14-06-2010, 01:17 13
Vedo che hai già ricevuto molte risposte, in ogni caso mi sento un po chiamata in causa ed intervengo.
Non tutti i nidi sono uguali, questo è vero, anzi verissimo e lo per esperienza diretta. Un buon nido è il nido in cui anche un piccolissimo viene trattato con rispetto delle sue necessità e in cui si instaurano delle buone relazioni con i bambini.
Come scoprire se un nido è tale? Direi sicuramente dai bambini stessi: non è affatto vero che i bambini non possono dire le cose: le dicono ma a modo loro cioè con il loro linguaggio non verbale. E qui si torna al discorso del genitore in grado di sintonizzarsi sul proprio piccolo o meno, discorso a cui ho fatto accenno in un vecchio post. Con questo non intendo dire che i genitori se ne freghino dei figli, ma che l'essere adulti rende difficile capire i loro segnali e spesso che la chiave di lettura tende a distorcere il modo di vedere le cose (vedi la differenza tra chi legge un pianto come un capriccio e chi lo legge come una necessità). E qui mi perderei nel discorso... perciò mi fermo.
Detto questo e premesso che come te non condivido con i nonni il nostro modo di crescere Fabio anche se abitassi ancora a Genova manderei Fabio al nido, qualora trovassi un lavoro ovviamente.
Non tutti i nidi sono uguali, questo è vero, anzi verissimo e lo per esperienza diretta. Un buon nido è il nido in cui anche un piccolissimo viene trattato con rispetto delle sue necessità e in cui si instaurano delle buone relazioni con i bambini.
Come scoprire se un nido è tale? Direi sicuramente dai bambini stessi: non è affatto vero che i bambini non possono dire le cose: le dicono ma a modo loro cioè con il loro linguaggio non verbale. E qui si torna al discorso del genitore in grado di sintonizzarsi sul proprio piccolo o meno, discorso a cui ho fatto accenno in un vecchio post. Con questo non intendo dire che i genitori se ne freghino dei figli, ma che l'essere adulti rende difficile capire i loro segnali e spesso che la chiave di lettura tende a distorcere il modo di vedere le cose (vedi la differenza tra chi legge un pianto come un capriccio e chi lo legge come una necessità). E qui mi perderei nel discorso... perciò mi fermo.
Detto questo e premesso che come te non condivido con i nonni il nostro modo di crescere Fabio anche se abitassi ancora a Genova manderei Fabio al nido, qualora trovassi un lavoro ovviamente.