13-01-2016, 12:31 12
Ciao, secondo me ci sono troppe questioni tutte incrociate in gioco.
So benissimo che è facile dall'esterno, ma proviamo a fare un'analisi di quello che succede.
1) Non colpevolizzarti e non dichiarare fallimento. In questo modo scarichi anche su tuo figlio il tuo malumore. Tutti facciamo/abbiamo fatto errori, i bambini fortunatamente sono resilienti e cresceranno nonostante i nostri errori. Non pensare che sia troppo tardi: si fa sempre in tempo a cambiare atteggiamento, se si pensa che sia sbagliato :-). Se cerchi nel forum trovi i post di Linda Eva che ha "autosvezzato" il suo primo figlio insieme al secondo.
2) La tua situazione non è facilissima, oltretutto hai un figlio nel pieno dei TT: lui in questo momento sta affermando la propria personalità. E' questo il suo "Lavoro" e quello che "deve" fare. E' sano che faccia cosi':-). Tu pero' sei l'adulto.
3) Sporco: ma che te ne frega?
4) I parenti/marito. Se TU sei convinta puoi provare a cambiare registro. Tuo marito è sempre presente ai pasti? La possibilità che il tuo bambino vada a scuola e pranzi li' esiste? prova a fare squadra col marito.
Io comunque procederei cosi':
a) butta la televisione. Sempre. Ora. Senza nessun tipo di compromesso. Uguale per cellulare ed altre distrazioni. A tavola si mangia.
b) leggi "Il mio bambino non mi mangia" di Gonzalez. (anche se su alcune cose è datato).
c) se riesci a leggere l'inglese prova le pagine di "the feeding doctor": i suoi consigli (semplificando) di chiamano DOR: division of responsability. Tu decidi Cosa e quando, tuo figlio SE e Quanto mangiare. Lei consiglia di mettere a tavola tutto quello che hai deciso si mangi a quel pasto (compreso le'ventuale dessert se si usa averlo) in piatti da portata. Tuo figlio si serve (da solo) di quello che eventualmente vuole. Sorriso, accettazione (tuo figlio non ha bisogno di mangiare per avere il tuo amore e la tua approvazione), lasciarlo sperimentare questa nuova "liberta'".
d) Non aspettarti subito il "Miracolo". Ci vorra' tempo. All'inizio aspettati una regressione e passi indietro. Tocca a te decidere se ne vale la pena (per me si, ma è una scelta personale e farla o non farla non ti rende un genitore ne' migliore ne' peggiore).
e) se ancora lancia: piatti di plastica (eventualmente anche per tutti... ci sono quelli di melammina dura da campeggio). Ma dove sta seduto di solito? A due anni e mezzo gli puoi dire: non ti alzare perchè ci sono i cocci a terra e potresti farti male. Non è un bebè che lo devi "costringere" a letto.
f) fai un diario di quello che succede. A volte immersi nel problema non si riesce a vedere abbastanza con distacco. Facendo un diario potresti scoprire i progressi che ci sono.
In bocca al lupo
So benissimo che è facile dall'esterno, ma proviamo a fare un'analisi di quello che succede.
1) Non colpevolizzarti e non dichiarare fallimento. In questo modo scarichi anche su tuo figlio il tuo malumore. Tutti facciamo/abbiamo fatto errori, i bambini fortunatamente sono resilienti e cresceranno nonostante i nostri errori. Non pensare che sia troppo tardi: si fa sempre in tempo a cambiare atteggiamento, se si pensa che sia sbagliato :-). Se cerchi nel forum trovi i post di Linda Eva che ha "autosvezzato" il suo primo figlio insieme al secondo.
2) La tua situazione non è facilissima, oltretutto hai un figlio nel pieno dei TT: lui in questo momento sta affermando la propria personalità. E' questo il suo "Lavoro" e quello che "deve" fare. E' sano che faccia cosi':-). Tu pero' sei l'adulto.
3) Sporco: ma che te ne frega?
4) I parenti/marito. Se TU sei convinta puoi provare a cambiare registro. Tuo marito è sempre presente ai pasti? La possibilità che il tuo bambino vada a scuola e pranzi li' esiste? prova a fare squadra col marito.
Io comunque procederei cosi':
a) butta la televisione. Sempre. Ora. Senza nessun tipo di compromesso. Uguale per cellulare ed altre distrazioni. A tavola si mangia.
b) leggi "Il mio bambino non mi mangia" di Gonzalez. (anche se su alcune cose è datato).
c) se riesci a leggere l'inglese prova le pagine di "the feeding doctor": i suoi consigli (semplificando) di chiamano DOR: division of responsability. Tu decidi Cosa e quando, tuo figlio SE e Quanto mangiare. Lei consiglia di mettere a tavola tutto quello che hai deciso si mangi a quel pasto (compreso le'ventuale dessert se si usa averlo) in piatti da portata. Tuo figlio si serve (da solo) di quello che eventualmente vuole. Sorriso, accettazione (tuo figlio non ha bisogno di mangiare per avere il tuo amore e la tua approvazione), lasciarlo sperimentare questa nuova "liberta'".
d) Non aspettarti subito il "Miracolo". Ci vorra' tempo. All'inizio aspettati una regressione e passi indietro. Tocca a te decidere se ne vale la pena (per me si, ma è una scelta personale e farla o non farla non ti rende un genitore ne' migliore ne' peggiore).
e) se ancora lancia: piatti di plastica (eventualmente anche per tutti... ci sono quelli di melammina dura da campeggio). Ma dove sta seduto di solito? A due anni e mezzo gli puoi dire: non ti alzare perchè ci sono i cocci a terra e potresti farti male. Non è un bebè che lo devi "costringere" a letto.
f) fai un diario di quello che succede. A volte immersi nel problema non si riesce a vedere abbastanza con distacco. Facendo un diario potresti scoprire i progressi che ci sono.
In bocca al lupo
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)