19-10-2012, 05:14 17
Credo che se Giuggino avesse avuto bisogno di socialità, te l'avrebbe detto.
Cucciola è stata tutti i suoi primi 8 mesi in esclusivo tete à tete con me, perché non abbiamo nessuno qui a Milano, tutti i cuginetti sono in altre città o altri paesi, e io, ammettiamolo sono una solitaria incallita - anche se ho delle amicizie molto profonde e indistruttibili, non sono per niente "sociale". Basta rivolgermi la parola, ed eccomi partecipe al 100%, ma di mio ho sempre paura di disturbare. (hem, si, sono entrata al nido a 3 anni, e prima sono sempre stata a casa ... ma non è per quello, almeno credo, o comunque non solo per quello).
Dicevo: quando Cucciola ha avuto 7 mesi, ce la siamo portata in giro per tutto il Canada orientale, Quebec, New Brunswick, Nova Scotia: ebbene, lei sprizzava gioia da tutti i pori all'incontrare gente, non importava in quale lingua parlassero, era felice di interagire, non si poteva non capire che avesse un intenso bisogno di relazioni esterne. E infatti, al nido è letteralmente fiorita.
Dopo il primo anno di nido, nuovo viaggio, stavolta in giro per i parchi del SudOvest USA. Per quanto fosse contentissima di stare sempre con mamma e papà, dopo un pò ha cominciato a cercare "bimbi". Appena vedeva un bambino, piccolo o grande, gli correva incontro. Abbiamo incrociato un bimbetto tedesco un pò più grande, hanno cominciato a giocare, era talmente contenta che quando il piccolo ha lanciato un sassolino che l'ha incidentalmente beccata sulla fronte, non ha neanche detto "bè". Ha pianto solo quando la mamma del bimbo l'ha portato via.
Quindi, tranquilla, tu al tuo Giuggino gli offri le occasioni per incontrare gli altri bimbi, se ne avesse voglia/bisogno ci andrebbe incontro. Quanto alle regole di convivenza, concordo con cancy: i bimbi intelligenti ed indipendenti le accettano quando le capiscono, ed è così che funziona la democrazia: le regole vanno capite, va capita la loro funzione, non sono destinate ad un'ubbidienza cieca. L'ubbidienza cieca può avere un valore nell'emergenza, in caso di pericolo, e allora il tuo bimbo deve sapere che deve fare quello che dici tu, ma anche questo principio è una cosa che possono capire.
Cucciola è stata tutti i suoi primi 8 mesi in esclusivo tete à tete con me, perché non abbiamo nessuno qui a Milano, tutti i cuginetti sono in altre città o altri paesi, e io, ammettiamolo sono una solitaria incallita - anche se ho delle amicizie molto profonde e indistruttibili, non sono per niente "sociale". Basta rivolgermi la parola, ed eccomi partecipe al 100%, ma di mio ho sempre paura di disturbare. (hem, si, sono entrata al nido a 3 anni, e prima sono sempre stata a casa ... ma non è per quello, almeno credo, o comunque non solo per quello).
Dicevo: quando Cucciola ha avuto 7 mesi, ce la siamo portata in giro per tutto il Canada orientale, Quebec, New Brunswick, Nova Scotia: ebbene, lei sprizzava gioia da tutti i pori all'incontrare gente, non importava in quale lingua parlassero, era felice di interagire, non si poteva non capire che avesse un intenso bisogno di relazioni esterne. E infatti, al nido è letteralmente fiorita.
Dopo il primo anno di nido, nuovo viaggio, stavolta in giro per i parchi del SudOvest USA. Per quanto fosse contentissima di stare sempre con mamma e papà, dopo un pò ha cominciato a cercare "bimbi". Appena vedeva un bambino, piccolo o grande, gli correva incontro. Abbiamo incrociato un bimbetto tedesco un pò più grande, hanno cominciato a giocare, era talmente contenta che quando il piccolo ha lanciato un sassolino che l'ha incidentalmente beccata sulla fronte, non ha neanche detto "bè". Ha pianto solo quando la mamma del bimbo l'ha portato via.
Quindi, tranquilla, tu al tuo Giuggino gli offri le occasioni per incontrare gli altri bimbi, se ne avesse voglia/bisogno ci andrebbe incontro. Quanto alle regole di convivenza, concordo con cancy: i bimbi intelligenti ed indipendenti le accettano quando le capiscono, ed è così che funziona la democrazia: le regole vanno capite, va capita la loro funzione, non sono destinate ad un'ubbidienza cieca. L'ubbidienza cieca può avere un valore nell'emergenza, in caso di pericolo, e allora il tuo bimbo deve sapere che deve fare quello che dici tu, ma anche questo principio è una cosa che possono capire.
Ale e Cucciola (1/1/11)