Non sbucciare quella pesca

Frutta sbucciata

“Panettone senza canditi, mandarini senza semi, cioccolata senza nocciole, pesce a bastoncini senza spine”, in questo modo si apriva un articolo di UPPA risalente a diversi anni fa etichettando gli ex bambini anni ’80 e i successivi come ‘Generazione senza’
Ma è davvero così? Si può mangiare solo frutta sbucciata?

Ascoltando l’opinione che molti genitori hanno delle mense proposte in asili nido e materne ci sentiamo di confermarlo.

C’è chi si lamenta dei formati di pasta ‘troppo grossa’, chi della frutta ‘con troppi semi’, chi della verdura ‘piena di filamenti’ in uno spaccato della nostra società dove, in nome della sicurezza e della celerità del pasto, al bambino non viene quasi mai permesso di manipolare il cibo se questi non è perfettamente asettico.

Così ci districhiamo nel nostro viaggio fra nonne che tolgono semi e buccia ad ogni acino d’uva prima di proporlo al nipote, mamme che spellano pesche, albicocche e susine preoccupandosi che il figlio non gradisca la consistenza di una buccia mai assaggiata, inconsapevoli la maggior parte delle volte di star eliminando in quel modo buona parte delle vitamine contenute nel frutto.
Questo cosa comporta? Che differenze si notano nei gusti degli adulti di oggi, rispetto alle vecchie guardie che ci raccontavano di quando si mangiava il cibo direttamente nei campi coltivati?

Si fa bene a dare sempre frutta sbucciata?

Abbiamo proposto l’argomento in un gruppo Facebook, dedicato allo scambio di esperienze sull’alimentazione dei bambini (dall’autosvezzamento in poi), e la discussione è diventata subito calda.

Valentina ci racconta:

Io sono cresciuta ad uva senza semi e sbucciata. Siccome non riesco a mangiarla intera semplicemente non mangio più l’uva. È tremenda ‘sta cosa, queste boiate ti rovinano. Io a mia figlia do il frutto intero e lei se lo mangia a morsi. Tutt’al più le faccio gli spicchi. I noccioli me li riporta e li buttiamo insieme nel secchio.

e anche Gloria ci confessa che:

L’uva… mi fa ridere, perché a parte che qui l’uva con i semi non si trova proprio, ma io ODIO i semi e la buccia l’ho tolta per anni! Per cui forse forse forse… l’avrei fatto anche ai figli, con l’idea di fargli un favore. Oh, e la buccia delle pesche non ho manco mai pensato di lasciarla, a me fa senso, e pensa che non l’ho mai nemmeno considerata “commestibile” non perché faccia male ma perché è fastidiosa e odiosa.

I commenti prendono piede e si fa notare che:

La maggior manipolazione avviene con la frutta e la verdura (che poi se ci rendiamo conto son le cose che i bimbi odierni mangiano meno), via i fili dal sedano, via la pelle da praticamente ogni frutto, occhio ai semi anche quando sono grossi come il nostro pollice (sì, probabilmente un bambino di sette mesi non ci farebbe caso, ma già uno di dodici/tredici mangia attorno all’osso se abituato), frutta a pezzi e a cui sono stati tolti i semi… Pensate anche solo allo sbucciare un mandarino, che ormai si compra regolarmente senza semi, giusto per evitare un passaggio obbligatorio: via la buccia, via i fili bianchi, via la pellicina se troppo spessa… Cosa rimane?

Capricci da infanti o paranoie da adulti?

Mio marito è ossessionato dai semi del mandarino, non riesce a mangiare un mandarino se li vede.

E poi:

Vogliamo parlare dei semi dei mandarini? Se vuoi farmi un dispetto dammi uno spicchio di mandarino con il seme! Ma ora che questo post mi fa riflettere mi sa che smetto di toglierli alle bambine.

E quindi ci chiediamo se il modo di proporre i pasti a tavola incide.

Ivana ci risponde citando la differenza fra i suoi ragazzi:

Posso dirti nel mio piccolo che vedo molta differenza tra i miei due figli. Al primo ho proposto svezzamento tradizionale, frullando, tritando e supervisionando ogni minimo pezzo di cibo che transitava dalle sue parti. E facendomi mille pare su cosa potesse mangiare. Ora mangia pochissimo, verdure solo frullate e selezionate (mais sì, insalata no, per esempio).
Il secondo invece lo sto lasciando libero di esplorare e “vivere” il cibo. Beh per ora il risultato è totalmente differente!

Corinna rincara:

A me guardavano male perché davo ai bimbi a un anno le ciliegie intere… Ma loro in due secondi hanno imparato a ridarmi il nocciolo (e talvolta la buccia). Io sono troppo pigra per crearmi problemi inutili.

