22-01-2013, 04:29 16
Secondo me stiamo parlando di due cose diverse. Un conto sono le letture, i libri illustrati ecc. Altro sono le fiabe "classiche" semmai da raccontare senza illustrazioni. I grimm non hanno fatto altro che raccogliere storie della tradizione già esistenti. Queste storie in qualche modo parlano ai bambini: dei loro sentimenti delle loro paure(e penso che questo volesse dire l'articolo del blog) in un modo che a volte noi semmai non cogliamo. Tanto che a partire da una certa età le chiedono molto e le vogliono riascoltare. Io non me la sento di stroncare questa pulsione. C'è un momento in cui i tre porcellini sono stati importantissimi. L'ha passata il primo e ora la piccola comincia a chiedere di costrirle casette e rifugi.
La morte è presente nella nostra vita. Abitavamo accanto a mia nonna che è morta quando il mio bambino aveva tre anni. Era molto anziana ma lui questa cosa l'ha vissuta e non avrebbe avuto senso nasconder gliela: la vedeva tutti i giorni. L'ha vissuta come una cosa "logica" che accade alle persone molto vecchie. Poi mio padre è morto che ero abbastanza giovane. Che avrei dovuto fare coi miei bambini: nascondergli la presenza/assenza di un nonno? Chiaro non generalizzo: se uno non ha avuto lutti in famiglia può evitare di toccare certi argomenti, ma si "lavora" con quello che si ha.
La morte è presente nella nostra vita. Abitavamo accanto a mia nonna che è morta quando il mio bambino aveva tre anni. Era molto anziana ma lui questa cosa l'ha vissuta e non avrebbe avuto senso nasconder gliela: la vedeva tutti i giorni. L'ha vissuta come una cosa "logica" che accade alle persone molto vecchie. Poi mio padre è morto che ero abbastanza giovane. Che avrei dovuto fare coi miei bambini: nascondergli la presenza/assenza di un nonno? Chiaro non generalizzo: se uno non ha avuto lutti in famiglia può evitare di toccare certi argomenti, ma si "lavora" con quello che si ha.
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)