10-10-2012, 09:44 09
Scrivo qui anche se non sono riuscita a leggere tutto e spero sia il posto giusto.
Davide il 20 compie due anni e ieri ha avuto una crisi di nervi pazzesca.
Mi sento atterrata ed impotente; piena di sensi di colpa perchè nei suoi occhi non riesco a leggere altro che la disperazione di non riuscire a farsi capire..ed io non capisco.
Con tutto l'amore, la pazienza e l'impegno che posso, non riesco ad aiutarlo.
E' stata un'ora di urla fuori misura, mi cercava; mi allontanava; mi rivoleva...
Voleva le "sue" coccole che equivalgono a starmi in braccio con la mano nel seno (lo fa sempre per rilassarsi) e voleva arrivare al capezzolo per forza (cosa che da 7 mesi- cioè da quando sono incinta- non gli permetto di fare perchè gli ho spiegato che mi fa male).
Ho provato,solo per un attimo, a dirgli "Ora basta!" con fermezza per cercare di bloccare l'escalation che si era instaurata ma la situazione non è migliorata..anzi ho avuto la sensazione peggiorasse.
Gli sono stata vicina con tutta la pazienza e la dolcezza che ho trovato, cercando di abbracciarlo, di parlargli, di provare a verbalizzare il suo nervosismo.
Niente, non c'era niente che sembrasse aiutarlo e ciò che più mi turba è che neanche sono riuscita a cogliere la motivazione iniziale che ha scatenato il tutto.
Cucinavo; lui piagnucolante da tutta la giornata; mio marito era appena rientrato, ha provato a coinvolgerlo in attività che in genere gradisce senza risultato.
E poi ha iniziato ad urlare.
Alla fine non ha cenato; mi è venuto in braccio, si è messo nella posizione "coccole" e si è addormentato stremato.
Stanotte lo abbiamo portato nel lettone perchè era agitato nel sonno e lì si è tranquillizzato.
Stamattina sorrideva come sempre.
Non so cosa pensare.
C'è qualcosa che, senza dubbio, sbaglio ma che non riesco a decifrare.
Davide il 20 compie due anni e ieri ha avuto una crisi di nervi pazzesca.
Mi sento atterrata ed impotente; piena di sensi di colpa perchè nei suoi occhi non riesco a leggere altro che la disperazione di non riuscire a farsi capire..ed io non capisco.
Con tutto l'amore, la pazienza e l'impegno che posso, non riesco ad aiutarlo.
E' stata un'ora di urla fuori misura, mi cercava; mi allontanava; mi rivoleva...
Voleva le "sue" coccole che equivalgono a starmi in braccio con la mano nel seno (lo fa sempre per rilassarsi) e voleva arrivare al capezzolo per forza (cosa che da 7 mesi- cioè da quando sono incinta- non gli permetto di fare perchè gli ho spiegato che mi fa male).
Ho provato,solo per un attimo, a dirgli "Ora basta!" con fermezza per cercare di bloccare l'escalation che si era instaurata ma la situazione non è migliorata..anzi ho avuto la sensazione peggiorasse.
Gli sono stata vicina con tutta la pazienza e la dolcezza che ho trovato, cercando di abbracciarlo, di parlargli, di provare a verbalizzare il suo nervosismo.
Niente, non c'era niente che sembrasse aiutarlo e ciò che più mi turba è che neanche sono riuscita a cogliere la motivazione iniziale che ha scatenato il tutto.
Cucinavo; lui piagnucolante da tutta la giornata; mio marito era appena rientrato, ha provato a coinvolgerlo in attività che in genere gradisce senza risultato.
E poi ha iniziato ad urlare.
Alla fine non ha cenato; mi è venuto in braccio, si è messo nella posizione "coccole" e si è addormentato stremato.
Stanotte lo abbiamo portato nel lettone perchè era agitato nel sonno e lì si è tranquillizzato.
Stamattina sorrideva come sempre.
Non so cosa pensare.
C'è qualcosa che, senza dubbio, sbaglio ma che non riesco a decifrare.