07-11-2012, 12:23 12
Rispondo a Ameliaedaniele e Maryluisette:
lo svezzamento, quando è quello 'tradizionale', c'entra molto, purtroppo.
Chiaramente ci sono una vasta gamma di fattori che può contribuire a fare la differenza, non da ultimo il grado di ansie della mamma, ma anche il grado di elasticità rispetto alla 'regola' che può attenuare la mancanza di spazio dei gusti del bambino della 'regola svezzante' e soprattutto la sua consapevolazza di cosa mangi.
Ma la vera differenza la fa, ovviamente, il carattere e il grado di ,schizzinosità', o 'pridenza' che lo contraddistinguono.
Lo svezzamento fatto 'artificialmente', ovvero secondo regole, tabelle e pasti iper "prudenti", costringe a fare a meno della maggior spinta motivazionale naturale che apre il bambino a tutte le nuove esperienze (merito dei neuroni-specchio che sono alla massima espressione fino a circa l'anno di età) proprio perché normalment, per regola, ne viene frustrato deliberatamente o non incoraggiato, anche l'elemento curiosità.
Anche il solo proporre senza alternative sostanziali cibi pariconsistenza e similsapore molto a lungo, svolge questa funzione.
E' probabile, poi, che se un bambino invece trova divertente e stimolare anche questo, e se è di quelli che amano i cambiamenti, probabilmente non avrà problemi ad affrontare i salti successivi, quelli 'da manuale' di svezzamento o anche quelli secondo iniziativa libera dei genitori, verso pezzetti e sapori più decisi.
C'è però una larga schiera di bambini per cui la spinta motivazionale in questo modo viene accuratamente fiaccata.
Voglio dire che lo svezzamento tradizionale espone per ovvi mativi naturali il bambino al rischio di anticipare il periodo della 'monotonia' alimentare.
L'AS no perché lascia a lui tutta la possibilità di seguire i propr tempi, i gusti, lo induce a prendere iniziative e a dar libero corso alla propria curiosità.
Gli lascia sperimantare la modalità dell'assaggio senza che questa debba venire imparata successivamente o imposta più avanti negli anni, e gli resterà familiare anche al momento in cui i suoi neuroni specchio non glielo renderanno più così automatico.
Avrà, inoltre, anche ampliato il proprio "database" di esperienze di gusti e consistenze ponendo le basi, già così presto, per una cultura alimentare che comprenda (si spera oltre alla 'sanezza') una vasta gamma di alimenti già considerati da lui 'familiari', quindi anche nel periodo di la monotonia, la naturale maggior prudenza nella fase del post 'neuroni-specchio', potrà fornirgli un raggio di scelte possibili più ampio, oltre ad assisterlo con una certa abitudine ad accogliere (assaggiare) il "nuovo".
Poi il bambino "schizzinoso" (come il mio grande), invece di aver bisogno di essere 'recuperato', avrà un suo modo sicuramente più cauto di procedere con assaggi ed entusiasmi, uno più 'iioviale' (come accade al piccolo) procederà più velocemente e con maggior spirito di conquista.
Però, entrambi avrebbero avuto le stesse opportunità di sviluppare liberamente le proprie potenzialità.
In regime di svezzamento pediatrico, quelli che ne escono vincenti sono anche molti, ma da considerare fortunati!
<Poi io mi reputo il massimo della 'sfortuna' nella scelta (scelta? non avevo capito che ce ne fosse una seconda, e in che misura fosse diversa dall'altra!) degli approcci:
Il figlio pruidente e schizzinosino l'ho sottoposto allo svezzamento tradizionalmente 'ammazza-curiosità' ,
al figlio esploratore ho offerto, invece, la via migliore per chiunque, figuriamoci per lui !>
lo svezzamento, quando è quello 'tradizionale', c'entra molto, purtroppo.
Chiaramente ci sono una vasta gamma di fattori che può contribuire a fare la differenza, non da ultimo il grado di ansie della mamma, ma anche il grado di elasticità rispetto alla 'regola' che può attenuare la mancanza di spazio dei gusti del bambino della 'regola svezzante' e soprattutto la sua consapevolazza di cosa mangi.
Ma la vera differenza la fa, ovviamente, il carattere e il grado di ,schizzinosità', o 'pridenza' che lo contraddistinguono.
Lo svezzamento fatto 'artificialmente', ovvero secondo regole, tabelle e pasti iper "prudenti", costringe a fare a meno della maggior spinta motivazionale naturale che apre il bambino a tutte le nuove esperienze (merito dei neuroni-specchio che sono alla massima espressione fino a circa l'anno di età) proprio perché normalment, per regola, ne viene frustrato deliberatamente o non incoraggiato, anche l'elemento curiosità.
Anche il solo proporre senza alternative sostanziali cibi pariconsistenza e similsapore molto a lungo, svolge questa funzione.
E' probabile, poi, che se un bambino invece trova divertente e stimolare anche questo, e se è di quelli che amano i cambiamenti, probabilmente non avrà problemi ad affrontare i salti successivi, quelli 'da manuale' di svezzamento o anche quelli secondo iniziativa libera dei genitori, verso pezzetti e sapori più decisi.
C'è però una larga schiera di bambini per cui la spinta motivazionale in questo modo viene accuratamente fiaccata.
Voglio dire che lo svezzamento tradizionale espone per ovvi mativi naturali il bambino al rischio di anticipare il periodo della 'monotonia' alimentare.
L'AS no perché lascia a lui tutta la possibilità di seguire i propr tempi, i gusti, lo induce a prendere iniziative e a dar libero corso alla propria curiosità.
Gli lascia sperimantare la modalità dell'assaggio senza che questa debba venire imparata successivamente o imposta più avanti negli anni, e gli resterà familiare anche al momento in cui i suoi neuroni specchio non glielo renderanno più così automatico.
Avrà, inoltre, anche ampliato il proprio "database" di esperienze di gusti e consistenze ponendo le basi, già così presto, per una cultura alimentare che comprenda (si spera oltre alla 'sanezza') una vasta gamma di alimenti già considerati da lui 'familiari', quindi anche nel periodo di la monotonia, la naturale maggior prudenza nella fase del post 'neuroni-specchio', potrà fornirgli un raggio di scelte possibili più ampio, oltre ad assisterlo con una certa abitudine ad accogliere (assaggiare) il "nuovo".
Poi il bambino "schizzinoso" (come il mio grande), invece di aver bisogno di essere 'recuperato', avrà un suo modo sicuramente più cauto di procedere con assaggi ed entusiasmi, uno più 'iioviale' (come accade al piccolo) procederà più velocemente e con maggior spirito di conquista.
Però, entrambi avrebbero avuto le stesse opportunità di sviluppare liberamente le proprie potenzialità.
In regime di svezzamento pediatrico, quelli che ne escono vincenti sono anche molti, ma da considerare fortunati!
<Poi io mi reputo il massimo della 'sfortuna' nella scelta (scelta? non avevo capito che ce ne fosse una seconda, e in che misura fosse diversa dall'altra!) degli approcci:
Il figlio pruidente e schizzinosino l'ho sottoposto allo svezzamento tradizionalmente 'ammazza-curiosità' ,
al figlio esploratore ho offerto, invece, la via migliore per chiunque, figuriamoci per lui !>
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello