13-02-2014, 11:37 11
Come siamo arrivati a questo? Come tutte le cose, un po' alla volta, senza quasi accorgersene. Diciamo che non ero partita col voler fare autosvezzamento (lo avevo un po' raccontato nelle discussioni precedenti), ma adottare un approccio misto, guidata anche dalla pediatra che suggerisce di partire tradizionali e passare all'AS dopo il primo rodaggio del cucchiaino (1 mese circa), ma rigorosamente senza guardare le tabelle nutrizionali. Apprentemente, come metodologia, ho seguito questo percorso, ma come stato d'animo mi è rimasto quello di mamma misuratrice di quantità. Quindi il bimbo:
-quando mangiava le pappine, decidevo io che doveva finirle;
-quando è passato a una maggior varietà di cibi, non ho rinunciato ad essere arbitra delle quantità e lui non ha mai avuto voglia (per carattere) e non è mai stato incoraggiato a scegliere da sè tipo e dosi di cibo: finora, se a un pasto proposto come quello degli adulti si mostra disinteressato (cioè quasi sempre - troppa fatica), non riesco a dire "Non hai fame? Mangerai dopo", quindi mi arrabbio, gli frullo tutto, lo distraggo finchè proprio non è evidente che non vuole più niente.
Ecco come siamo arrivati al girotondo di ricatti - distrazioni - forzature - passività. In realtà non ho mai dato fiducia a mio figlio, preoccupata che mangiasse poco. Forse bastava che scrivessi solo quest'ultima frase per spiegare..
-quando mangiava le pappine, decidevo io che doveva finirle;
-quando è passato a una maggior varietà di cibi, non ho rinunciato ad essere arbitra delle quantità e lui non ha mai avuto voglia (per carattere) e non è mai stato incoraggiato a scegliere da sè tipo e dosi di cibo: finora, se a un pasto proposto come quello degli adulti si mostra disinteressato (cioè quasi sempre - troppa fatica), non riesco a dire "Non hai fame? Mangerai dopo", quindi mi arrabbio, gli frullo tutto, lo distraggo finchè proprio non è evidente che non vuole più niente.
Ecco come siamo arrivati al girotondo di ricatti - distrazioni - forzature - passività. In realtà non ho mai dato fiducia a mio figlio, preoccupata che mangiasse poco. Forse bastava che scrivessi solo quest'ultima frase per spiegare..