volta che avete finito di leggere La questione cibo 😀
Mi è piaciuto molto, e sono rimasta di sasso quando ho letto quali “tranelli” usano le ditte per convincerti della bontà di un prodotto quando poi basta una preposizione per cambiare le carte in tavola (scusate il gioco di parole)!! adesso mi sono fissata e leggo tutte le etichette (cosa che mi ha già aiutato a scegliere meglio i prodotti…). Dovrebbero leggerlo tutti i neogenitori, per il semplice fatto che l’ansia di non dare il meglio al tuo bimbo ti rende particolarmente sensibile agli inganni della pubblicità…
Finalmente ho avuto delle risposte dotate di spiegazione logica a molte domande che mi ponevo sul baby food! Vi ringrazio per l’impegno anche se per me il solo fatto che il baby food é estremamente diseducativo basta e avanza per non comprarlo. Voi lo avete ribadito! Grazie
Libro molto interessante! Lo consiglo a ogni mamma che vuole capire cosa compra per il suo bambino!
Grazie!
Lo sto leggendo, lo trovo molto interessante e in alcuni tratti (omogeneizzati e zuccheri nascosti) addirittura illuminante. Il lavoro di ricerca mi sembra approfondito ed è di facile lettura anche negli argomenti più ‘scientifici’.
Lo consiglierò vivamente..
Ottimo libro (appena finito), mi sarebbe piaciuto trovarlo in vendita al supermercato tra gli scaffali del baby food qualche tempo fa. Avrei evitato di accanirmi con la marca “bio”. Fortunatamente non ho mai dato omogeneizzati di frutta, yogurtini e tisanine, ma solo omogeneizzati di acqua e carne 🙂
Una provocazione: nel libro si tratta della pressione psicologica che il retro delle confezioni del baby food esercitano sui genitori quando promettono il meglio per i loro bambini… Andrea, non stai facendo qualcosa di analogo con il libro a pagamento addirittura con l’offerta del timer! Mi sarebbe piaciuto un libro “con offerta libera” visto che la divulgazione di cosa è bene per i bambini deve essere qualcosa di simile al volontariato, secondo me… E per il libro avrei offerto anche cinque volte il prezzo che ho pagato… Grazie comunque per l’ottimo lavoro, penso a questo sito ad ogni pasto di mia figlia 🙂
ovviamente l’ho già preso Fiorella Altimari 😉
Quasi finito….bellissimo!
Chiara Austeri, Ambra Carissimo per il cartaceo ci sarà da aspettare ancora un po’. Però, dato che c’è richiesta, ho aggiunto il pdf alla lista dei formati disponibili. /Andrea
Fantastico! ottimo lavoro ragazzi! ho già cominciato a leggerlo
Complimenti! Una fucina di attivita’ voi due!