26-07-2012, 04:51 16
Anche secondo me, il sonno dei bambini viene perturbato o in qualche modo da loro "respinto" per vari motivi, e il metodo - se approcciato in buona fede - non è un insieme di regole da applicare per "farlo" dormire, tipo libretto d'istruzioni, ma una forma di disciplina (intesa come lo yoga, per esempio), per imparare tutti quanti ad ascoltarci, calmarci, e offrire al nostro piccolo amore le condizioni per sentirsi in pace e felice e poter dar retta alla propria stanchezza, per non aver paura della notte.
A priori questo metodo "dolce dormire" mi sta antipatico perché parla di "imparare a dormire" e di "abitudini", ma non posso giudicare.
la mia piccola non fa la stessa cosa due sere di seguito, ogni giorno è diverso, e cerco di lasciarla arrivare da sé al momento in cui le va di chiudere gli occhi. Di solito lo fa sorridendo, molto raramente in braccio, quasi mai più con il biberon.
Il suo problema, in questo momento, è il non-risveglio notturno. Se si sveglia, non è un grosso problema, mi chiama, ci facciamo un pò di coccole, e poi torniamo a dormire. Invece sempre più spesso le capita di lamentarsi e chiamarmi nel sonno, e se per caso equivoco pensando che è sveglia, o le tolgo un piede impigliato dalle sbarre del lettino, si arrabbia ferocemente e piange disperatamente per un bel pò di tempo, contorcendosi, tesa come un'arco, facendo poi fatica a riaddormentarsi. Prima bastava prenderla in braccio, o farle una carezza, , adesso non bisogna proprio toccarla! Il caldo è, secondo me, attore principale di questo disagio: una delle cose che fa subito se si sveglia, uscendo dal "trip" di follia, è sdraiarsi sul pavimento del bagno, sotto la finestra dov'è ben fresco.
A priori questo metodo "dolce dormire" mi sta antipatico perché parla di "imparare a dormire" e di "abitudini", ma non posso giudicare.
la mia piccola non fa la stessa cosa due sere di seguito, ogni giorno è diverso, e cerco di lasciarla arrivare da sé al momento in cui le va di chiudere gli occhi. Di solito lo fa sorridendo, molto raramente in braccio, quasi mai più con il biberon.
Il suo problema, in questo momento, è il non-risveglio notturno. Se si sveglia, non è un grosso problema, mi chiama, ci facciamo un pò di coccole, e poi torniamo a dormire. Invece sempre più spesso le capita di lamentarsi e chiamarmi nel sonno, e se per caso equivoco pensando che è sveglia, o le tolgo un piede impigliato dalle sbarre del lettino, si arrabbia ferocemente e piange disperatamente per un bel pò di tempo, contorcendosi, tesa come un'arco, facendo poi fatica a riaddormentarsi. Prima bastava prenderla in braccio, o farle una carezza, , adesso non bisogna proprio toccarla! Il caldo è, secondo me, attore principale di questo disagio: una delle cose che fa subito se si sveglia, uscendo dal "trip" di follia, è sdraiarsi sul pavimento del bagno, sotto la finestra dov'è ben fresco.
Ale e Cucciola (1/1/11)