[Laurag]

Io credo che in Italia, o almeno a Roma, l'idea sia di fare informazione preventiva alle donne incinta. Infatti nel mio corso preparto era previsto un incontro con la pediatra e si parlava dei vaccini e spiegava, secondo me molto bene, la necessità sociale del farli. Il problema è che le domande sorgono spesso dopo, i dubbi e le paure di fare male al proprio figlio vengono quando lo si è preso in braccio e visto in faccia. Quindi forse non è una strategia vincente. Sarebbe più vincente lasciarli non obbligatori ed informare le persone? Una mia amica non ha vaccinato il figlio dicendomi....la mia pediatra mi ha detto che basta che siano vaccinati quelli degli altri, a lui lo risparmio. Quanti andrebbero a fare lo stesso ragionamento, per egoismo, pigrizia o stupidità? Io (vista la situazione politica) ho poca fiducia nell'intelligenza degli italiani....preferisco che continuino a pensarli obbligatori!
Credo che il problema reale è che in questo momento, essendoci forte dissenso e critica verso i vaccini, i medici tendano a sottovalutare quello che riportano le mamme (richiesta di separare i vaccini in bambini potenzialmente allergici, reazioni asmatiche ai vaccini, precendenti in famiglia di possibili reazioni avverse ai vaccini e quindi richiesta di un percorso personalizzato per il bambino) e tendono a sminuire ogni problema senza riconoscere quelli reali. Credo che in generale i medici si sentano e siano una categoria sotto attacco e questo li porta, invece che a migliorare per rendersi più inattaccabili, a chiudersi sulle proprie posizioni. Il tempo non centra molto secondo me (il mio pediatra, ad esempio, per risparmiare TEMPO manda e-mail con gli argomenti di interesse comune)