18-08-2013, 12:59 12
Aldost, se comprate schifezze poi non lamentarti se tuo figlio le mangia, e poi non lamentarti se poi non mangia ai pasti comandati, visto che si è già mangiato le schifezze.
Io non pubblicizzo nessun AS, per me è indifferente se a 6 mesi un bambino si mangia i fusilli al pesto o la crema al semolino. Quello che invece tengo molto a sottolineare nel momento del divezzamento, è il clima familiare che c'è a tavola: credo che sia sempre più importante il "come" al "cosa" (restando comunque sempre nell'ambito di un'alimentazione genuina).
Io ho due figli, Valentina di 6 anni e Fabio di quasi 4.
Valentina è stata svezzata con le pappe, Fabio ha mangiato da subito le nostre cose.
La differenza abissale che ho visto, non sta tanto nel menù (il "cosa"), ma nel fatto che per Valentina il passaggio ai cibi solidi è stata una forzatura, perchè doveva mangiare all'orario indicato, con gli ingredienti indicati, e nelle quantità indicate.
Il divezzamento di Valentina è stato un incubo, mentre Fabio, a tavola, ce lo siamo davvero goduto, perchè mangiava quanto e quello che diceva lui, non abbiamo mai pesato nè il cibo nè il bambino.
Credo sia giusto divulgare queste cose.
Il tuo bambino è inappetente? Anche la mia lo era. Adesso invece mangia più di me.
Ed ha iniziato nel momento in cui ho deciso che avrei lasciato fare a lei, pur mantenendo comunque l'attenzione sul suo stato di salute.
Comunque, per tornare a voi: in rete puoi trovare tutti i consigli e le esperienze che vuoi, ma poi sta a te metterle in pratica SE lo ritieni opportuno.
Secondo la nostra esperienza, posso dirti che:
- non ho schifezze in casa, è grasso che cola se ci sono i biscotti per la prima colazione
- a tavola ci sono delle regole. Se il bambino è piccolo possiamo anche essere elastici, ma entro certi limiti
- il cibo è sacro, non si spreca: chi ha fame mangi, chi non ha fame ci delizierà con la sua presenza, perchè a tavola si sta tutti insieme.
- si pranza a pranzo e si cena a cena. capita anche da noi che, finito di pulire la cucina, arriva chi non ha voluto mangiare a pranzo. in questi casi, frutta o verdura per aspettare il momento della merenda.
- se stiamo bene (e nel dubbio logorante si fanno le analisi), ognuno ha il diritto di mangiare quanto gli pare. non mi sognerei mai di dire a mio marito quanti spaghetti deve mangiare, perchè dovrei farlo con i miei figli?
A.
Eh si, Aldost, ci laviamo proprio le mani.... Il "vostro" sito, i "vostri" consigli, il "vostro" sistema...a parte che non ci siamo inventati nulla, e forse il "nostro" sistema è lo stesso che usava tua nonna, ma il punto è un altro: ma tu, sei in grado di intendere e di volere? Sei maggiorenne, hai facoltà di decisione, o lasci fare sempre agli altri?
Per quanto mi riguarda, non ho nessuna intenzione di "escogitare" alcunchè per "convincere il bambino a mangiare", e non perchè voglio lavarmi le mani, ma perchè è un atteggiamnto che non condivido.
A.
Io non pubblicizzo nessun AS, per me è indifferente se a 6 mesi un bambino si mangia i fusilli al pesto o la crema al semolino. Quello che invece tengo molto a sottolineare nel momento del divezzamento, è il clima familiare che c'è a tavola: credo che sia sempre più importante il "come" al "cosa" (restando comunque sempre nell'ambito di un'alimentazione genuina).
Io ho due figli, Valentina di 6 anni e Fabio di quasi 4.
Valentina è stata svezzata con le pappe, Fabio ha mangiato da subito le nostre cose.
La differenza abissale che ho visto, non sta tanto nel menù (il "cosa"), ma nel fatto che per Valentina il passaggio ai cibi solidi è stata una forzatura, perchè doveva mangiare all'orario indicato, con gli ingredienti indicati, e nelle quantità indicate.
Il divezzamento di Valentina è stato un incubo, mentre Fabio, a tavola, ce lo siamo davvero goduto, perchè mangiava quanto e quello che diceva lui, non abbiamo mai pesato nè il cibo nè il bambino.
Credo sia giusto divulgare queste cose.
Il tuo bambino è inappetente? Anche la mia lo era. Adesso invece mangia più di me.
Ed ha iniziato nel momento in cui ho deciso che avrei lasciato fare a lei, pur mantenendo comunque l'attenzione sul suo stato di salute.
Comunque, per tornare a voi: in rete puoi trovare tutti i consigli e le esperienze che vuoi, ma poi sta a te metterle in pratica SE lo ritieni opportuno.
Secondo la nostra esperienza, posso dirti che:
- non ho schifezze in casa, è grasso che cola se ci sono i biscotti per la prima colazione
- a tavola ci sono delle regole. Se il bambino è piccolo possiamo anche essere elastici, ma entro certi limiti
- il cibo è sacro, non si spreca: chi ha fame mangi, chi non ha fame ci delizierà con la sua presenza, perchè a tavola si sta tutti insieme.
- si pranza a pranzo e si cena a cena. capita anche da noi che, finito di pulire la cucina, arriva chi non ha voluto mangiare a pranzo. in questi casi, frutta o verdura per aspettare il momento della merenda.
- se stiamo bene (e nel dubbio logorante si fanno le analisi), ognuno ha il diritto di mangiare quanto gli pare. non mi sognerei mai di dire a mio marito quanti spaghetti deve mangiare, perchè dovrei farlo con i miei figli?
A.
(18-08-2013, 12:35 12)AldOst Ha scritto: E si ora ci laviamo le mani
Eh si, Aldost, ci laviamo proprio le mani.... Il "vostro" sito, i "vostri" consigli, il "vostro" sistema...a parte che non ci siamo inventati nulla, e forse il "nostro" sistema è lo stesso che usava tua nonna, ma il punto è un altro: ma tu, sei in grado di intendere e di volere? Sei maggiorenne, hai facoltà di decisione, o lasci fare sempre agli altri?
Per quanto mi riguarda, non ho nessuna intenzione di "escogitare" alcunchè per "convincere il bambino a mangiare", e non perchè voglio lavarmi le mani, ma perchè è un atteggiamnto che non condivido.
A.