13-06-2013, 02:06 14
Io penso che sia un po' più complicata....
E la domanda è: e se la mamma non tirasse fuori i biscotti per lei il piccolo che farebbe?
E come distinguere l'imitazione dalla "dipendenza" da zucchero?
E la domanda è: e se la mamma non tirasse fuori i biscotti per lei il piccolo che farebbe?
E come distinguere l'imitazione dalla "dipendenza" da zucchero?
(13-06-2013, 01:34 13)pieri70 Ha scritto: @Cancy
Ho premesso che non volevo generare panico
mingherlina chiedeva a proposito dell'autoregolazione e "uso di zucchero per dolcificare oltremisura alimenti".
Premesso questo
mi sono accorto sulla mia pelle che l'uso di cose dolci mi gratifica. Una volta non era così. Così come l'uso di farine raffinate per me è gratificante e nonostante il fatto che cerchi di sostituirle con le integrali non ci riesco. Mi vien voglia di pasta e pane bianco.. E le integrali non sono cattive, anzi..
E dura è mangiare senza pane o farinacei.
Il mio piccolino lo abbiamo tenuto distante da dolci di qualsiasi tipo fino a poco tempo fa.
Ora la mattina gli diamo 1 o 2 biscotti, con poco zucchero.
Ci siamo accorti che ora lui li vuole (9 mesi), se li aspetta la mattina.
Per quanto si cerchi di dare altre cose ad un certo punto si pianta e appena vede la madre tirare fuori i biscotti (x lei) inizia a puntare e se non gliene vien dato almeno uno inizia a protestare. Perche?
Perchè sono buoni? Tante cose sono buone, anche lo yogurt con la fragola a pezzetti, ma non c'è confronto col biscotto.
Quindi, cos'ha in più il biscotto dello yogurt o del pezzo di frutta?
Carboidrati raffinati semplici e saccarosio (il comune zucchero)...
A mio avviso quindi una certa risposta "condizionata" interviene alla vista del cibo zuccherato e questo tipo di risposta può essere mediata da meccanismi di neurostimolazione (liberazione di endorfine). quindi a mio avviso non si può dire che "i meccanismi neurochimici della gratificazione non competono as", perchè sono questi meccanismi che "formano" le abitudini alimentari di ogni individuo..
Ora, se le cose sono in questi termini, basta saperlo e sapere che non bisogna esagerare per non passare da una situazione "fisiologica" ad una "patologica" (tra cui l'obesità).
ciao
p
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)