19-09-2013, 12:32 00
Con i pediatri, bisogna avere un gran.. fondoschiena. 
La mia, trovata chiedendo ad una vicina che mi era sembrata molto "attenta" nel crescere le figlie, è stata davvero la coronazione di un sogno. Mi sarei accontentata di una brava pediatra, per non essere costretta a pagare le diagnosi e potermi comunque fidare dell'esito.
Invece, nonostante sia ASL, lei ha:
- appovato che non sapessi il peso di mia figlia (la bilancia secondo lei è il modo migliore per mandare via il latte)
- approvato e sostenuto l'uso dei pannolini lavabili (che per la prima volta in uno studio medico ho visto promuovere con guide dettagliate appene in sala d'aspetto)
- consigliato di vestirla poco in estate ed usare i calzini solo dal 1 novembre ("se i bimbi hanno freddo, signora, piangono.. sua figlia ride sempre!"), perchè i piedi freddini e appiccicaticci sono semplicemente il marchio di fabbrica dei neonati (dicendomi che era felice di prendersene la colpa con i parenti ansiosi)
- sempre rispettato le mie scelte di genitore, senza però smettere di offrirmi i suoi consigli di medico
- approvato l'AS (il "la prossima volta le racconto lo svezzamento, ci sono molte novità" mi aveva già fatto sperare), anche se mi ha proposto la sua variante di frutta frullata a 4,5 mesi per poi passare al cibo solido appena la piccola sarebbe riuscita a gestirlo, insistendo moltissimo sul fatto che le avrei dovuto dare TUTTO, senza limitare alcun alimento.
- fatto un lungo discorso (90% della conversazione svezzamento) sul fatto che le mamme italiane farebbero qualsiasi cosa pur di veder mangiare i propri figli (anche l'imbuto!) e che la prima cosa che chiedono al figlio è "cosa ha mangiato all'asilo?" e non "ti sei divertito?"... e poi uno si chiedere perchè l'obesità e in aumento.
- chiuso il discorso AS dicendomi: noi adulti mangiamo, chiaccheriamo, beviamo e ri-mangiamo ma per i bambini mangiare è una perdita di tempo, si ricordi che chi non mangia, mangerà!
Ci credete che sono uscita dallo studio esaltata e felicissima come una bimba il giorno di Natale?
La mia, trovata chiedendo ad una vicina che mi era sembrata molto "attenta" nel crescere le figlie, è stata davvero la coronazione di un sogno. Mi sarei accontentata di una brava pediatra, per non essere costretta a pagare le diagnosi e potermi comunque fidare dell'esito.
Invece, nonostante sia ASL, lei ha:
- appovato che non sapessi il peso di mia figlia (la bilancia secondo lei è il modo migliore per mandare via il latte)
- approvato e sostenuto l'uso dei pannolini lavabili (che per la prima volta in uno studio medico ho visto promuovere con guide dettagliate appene in sala d'aspetto)
- consigliato di vestirla poco in estate ed usare i calzini solo dal 1 novembre ("se i bimbi hanno freddo, signora, piangono.. sua figlia ride sempre!"), perchè i piedi freddini e appiccicaticci sono semplicemente il marchio di fabbrica dei neonati (dicendomi che era felice di prendersene la colpa con i parenti ansiosi)
- sempre rispettato le mie scelte di genitore, senza però smettere di offrirmi i suoi consigli di medico
- approvato l'AS (il "la prossima volta le racconto lo svezzamento, ci sono molte novità" mi aveva già fatto sperare), anche se mi ha proposto la sua variante di frutta frullata a 4,5 mesi per poi passare al cibo solido appena la piccola sarebbe riuscita a gestirlo, insistendo moltissimo sul fatto che le avrei dovuto dare TUTTO, senza limitare alcun alimento.
- fatto un lungo discorso (90% della conversazione svezzamento) sul fatto che le mamme italiane farebbero qualsiasi cosa pur di veder mangiare i propri figli (anche l'imbuto!) e che la prima cosa che chiedono al figlio è "cosa ha mangiato all'asilo?" e non "ti sei divertito?"... e poi uno si chiedere perchè l'obesità e in aumento.
- chiuso il discorso AS dicendomi: noi adulti mangiamo, chiaccheriamo, beviamo e ri-mangiamo ma per i bambini mangiare è una perdita di tempo, si ricordi che chi non mangia, mangerà!
Ci credete che sono uscita dallo studio esaltata e felicissima come una bimba il giorno di Natale?