07-11-2013, 11:31 11
Cara LauraG,
mi spiego meglio: in tutti i nidi del comune di Pisa, dove noi abitiamo pur essendo sarda io e calabrese il babbo di Andrea!, non esisteva a oggi un protocollo per la conservazione del latte materno. Questa cosa mi venne riferita già al corso preparto, scoraggiandomi ancor prima di avere il pupo. Quando ho dovuto accettare il posto per Andrea mi sono mossa tramite nido, e poi direttamente con i responsabili del comune. Non è una cosa facile, anche se in realtà dovrebbe esserlo. Non è facile per la mentalità corrente che ritiene l'allattamento oltre il 6°mese un vezzo da mamme alternative. Non è facile perchè pur avendo io cercato di diffondere la mia iniziativa su tutti i nidi comunali, e attraverso il distretto sanitario la mia richiesta è rimasta l'unica, e questo significa una cosa sola, che si allatta poco. Per cui preferisco che la persona che si sta impegnando perchè questo famoso protocollo venga attivato si concentri su questo, anzichè subissarla anche con la richiesta di un menu' 12-36 mesi.
Addirittura per i compagnetti di Andrea pare essere un problema anche la pastina dedicata, poichè terribilmente abituati al pappone. Io ci credo il giusto, perchè i primi gg per far mangiare Andrea gli hanno proposto pappe da grande e gli altri lo imitavano...però poi subentra la regola, l'autorizzazione, ecc.
Andrea è il più piccolo, a marzo tutti avranno perciò più di un anno, e confido che si possa riparlare anche del menu.
Una cosa è certa: se riuscirò nel discorso del latte sarà stata una prima vittoria, e tramite i canali che ho e altri che troverò farò tutto il possibile per divulgarla. Il prossimo tema sarà l'AS, o meglio l'ACR, almeno nel mio caso due percorsi complementari uno di supporto all'altro, e che comunque afferiscono alla comune radice della cura del piccolo basata sulla nostra innata capacità.
Un grande abbraccio a tutti!
mi spiego meglio: in tutti i nidi del comune di Pisa, dove noi abitiamo pur essendo sarda io e calabrese il babbo di Andrea!, non esisteva a oggi un protocollo per la conservazione del latte materno. Questa cosa mi venne riferita già al corso preparto, scoraggiandomi ancor prima di avere il pupo. Quando ho dovuto accettare il posto per Andrea mi sono mossa tramite nido, e poi direttamente con i responsabili del comune. Non è una cosa facile, anche se in realtà dovrebbe esserlo. Non è facile per la mentalità corrente che ritiene l'allattamento oltre il 6°mese un vezzo da mamme alternative. Non è facile perchè pur avendo io cercato di diffondere la mia iniziativa su tutti i nidi comunali, e attraverso il distretto sanitario la mia richiesta è rimasta l'unica, e questo significa una cosa sola, che si allatta poco. Per cui preferisco che la persona che si sta impegnando perchè questo famoso protocollo venga attivato si concentri su questo, anzichè subissarla anche con la richiesta di un menu' 12-36 mesi.
Addirittura per i compagnetti di Andrea pare essere un problema anche la pastina dedicata, poichè terribilmente abituati al pappone. Io ci credo il giusto, perchè i primi gg per far mangiare Andrea gli hanno proposto pappe da grande e gli altri lo imitavano...però poi subentra la regola, l'autorizzazione, ecc.
Andrea è il più piccolo, a marzo tutti avranno perciò più di un anno, e confido che si possa riparlare anche del menu.
Una cosa è certa: se riuscirò nel discorso del latte sarà stata una prima vittoria, e tramite i canali che ho e altri che troverò farò tutto il possibile per divulgarla. Il prossimo tema sarà l'AS, o meglio l'ACR, almeno nel mio caso due percorsi complementari uno di supporto all'altro, e che comunque afferiscono alla comune radice della cura del piccolo basata sulla nostra innata capacità.
Un grande abbraccio a tutti!