28-02-2013, 11:22 11
(27-02-2013, 01:37 13)Chiara Ha scritto: E la risposta alla mia risposta: devo essere io ad impormi sennò diventano capricci.
Ciao Chiara, accadde qualcosa di simile con mia figlia Valentina.
Il primo anno di materna, iniziato quando aveva 4 anni, andò bene, tranne alla fine, a giugno, quando la bambina stette male e la maestra mi telefonò, ma sbagliò numero, così Valentina si spaventò, disse che se aveva bisogno di me non era vero che io andavo a prenderla... mi fece anche un disegno, e quando me lo diede disse "così mamma non ti scordi di me"...
L'anno scolastico successivo (quindi l'ultimo, perchè aveva 5 anni), all'inizio fu una vera tragedia: ogni mattina era tutto un pianto, da quando si alzava dal letto fino a quando entrava a scuola.
Dopo una decina di giorni venne fuori qual'era il problema: il momento del pranzo. Nel refettorio erano 120 bambini, figurati la confusione... diversi bambini lamentavano mal di testa quando tornavano a casa. Inoltre ho saputo da mia figlia - ma molti mesi più tardi - che, nonostante le mie richieste, le insegnanti insistevano sul mangiare, e mia figlia veniva imboccata, a 5 anni, perchè non voleva mangiare.
La ritirai subito dalla mensa e la bambina cominciò ad andare a scuola felice e contenta, malgrado le insegnanti mi dicessero che sbagliavo, perchè il momento del pranzo è particolarmente aggregativo per i bambini, ed hanno più possibilità di socializzare tra loro. Inoltre io sarei stata meno "libera" (manco fossi in galera, con la mia bambina a pranzo a casa).
Di conseguenza hai fatto non bene, ma benissimo a prendere Fabio prima del pisolino. Intanto credo che lui abbia i suoi motivi per non voler più dormire a scuola, inoltre non credo affatto che lo stai viziando, tutt'altro: gli stai comunicando che sei attenta ai suoi sentimenti, lo ascolti e ti fidi di lui, in te trova un'alleata e spero che sia così per sempre, anche quando crescerà e diventerà un adolescente. Infine, spesso la vita è fatta di "momenti": ora il suo bisogno è questo, magari tra due mesi sarà lui stesso a chiederti di rimanere di nuovo. E, infine infine, non capisco il motivo di fasciarsi la testa prima di rompersela, di pensare ai problemi che potrebbero verificarsi domani: in fondo "oggi, è il domani di cui ci preoccupavamo ieri".
A.