12-08-2013, 11:58 23
Valina perchè non ti piace? Non sono "cattiva" (sono in coma, non mi viene un altro termine), ma ho messo delle regole. Ti faccio un esempio stupidissimo: la mattina, quando era ora di uscire di casa, ho insegnato ad entrambi i bimbi una regola e cioè (ovviamente da quando erano in grado fisicamente di farlo, ma si parla proprio di circa 16 mesi o forse prima) che dovevano sedersi sul gradino della scala per facilitare a mamma e papà il compito di prepararli. E loro lo facevano. Non ci sono mai stati pianti e urla per questo, l'hanno appreso come comportamento standard. Idem per lo stare nel seggiolone. Capitano le eccezioni, ci mancherebbe altro, ma si possono contare sulle dita di una mano. Si trova un modo, un accordo... quando ho capito che proprio il seggiolone no, perchè erano in effetti cresciuti, ho cambiato approccio (alzasedia). Finchè non sono stati pronti però lì stavano, ma ripeto senza pianti. Se volevano mangiare si mettevano lì. All'inizio li mettevo io, ovviamente, ma piano piano è diventato un comportamento appreso. Daniele è caduto qualche volta, di carattere è molto vivace, ma ha imparato a non farlo più (non l'ho fatto cadere apposta, ovviamente, ero da parte ma non l'ho preso per tempo). Finchè è stato piccino ed era pericoloso l'ho legato. So che qualcuna qui è contraria, ma non l'ho mai fatto per costrizione, ma solo per sicurezza sua e mia. Avendone poi due da seguire è capitato che lo lasciassi in cucina da solo per accompagnare l'altra in bagno (e non è mai caduto in quelle occasioni).
Voi gli lasciate fare tutto? Vorrei capire. Io i pasticci per es. con l'acqua non glieli ho mai lasciati fare, non gli posso certo cambiare il bicchiere dieci volte e nell'acqua sporca io non ci berrei mai e penso anche loro no? Gli si dice no e piano piano capiscono, così come capiscono per es. di non mordere la mamma durante la poppata quando nascono i dentini.
Vizio: connotazione negativa; abitudine: connotazione positiva o al massimo neutra. Vuoi chiamarla routine? E' lo stesso.
Io non dico la mia finchè qualcuna non si lamenta. Io posso anche avere piacere a far mangiare in braccio il bimbo, ma nel momento in cui questo non mi va più bene e il bambino lo pretende non è certo colpa sua. Sono cambiata io non lui. Se a te i lanci dal seggiolone non vanno bene ed è una regola per la quale stai combattendo continua ferma con i no. Può anche non essere importante mangiare tutti allo stesso tavolo o magari hai una cucina grande e puoi usare la soluzione di mettere un tavolino piccino per i bambini; io non avrei lo spazio. I modi sono infiniti, non c'è una verità assoluta, dico solo che se per te una regola è importante è giusto che con dei "no" tu la faccia rispettare.
Voi gli lasciate fare tutto? Vorrei capire. Io i pasticci per es. con l'acqua non glieli ho mai lasciati fare, non gli posso certo cambiare il bicchiere dieci volte e nell'acqua sporca io non ci berrei mai e penso anche loro no? Gli si dice no e piano piano capiscono, così come capiscono per es. di non mordere la mamma durante la poppata quando nascono i dentini.
Vizio: connotazione negativa; abitudine: connotazione positiva o al massimo neutra. Vuoi chiamarla routine? E' lo stesso.
Io non dico la mia finchè qualcuna non si lamenta. Io posso anche avere piacere a far mangiare in braccio il bimbo, ma nel momento in cui questo non mi va più bene e il bambino lo pretende non è certo colpa sua. Sono cambiata io non lui. Se a te i lanci dal seggiolone non vanno bene ed è una regola per la quale stai combattendo continua ferma con i no. Può anche non essere importante mangiare tutti allo stesso tavolo o magari hai una cucina grande e puoi usare la soluzione di mettere un tavolino piccino per i bambini; io non avrei lo spazio. I modi sono infiniti, non c'è una verità assoluta, dico solo che se per te una regola è importante è giusto che con dei "no" tu la faccia rispettare.