Dobbiamo dare fiducia al bambino, dargli modo di sperimentare il cibo e di conoscerne le varie consistenze, ma troppo spesso ci dimentichiamo che bucce, semi e filamenti sono parte integrante del cibo stesso e ci apprestiamo a eliminarli certi di fare un favore al piccolo assaggiatore. Certo con un bambino piccolo bisogna stare attenti, ma mano mano che cresce siamo sicuri che dobbiamo continuare a liberare il cibo da ogni impurezza?  Fermiamoci a pensare un attimo a questa cosa.

Stiamo togliendo l’opportunità ai nostri figli di scoprire per conto loro la ruvidità di una pesca intera.

Stiamo arginando la loro competenza nel riconoscere e nello scartare i semi di un frutto.

Li abituiamo inconsapevolmente ad aspettarsi un pasto monotono dove riconoscere e saper gestire autonomamente l’alimento nella sua interezza non è concesso né previsto.

E voi, state ancora sbucciando quella pesca?


Se volete approfondire, leggete se si può mangiare la frutta dopo i pasti.

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28 risposte

  1. da piccola mi dicevano che se avessi ingoiato i semi della frutta mi sarebbe cresciuta la pianta nella pancia. ricordo pure una discussione in cui dicevo che non ci credevo perché nella pancia non c’è terra (i bambini sono scemi, sì sì!) e mi è stato risposto che entrava dal naso respirando. ora, spero di non andare OT ma posso dire una parolaccia? vabbè, evito. ma a che scopo abusare così della fiducia dei  bambini?? oltre a far venire paranoie inutili e idiote circa il cibo. comunque a Matilda do la frutta sbucciata e schiacciata, ha 9 mesi. grazia questo articolo quando piano piano gliela darò intera penserò a questa cosa di non sterilizzarla.

  2. io, mai sbucciato niente, al massimo tolgo il nocciolo… ma la parte della preferita da mia figlia di quasi un’anno (che compie il prox 27)  è proprio il nocciolo, da spolpare. E io ho sempre mangiato la frutta intera. Quando mio figlio Angelo, che è più schizzinoso, mi chiede di sbucciargli la mela o la pera, gli racconto la storia delle pere di Pinocchio

  3. C’è stato un tempo in cui sbucciavo ed eliminavo semi in modo inconsapevole, abituata così da mia madre.
    Poi la pigrizia mi ha tolto il vizio!
    A mio figlio do tutto con buccia e semi, a fette o pezzi se necessario.
    Inizialmente sputava le bucce, poi ha cominciato a riprenderle per mangiarle, ora mangia tutto assieme.
    Ora che lo tiene la nonna mi accorgo che la frutta gliela sbuccia, gli toglie i semi e appena può gliela frulla/grattuggia.
    Inutile, ė più forte di lei…ha paura si soffochi…

  4. io invece non sapevo che ci fosse così tanta gente terrorizzata dalle bucce, dai semi e addirittura dalle parti bianche degli agrumi *___*… ma dove ho vissuto finora?? grazie per allargare sempre i miei orizzonti 😀

  5. ma la buccia della pesca (bio) è BUONISSMA!!! io prima la pelavo..poi è capitato che in mensa ci hanno tolto i oltelli con la lama (questioni di sicurezza) quindi è impossibile pelare la frutta..così quel giorno l’ho mangiata con la buccia…quella non era un granche ma quelle che prendo direttametne dall’albero sono eccezionali!..; -)
    al bimbo do tutto con la buccia..poi lui la sputa! hihihih ma almeno si abitua!! (soprattutto si abitua al fatto che se vorrà se la sbuccerà..non è che c’è sempre qualcuno che te la sbuccia!!)

  6. La pelle della pesca, quella pelosa, intendo, è disgustosa! Ma è l’unica pelle commestibile di un frutto che tolgo, tutti gli altri, pesche noci incluse, me le pappo. Siccome odio ferocemente lo sbrodolamento, anche minimo, del succo della frutta, quella grande come mele o pesche la faccio a spicchi togliendo i semi, ma senza sbucciarla. Quella piccola, come prugne e albicocche, la separo in due e butto il nocciolo, e poi me la mangio con calma. I semi dell’uva non li noto neanche. Quelli delle mandarine, mi danno fastidio solo se sono veramente tanti.
    Da bimba, le pelavo io, le pesche, le arancie ecc. Da piccolissimi, i miei incidevano la buccia a fiore, e ci lasciavano toglierla. Mio nonno schiacciava e puliva le noci per tutti noi, ma era solo per sua immensa tenerezza. 
    Cucciola fa quello che vuole, all’inizio le tagliavo i chicchi d’uva più grossi in 2 per evitare che li facesse scoppiare. adesso se li mangia interi.

  7. Che dire… grazie Stefania e grazie a tutte le voci che appaiono nell’articolo, questa discussione era troppo carina per non farle vedere la luce ;-D (ebbene sì, la Gloria dell’uva senza semi sono io, neanche tanto pentita poi!). Continuo a considerare la buccia delle pesca un po’ come i peli superflui, ma certo che mi avete fatta riflettere non poco, quindi io non la mangerò mai 😉 ma giustamente… perché non mettere là il frutto così come natura lo crea e poi lasciare ai bambini la scelta di sbucciare o meno?Qualche tempo fa, a lavoro, c’è stato questo buffo scambio con una collega e amica dopo che mi ha vista sbucciare una mela… ‘La sbucci???’, ‘Sì.. perché tu no?’, ‘Ma tutte le vitamine, tutto il buono è nella buccia!’ (ci stiamo già scaldando :P) ‘Sì, ma anche le schifezze chimiche! E poi… poi… (imbarazzo, tentenno) a tavola la frutta si sbuccia, è maleducato prenderla a morsi… Magari se sono in giro ok, ma a tavola… Scusa, tu se hai gente a pranzo addenti la mela??’ And so on :)Da quel giorno la mela a lavoro la mordo 😀

      1. Stefania_ Gloria_ certo non bisogna fissarsi, poi dipende dalla frutta per esempio le pesche ci sono di tanti tipi alcune hanno la buccia più pelosa e dura, altre più sottile e liscia… come dite voi, basta far scegliere a loro! e il problema non è neanche la pesca o la mela, ma i casi citati prima di evitare uva e mandarini!

  8. e menomale che ve lo avevo segnalato prima che c’era un ‘troppi’ al posto del ‘troppo’ 😀 che fare iniziate a perdere  colpi?? 
    baci a voi!

  9. Devo dire che non mi è mai saltato neanche per l’anticamera del cervello di mangiare la pesca con la buccia… Magari la mela, ma la pesca proprio no:)
    Parlando di cattivi esempi, proprio l’altro giorno mangiavamo i mandarini e qualcuno a tavola a detto che il bianco non gli piaceva, ecc. ecc. Ecco, come per incanto, che figlia grande ha scoperto che neanche a lei piace, nonostante l’avesse mangiato fino ad allora. Per fortuna questa antipatia sembra essere durata poco:)

  10. questo post, o meglio certe frasi riportate nel post, le avrei potute scrivere io. ero una bambina schizzinosa e inappetente a detta di mia madre (ma ora che sento i commenti sul mio figlio grande inizio a sospettare che ci si aspettasse troppo dal mio appetito). pur di far mangiare me e mio fratello mia madre era disposta a cucinare apposta per noi solo cose che ci piacevano, che poi puntualmente assaggiavamo ma non finivamo. e a sbucciare-spezzettare-spremere-frullare-aggiungere zucchero alla frutta pur di farmela mangiare. ora, non sono più schizzinosa riguardo ai sapori, non c’è praticamente niente che non mi piaccia, ma sono molto molto pigra per quanto riguarda proprio la frutta. intano non sopporto le bucce, specie se pelose. e i semi, se li vedo preferisco non mangiare affatto il frutto perchè mi passa la voglia di toglierli e la sola idea di trovarmeli sotto i denti mi fa rabbrividire. come ha scritto qualcuno nel post, non mangio l’uva per questo motivo e i mandarini. le clementine senza semi le mangio solo dopo averle spellate completamente (sapete quelle pellicine bianche?) anche se ora sto facendo uno sforzo per farlo sempre meno perchè non voglio dare il cattivo esempio ai miei figli. che poi lo so che le pellicine non sanno di niente e nemmeno te ne accorgi quando le hai in bocca… la mia è proprio una nevrosi! comunque siccome penso che un genitore intelligente e equilibrato non è quello che non ha ansie e nevrosi, (non sarebbe umano) ma quello che cerca di non darle a vedere ai propri figli, sto cercando in tutti i modi di non condizionarli. con il figlio grande ci sono riuscita, al punto che si arrabbia se gli sbucci la mela (ultimamente la mangia proprio a morsi) e addirittura fa come pinocchio, se gliela sbucci dopo aver mangiato il frutto si mangia anche le bucce! 😀 con il piccolo siamo sulla buona strada, anche se ora che mi ci fate pensare gli dò gli acini d’uva tagliati a metà e senza semi. ma mi rendo conto che è una cosa che faccio d’istinto, senza pensarci, in effetti le dimensioni del semino non sono tali da creare problemi a un bambino come lui, che ingurgita di tutto 😀
    comunque l’idea che uno svezzamento troppo ‘pulito’ possa avermi condizionata e aver condizionato tanti miei coetanei (e io sono solo schizzinosa con i semi e le bucce, ma conosco adulti che sono proprio su altri livelli…) la avevo maturata da un po’ e qui ho trovato la conferma di quello che pensavo.

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